martedì 21 settembre 2021

2 DAYS PROG +1: un pò di cronaca (e video) di Mario Eugenio Cominotti della 3° giornata con il reportage fotografico di Alice Bellati

Osanna Orchestra del Settembre Musicale Verunese 
diretta dal Maestro Carlo Taffuri


2 DAYS PROG +1 Veruno 3-4-5 settembre 2021

Mario Eugenio Cominotti e Alice Bellati per MAT2020

 

Veruno 2021 DAY 3 - Piccola cronaca personale – Prologo

È domenica e arriviamo così alla terza e conclusiva giornata di Festival Progressive a Veruno. Ci rechiamo di nuovo in Piazza Roma con Alice per un rapido pranzo tra amici per correre poi immediatamente all’antistante Forum 19, il programma è stato anticipato alle 14: 00, per questa che si preannuncia fin da subito come una giornata davvero intensa.


Veruno 2021 DAY 3 - Presentazione al Forum 19 del docufilm rockumentary “Osannaples” con la Regista ed Autrice M. Deborah Farina e Lino Vairetti degli Osanna

Entro nell’Auditorium di Veruno e lo trovo già gremito ma riesco comunque a prendere un posto, a lato ma ancora “in prima fila” e lasciato fortunatamente libero proprio a fianco della regista, appena in tempo per l’inizio della proiezione del docufilm rockumentaryOsannaples”, recentemente presentato in anteprima mondiale al SEEYOUSOUND International Film Festival di Torino.

Il coinvolgente Film documentario, diretto e realizzato dalla Regista ed Autrice M. Deborah Farina, ricchissimo di rari frammenti audio e video, percorre un lungo arco temporale tra passato, presente e futuro degli Osanna, la storica band della scena progressive di Napoli, che qui al Festival di Veruno, con Lino Vairetti e la bella formazione attuale, festeggia quest’anno il cinquantesimo anniversario del primo album “L’Uomo”.

Il film, sempre in tensione tra flashback e presente, racconta la storia dei vecchi e dei nuovi Osanna, in un simbolico passaggio di testimone, trasmesso e raccolto con tenacia e amore dallo stesso infaticabile Lino Vairetti insieme ai vecchi ed ai nuovi compagni di viaggio, tra la voglia di futuro sempre viva e la memoria di quella che è stata una vera e propria epoca, per un movimento artistico e culturale che anche a Napoli ha saputo trovare le sue avanguardie ed i suoi eroi.

Tanti i momenti emozionanti per il pubblico in sala, compreso chi come me, appartenente alla generazione appena successiva, quell’epoca l’ha appena vissuta se non quasi sfiorata, ma lasciando un segno profondo e incancellabile per il resto della mia vita. Il film è dedicato alla memoria di Danilo Rustici, cofondatore e chitarrista degli Osanna, che ci ha lasciati nel febbraio di questo purtroppo ancora troppo spesso drammatico 2021, ma che compare in tante immagini e dialoghi del film, nel quale Lino ripercorre con la vivissima passione di sempre la storia della band, a partire dalla ritrovata casa della madre al Vomero, dove quella prima formazione era nata e cresciuta, o come nelle sequenze toccanti dell’ultimo ritrovo dei vecchi compagni di avventura attorno al tavolo della cucina in casa Rustici.

Al termine della proiezione tra gli applausi Lino e Deborah salgono sul palco del Forum 19 per salutare il pubblico di Veruno e parlare ancora del film, che tra l’altro sarà presto pubblicato in DVD insieme al nuovo Album degli Osanna “Osanna 50° - IL Diedro del Mediterraneo”, oltre che supportare come scenografia ideale i prossimi eventi dal vivo degli Osanna, a partire dal concerto che in serata concluderà l’edizione 2021 del Festival di Veruno. Invitato da Lino sale sul palco anche Franco Vassia per la presentazione del libro sugli Osanna “L’Uomo. Sulle Note di un Veliero”, del quale ne è l’autore.

 

Veruno 2021 DAY 3 - Il live del pomeriggio tra Veruno e Revislate con “The Forty Days”, “Nosound” e “Il Porto di Venere”

Il tempo è ancora una volta letteralmente volato, accompagno in auto Alice al grande palco di Revislate per tornare rapidamente per un paio d’ore al B&B dove, come nei giorni precedenti, mi accoglie scodinzolando la mia vecchia carissima Leyla già in attesa. Perdo però così gli applauditi live, ancora al Forum dei toscani “The Forty Days” e dei romani “Nosound” a Revislate, dove però riesco, prima di rientrare temporaneamente a Veruno, ad apprezzare almeno un paio di brani del nuovo interessante progetto “Il Porto di Venere”, dal sound particolarissimo quanto fortemente caratterizzato strumentalmente - almeno con la formazione che ho apprezzato in questo live - dai colori dell’insolito duo timbrico costituito dal violino e dal sax baritono, oltre che vocalmente dall’interpretazione di testi insoliti e di spessore.

Il Porto di Venere

Veruno 2021 DAY 3 - Il Concerto solista di Alberto Fortis, accompagnato dall’Orchestra del Settembre Musicale Verunese diretta dal Maestro Claudio Fabi

Tornato a Revislate trovo l’enorme prato adibito a parcheggio appena fuori dalla frazione già strapieno, posteggio ai confini del mondo e mi incammino tenendo per faro i suoni lontani provenienti dal palco. Condivido parte della camminata con una quasi mia coetanea fan di Alberto Fortis, infuriata per essersi persa l’inizio del suo Concerto, lo segue da più di una quarantina di anni ed è venuta a Veruno – o meglio lì l’aveva inizialmente portata il marito ora abbandonato alla ricerca affannosa di un parcheggio – apposta per incontrare l’idolo della sua giovinezza … tra la commozione e qualche battuta forse inopportuna arriviamo allo sbarramento green pass per poter accedere all’area festival.

Durante la camminata i suoni diventano sempre più presenti, riconosco subito insieme al suono del pianoforte il timbro inconfondibile della voce di Alberto Fortis e mi colpiscono subito le armonizzazioni limpide ed eleganti degli archi che lo accompagnano. Riletto il ticket e conquistata la mia bella posizione centrale a sedere tra le prime file apprezzo subito, insieme alla voce ed alla padronanza di Alberto al pianoforte, suonato sempre con tocco deciso e ritmico, spesso quasi percussivo ma sempre attentissimo alle dinamiche, la bravura dei giovanissimi musicisti dell’Orchestra del Settembre Musicale Verunese, vera e propria orchestra d’archi equilibrata e godibilissima in ogni sfumatura, diretta dal Maestro Claudio Fabi per accompagnare buona parte dei brani del concerto di Alberto Fortis, negli altri casi accompagnato dal suo pianoforte a coda – lo stesso accarezzato il giorno prima da Gianni Nocenzi – e alternando l’armonica alla voce.

Alberto Fortis e Claudio Fabi

Quello di Alberto Fortis, che tra un brano e l’altro spesso si rivolge dal palco al pubblico del Festival con elegante ironia ma sempre con grande calore, è un vero e proprio raffinato One Man Show, anche nella scelta del repertorio, nel quale si alternano gli Hit dei primi anni’80, a partire da quelli dell’album di esordio del 1979 come “Milano e Vincenzo” e “A voi Romani”, a brani dell’immediatamente successivo concept album “Tra Demonio e Santità”, come a pezzi più  recenti, oltre che a vere e proprie “cover”, realizzate però come personalissime reinterpretazioni, di grandi successi internazionali come “New York State of Mind” o “One” degli U2, mentre sul grande schermo alzato sul palco alle spalle dei musicisti e ben visibile da ogni posizione, scorrono le belle immagini nei video sempre curatissimi e coerenti nel costituire elegante complemento visivo alle canzoni di Alberto.

L’ultima parte del Concerto di Alberto Fortis scorre completamente insieme agli archi dell’orchestra culminando con “Venezia”, mentre sullo schermo scorrono le immagini di un vero e proprio film realizzato per questo brano, particolarmente vibrante in questa insolita versione dagli echi quasi Beatlesiani nel rendere omaggio agli arrangiamenti orchestrali di George Martin, mai dimenticato quinto membro dei Fab Four. Con la famosissima “La sedia di Lillà” del 1980, rivisitata ancora insieme all’Orchestra di Veruno, si conclude il concerto di Alberto Fortis, tra ovazioni e grandi applausi.


Veruno 2021 DAY 3 - Omaggio a Luis Bacalov ancora con l’Orchestra del Settembre Musicale Verunese, diretta dal Maestro Carlo Taffuri e le band del Rovescio della Medaglia e degli Osanna

L’Orchestra Verunese resta sul palco per l’Omaggio al Maestro Luis Enrique Bacalov, pianista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra scomparso nel 2017 e ricordato dagli appassionati per la realizzazione di tre album di grande importanza per la storia del progressive rock italiano.

Bacalov ha infatti curato gli arrangiamenti orchestrali per “Concerto Grosso” con i New Trolls nel 1971, per la colonna sonora di “Milano Calibro 9” con gli Osanna nel 1972 e per “Contaminazione” nel 1973 con Il Rovescio della Medaglia, altra storica e amata Band già in concerto nella giornata precedente, ma che torna sul grande palco di Revislate per riproporci questo storico pezzo di Prog, cogliendo la magnifica opportunità offerta dalla possibile preziosa collaborazione degli archi dell’orchestra.

Il testimone passa quindi, tra i prolungati applausi, dalla chitarra di Enzo Vita con Il Rovescio della Medaglia alla voce di Lino Vairetti con gli Osanna, ancora con il prezioso contributo degli archi dell’Orchestra del Settembre Musicale Verunese diretta da Carlo Taffuri per l’esecuzione della colonna sonora del film “Milano Calibro 9”, realizzata dagli Osanna nel 1972 con gli arrangiamenti i Luis Bacalov.

Mentre scorrono sullo sfondo del palco le immagini del film vengono eseguite in fluida successione Preludio, Tema, Variazioni e Canzona, con l’iniziale recitativo in italiano che introduce la melodia e le liriche di There will be time, che conclude la serie di movimenti con la ripresa del classico tema iniziale del preludio caratterizzato dall’arpeggio ritmico ed incalzante degli archi.

La grande prestazione dei musicisti della band e dell’orchestra prosegue ancora con i due brani successivi in omaggio a Luis Bacalov, l’Adagio e l’Allegro del Concerto Grosso dei New Trolls arrangiato nel 1971 da Bacalov, qui eseguiti dagli Osanna sempre insieme all’Ensemble orchestrale di Veruno. Purtroppo, a causa di una temporanea indisposizione non è stata possibile la prevista partecipazione, in questi brani, come ospite degli Osanna, di Vittorio De Scalzi, il polistrumentista fondatore dei New Trolls, che Lino Vairetti saluta e ringrazia dal palco mentre tra gli applausi insieme al Maestro Carlo Taffuri esce di scena l’Orchestra Verunese.

 

Veruno 2021 DAY 3 – Lino Vairetti con gli Osanna in Concerto per il 50° Anniversario dell’Album di esordio “L’Uomo”, nel ricordo di Danilo Rustici e con la conclusione della terza giornata e dell’edizione 2021 del Festival Prog di Veruno – Epilogo

Il concerto degli Osanna prosegue così in elettrico con Lino Vairetti, voce solista, armonica e seconda chitarra, sul palco da qui in poi insieme ai soli membri della band, il figlio Irvin Vairetti con sintetizzatori, elettronica e seconda voce, Enzo Cascella e Gennaro Barba rispettivamente al basso elettrico ed alla batteria, Sasà Priore alle tastiere e Pasquale “Paco” Capobianco alla chitarra elettrica, tutti perfetti e acclamati dal pubblico, soprattutto nelle parti più soliste come sempre in quelle strumentali a sostegno dei brani, con “Paco” particolarmente in gran forma e che ho sentito apprezzare anche da più di un amico chitarrista presente tra il pubblico, soprattutto per suono e liricità.

Mentre sul grande schermo alle spalle dei Musicisti scorrono ancora immagini dal docufilm “Osannaples”, presentato con Lino nel pomeriggio al Forum 19, inizia un lungo medley con una successione di tanti dei brani che hanno fatto la storia della Band, dall’album di esordio del ‘71 “L’Uomo” al successivo “Palepoli” del ‘73 fino ai ritorni nel ‘78 con “Suddance” e nel  2001 con “Taka Boom”, alternando la successione dei brani senza soluzione di continuità tra scarti improvvisi e pregevoli intermezzi strumentali di raccordo tra le loro diverse versioni.

Una breve pausa e Lino invita sul Palco di Revislate Alberto Temporelli per un saluto e per ringraziarlo, insieme a tutto il pubblico, per aver organizzato come sempre anche questa già storica edizione del Festival 2 DAYS PROG +1. Lino ricorda come questo sia il 50° Anniversario degli Osanna con l’uscita del loro primo album. Alle spalle di Lino inizia la proiezione delle immagini con le prime interviste nel 1971 e il Maestro Enrico Simonetti che presenta ed annuncia “L’Uomo”, alle immagini e alle note del flauto di Elio D’Anna sullo schermo si succedono e sovrappongono in transizione quelle della potente band in concerto che apre con questo brano un nuovo lungo medley.

Lo stile originalissimo degli Osanna resta intatto, così come l’approccio esteriore al palcoscenico improntato ad una teatralità dichiarata, tra le maschere dei volti dipinti dei musicisti ed il sound inconfondibile, sempre in equilibro tra Rock Progressivo, anche il più colto o quello più scuro, ed i colori intensamente solari tipici della musica mediterranea e popolare. Lino dedica quindi a Danilo Rustici, il mai dimenticato primo chitarrista cofondatore degli Osanna, scomparso nel febbraio di quest’anno, sia il brano successivo che alcuni brani inediti dal nuovo disco.

Lino Vairetti

Parte così, introdotto da un breve video televisivo del 1971, con il flautista Elio D’Anna che intervistato da un giovanissimo Renzo Arbore presenta l’esecuzione live del brano “Non sei vissuto mai”, qui dedicato a Danilo Rustici che nel video attacca il brano con un potente riff di chitarra elettrica; come nel caso  precedente de “L’Uomo”, la transizione tra le immagini in bianco e nero e le note del video di 50 anni prima e quelle dei musicisti tra le luci colorate sul palco è fluida ed emozionante, con la voce di Lino Vairetti sempre limpida e potente, oggi come nelle riprese in bianco e nero di allora.

Alla fine del brano torna sullo sfondo l’immagine, questa volta a colori, del giovane Danilo e, accompagnati da sequenze dal docufilm con gli Osanna attuali, seguono alcuni brani inediti a lui dedicati tratti dal nuovo disco degli Osanna “Il Diedro del Mediterraneo”, la cui uscita è prevista per questo autunno.

Si è fatto davvero tardi e tra il ritmo incalzante e alcune citazioni squisitamente tipiche della atipica ma straripante napoletanità di Vairetti e degli Osanna Lino, ringraziando tutti quanti, presenta uno per uno tutti i membri della Band. Tra le note di Oro Caldo (Palepoli 1973) e gli applausi si conclude così il Concerto degli Osanna insieme al DAY 3 e all’edizione 2021 del Festival di Veruno.


Veruno 2021 DAY 3– Epilogo

Mentre il grande prato lentamente si svuota e la notte alla fine prende il sopravvento come da copione, ritrovo Alice tra i fotografi sotto il palco, salutiamo in un abbraccio una provatissima Octavia Brown, incontriamo di nuovo e salutiamo ancora altri amici e ci incamminiamo nella notte verso l’uscita ed il parcheggio.

Arrivederci Veruno, al prossimo anno, al Forum 19 e nella vecchia carissima Piazzetta della Musica oppure, come quest’anno, al campo sportivo di Revislate, ma in ogni caso ancora per una nuova grande edizione del Festival Prog.


 La cronaca del 1° giorno

https://mat2020.blogspot.com/2021/09/2-days-prog-1-un-po-di-cronaca-e-video.html

La cronaca del 2° giorno

https://mat2020.blogspot.com/2021/09/2-days-prog-1-un-po-di-cronaca-e-video_12.html


Gli scatti di Alice Bellati

NOSOUND






IL PORTO DI VENERE





ALBERTO FORTIS





OSANNA







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