mercoledì 26 maggio 2021

Banco del Mutuo Soccorso: accadeva nella primavera del 2019


Racconti sottoBanco...

La primavera del 2019 fu un punto di svolta per il Banco del Mutuo Soccorso dopo 25 anni usciva un nuovo travolgente album in studio con brani inediti, “Transiberiana”.

La “prima” in assoluto, venne fatta per pochi fedelissimi al Teatro delle Ore a Marino il 10 marzo del 2019, con una “guida all’ascolto”, dibattito, e “riflessioni” al ristorante.

A maggio prima per la stampa alla Sony di Milano, a cui seguirono altre in tutta Italia. L’uscita del album con la “storica” recensione di Prog UK, dove “Tutto suona meglio in Italiano”, insomma un’ammissione della grandezza del Banco. Il seguente tour ne sancirà il successo. Solo la pandemia poteva bloccare le “rotaie”, ma state all’erta, tra poco la Transiberiana… riparte.

Allegate alcune recensioni di quella “bella” primavera del 2019.

Wazza

Un album inedito che arriva dopo 25 anni è di per sè un evento, ma se poi parliamo del nuovo disco del Banco del Mutuo Soccorso (BMS)la notizia ha dell’incredibile. Dopo le anticipazioni delle scorse settimane, la conferma ufficiale è arrivata sottoforma di una data: il 26 aprile arriva "Transiberiana". L’album di studio, in uscita per l’etichetta tedesca Inside Out Music/Sony Music Group, è il primo per il gruppo, dopo la scomparsa di Francesco Di Giacomo, avvenuta nel 2014, e di Rodolfo Maltese nel 2015, avvenimenti che hanno costretto la band ad effettuare dei cambi nella line up, anche perché, come molti ricordano, il primo a lasciare il gruppo fu Gianni Nocenzi, fratello di Vittorio, nel 1984. E così, dopo la pubblicazione dell'album "13", del 1994, la band giunge a questo nuovo traguardo. Lo sorso 19 marzo, noi de “La Cicala”, abbiamo seguito in anteprima mondiale, presso la Proloco di Marino, la presentazione alla stampa e ai fun, rigorosamente a porte chiuse, del nuovo e inedito Album Transiberiana. A fare gli onori di casa è stato il presidente della Proloco Massimo Lauri che ha consegnato alla band la tessera onoraria della Proloco. Poi sono state scattate delle foto, firmate dal gruppo e consegnate al Banco e all'archivio storico della proloco. Gli scatti, eseguiti da Lauri, sono stati ovviamente numerati per poter essere mostrati al pubblico in futuro. Poi la band ha voluto uscire per una passeggiata per i vicoli di Marino, luoghi cari a Vittorio Nocenzi, perché è da qui che incomincia la loro storia. Una sosta a via Posta Vecchia per raccontare gli aneddoti di una vita e salutare amici e parenti. La passeggiata è continuata poi con una visita al Museo del Bottaio e del Carretto a Vino dove Massimo Lauri ha potuto dare sfogo alle sue qualità di oratore e divertente intrattenitore.Vittorio Nocenzi è un fiume in piena. Racconta, spiega e a volte si infervora: «la Transiberiana è probabilmente la traversata più lunga che si possa fare in treno sul nostro pianeta. Quasi 9.500 chilometri tra steppe, deserti e ambienti inospitali. In un certo senso potrebbe rappresentare una bella metafora della nostra esistenza: ci sono una partenza, un arrivo. C'è la paura e poi ci sono le aspettative ma anche gli imprevisti. Insomma, tutte quelle problematiche che la vita puntualmente ci presenta». Non sta più nella pelle: dopo ben 25 anni di silenzi discografici, il nuovo album del Banco del Mutuo Soccorso conterrà una bonus track (circa 20 minuti) con alcuni brani del concerto tenutosi a settembre a Veruno. Alla nuova fatica del gruppo hanno dato il loro contributo lo stesso Vittorio Nocenzi (pianoforte, tastiere e voce), Filippo Marcheggiani (chitarra elettrica), Nicola Di Già (chitarra ritmica), Marco Capozi (basso), Fabio Moresco (batteria) e Tony D’Alessio (lead vocal). All'uscita del disco seguirà anche un tour, preceduto da un all'Auditorium Parco della Musica di Roma. Le novità non finiscono qui, il Banco è tornato e sta già lavorando ad un nuovo progetto: «Si prospetta un nuovo lavoro a cui sto dietro da circa 5 anni. L'ho realizzato a quattro mani con mio figlio Michelangelo. Si intitola Orlando (ispirato all'Orlando furioso di Ariosto, ndr), un'opera contemporanea a cui tengo molto. E proprio grazie alla musica che sono tornato a vivere. Sono stati anni orribili. Prima la morte di Francesco (il cantante Francesco Di Giacomo, ndr), poi quella di Rodolfo (il chitarrista Rodolfo Maltese avvenuta nel 2015, ndr) e giusto per non farmi mancare nulla anche il mio dramma. Ripeto, la musica mi ha fatto rinascere».

Quindi il Banco torna a casa, alle sue origini artistiche marinesi, e di qui riparte per una nuova vita, all'insegna della creatività, ricominciando da dove aveva lasciato, e nel ricordo degli indimenticabili Francesco e Rodolfo.

 Gianni Alfonsi e Giuseppina Brandonisio


Traduzione della recenzione inglese su “Prog UK”:

BANCO DEL MUTUO SOCCORSO Transiberiana

I maestri italiani fanno un ritorno trionfale.

Tutto suona meglio in italiano. Anche un'attraente frase inglese come 'beautiful daughter of love' sale di un gradino quando viene presentata come 'bella figlia dell'amore’. Quanto di più, Banco Del Mutuo Soccorso. Non è certo facile da pronunciare, ma la sua traduzione in inglese, “Mutual Aid Bank”, non suona bene allo stesso modo. Questo nuovo album che il Banco ci offre dopo più di 25 anni è un'aggiunta molto gradita al “Rock Progressivo Italiano" (N.d.r. tutto ciò che è messo tra virgolette sarà lasciato in italiano dall’autore). Infatti, essendo entrati per la prima volta in scena nel 1969, è come se Vittorio Nocenzi e la sua compagnia non se ne fossero mai andati via.

Un album che trascende il linguaggio.

Per i vecchi fan del Banco e per i nuovi arrivati, Transiberiana - che usa il viaggio in treno intercontinentale come metafora della vita - contiene una varietà di tesori. Tracce come “La Discesa Dal Treno” e “L’assalto Dei Lupi” riportano alle vette e alle qualità tecniche dei loro originali, contemporanei inglesi come Yes e Gentle Giant. Gli anni successivi, - grazie anche agli sviluppi stratosferici delle tecnologie delle tastiere - fanno sì che canzoni come “I Ruderi Del Gulag” e la dark rock “Lo Sciamano” abbiano un suono più cupo, industriale e contemporaneo. Si tratta di sviluppi affascinanti, ma c'è molto da amare anche negli elementi più morbidi, più latini e jazzy. “Campi di Fragole” è quasi incredibilmente romantica, un “bel canto” prog, che non sarebbe fuori posto in una calda serata in Piazza San Marco a Venezia.

In definitiva, è difficile non resistere al modo in cui il Banco riesce a tenere alta la loro sofisticata comprensione del prog classico, - l'introduzione a “Eterna Transiberiana” potrebbe abbellire un album dei Tull dei primi anni Settanta - con un'audace volontà latina di provare le emozioni. Dopo le misure tecniche in apertura, “Eterna Transiberiana” diventa una ballata dolce e coinvolgente. “Il Grande Bianco” si distingue per l'uso di chitarra in loop e tastiera danzante per un effetto ipnotizzante e crea un soddisfacente senso di spazio e meraviglia. Merita di diventare il fulcro del loro live set.

Forse la migliore testimonianza della qualità di “Transiberiana” risiede nel fatto che l'ascoltatore non ha bisogno di capire l'italiano per apprezzarlo. È un album che trascende la lingua. Dopo aver perso due membri fondatori negli anni Novanta, sembrava che il Banco Del Mutuo Soccorso si fosse preso una pausa dalla sua fase creativa (anche se non per i live). Transiberiana suggerisce il contrario. L'inclusione di due tracce live registrate nel 2018, tra le quali il classico “Metamorfosi”, testimonia la loro continua forza nei live, è giusto dire che questo album ha rinvigorito la band. Sulla prova di quanto offerto, sarebbe allettante chiedere al Banco Del Mutuo Soccorso di andare avanti “per sempre”

RACHEL MANN 


 (clicca per vedere album fotografico)

http://www.alfonsigianni.it/blog/a-spasso-col-banco-del-mutuo-soccorso/

Gianni e Vittorio davanti alla loro casa natale a Marino

È stato presentato lo scorso 10 marzo il nuovo album del Banco, “Transiberiana” al Teatro delle Ore presso la Proloco di Marino. Un evento, per ordine della casa discografica Inside Out Music, rigorosamente a porte chiuse. Presenti la stampa e i presidenti nazionali dei fan club. Marino non è solo il paese che ha dato i natali a Vittorio Nocenzi, ma è anche il paese dove tutto ebbe inizio. In occasione della presentazione dell’album Transiberiana, il presidente della Proloco, Massimo Lauri, ha organizzato una giornata dedicata a ripercorrere la storia e i luoghi cari a Nocenzi, tra aneddoti, racconti e passeggiate gli ospiti hanno potuto assaggiare un pezzo di storia del Banco del Mutuo Soccorso. Un album dopo 25 anni è già di per se una notizia, se poi parliamo del Banco acquista un sapore in più; «di cose in questi anni ne sono cambiate, tanti gli eventi che hanno lasciato un segno indelebile nella mia vita - ci racconta Vittorio Nocenzi ». Transiberiana è un album inedito, un viaggio metaforico della vita, una necessità di fissare una tappa, un percorso, «dopo anni di attività concertistica - continua Vittorio - ci siamo accorti che abbiamo trascurato l’attività di registrazione. È accaduto perché la vita non è distaccata da quanto scrivi, anzi t’ispira direttamente. Comporre brani nuovi e scriverne i testi scaturisce sempre dalla vita… sarà poi questa, qualunque forma sceglierai, che si esprimerà nel tuo lavoro creativo. Ebbene, il lento ma continuo degrado culturale e sociale, che stiamo vivendo ormai da tanti anni, non ci ispirava, anzi ci spingeva ad eludere l’appuntamento con la scrittura». ?Il banco del Mutuo Soccorso si presenta con elementi nuovi rispetto al passato, vale la pena ricordarli: il chitarrista Nicola di Già, «è nel Banco già da qualche tempo e ha avuto la possibilità di incontrarsi con Rodolfo Maltese». Il batterista Fabio Moresco: «Ho provato diversi musicisti, ma Fabio ha un calore unico, unito a una presenza esecutiva fortissima. In più viene dall’esperienza prog con Metamorfosi ed è diplomato al conservatorio in percussioni. Il bassista, Marco Capozi: «Mi ha conquistato subito per il tocco che ha sullo strumento». il chitarrista Filippo Marchegiani: «Ha seguito i concerti del Banco fin da bambino, è entrato nella band nel ’93.

Sentivo il bisogno di due chitarre stabili per aumentare l’orchestrazione dei brani. Filippo è di Marino, come me e la cosa mi colpì particolarmente anche perché, come me, aveva perso il papà da piccolo. La dimensione umana dei musicisti con cui lavorare per me è sempre stata molto importante. La musica scava dei contatti profondi, “intimi” tra le persone.» Tony D’Alessio, la voce: «Lo conoscevo da anni, è venuto a decine di concerti. Una potenza vocale particolare, era amico di Francesco, Francesco Di Giacomo. Lo conosceva bene e di lui ne aveva stima». L’attuale formazione del Banco è composta da persone vere con due qualità: l’umiltà e la passione. «Una giornata meravigliosa trascorsa con l’amico di sempre Vittorio Nocenzi - ci racconta Massimo Lauri, presidente della Proloco - un’occasione per ricordare i vecchi tempi; ringrazio il Banco del Mutuo Soccorso per aver scelto Marino e il Teatro delle Ore della Proloco per presentare Transiberiana in anteprima mondiale.» Durante la conferenza stampa, Massimo Lauri, ha fatto dono alla band di una prestigiosa raccolta di fotografie, in edizione limitatissima, solo due copie di cui una rimarrà negli archivi della Proloco, scattate da lui stesso durante il servizio fotografico per l’articolo uscito sulla rivista Prog Italia. «la tessera di socio onorari della Proloco conclude Lauri - è solo un piccolo gesto a cornice di un evento indimenticabile».





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