mercoledì 29 giugno 2022

Solace Supplice-Liturgies Contemporaines-Commento di Fabio Rossi

 


Commento di Fabio Rossi 

Artista: Solace Supplice

Album: Liturgies Contemporaines

Genere: Art Rock/Prog Rock

Anno: 2022

Casa discografica: FTF Music

 

Tracklist

1. Le Tartuffe Exemplaire – 5:12

2. Sunset Street – 4:08

3. A Demi-Maux – 4:04

4. Les Miradors – 6:43

5. Cosmos Adultérin – 4:00

6. Schizophrénie Paranoïde – 3:13

7. Au Cirque des âmes – 4:08

8. En Guidant les Hussards  – 4:19

9. Liturgies Contemporaines – 3:50

10. Dans la Couche du Diable – 4:43

11. Marasmes et Décadence – 4:32

 

Line Up

Eric Bouillette: vocals, backing vocals, guitar, keyboards, violin, arrangements, composition

Anne-Claire Rallo: keyboards, bass on « Les miradors », « Sunset street », « Schizophrénie paranoïde », « Au cirque des âmes », and « Dans la couche du diable », lyrics
Jimmy Pallagrosi: Drums
Willow Beggs: bass on « Le tartuffe exemplaire », « Marasmes et décadence », « En guidant les hussards », « Cosmos adultérin », « Liturgies contemporaines » and « A demi-maux »
Laurent Benhamou: saxophone on « En guidant les hussards »

 


Formazione francese con all’attivo un promettente EP uscito nel 2020 per Anestheitze Productions, i Solace Supplice esordiscono con il loro primo album fissando i cardini del loro genere musicale. Il quartetto propone una visione modernizzata del rock a forti tinte umbratili. In Liturgies Contemporaines l’atmosfera è sovente eterea, misteriosa, depressiva, goticheggiante a tratti ipnotica in contrasto con quella che Eric Bouillette e Anne-Claire Rallo propinano con i Nine Skies, gruppo progressive fautore di una musica più briosa e con testi in inglese. Eric con i Solace Supplice canta in francese nel contesto di strutture sonore derivative dagli stilemi dei Porcupine Tree, Cure, Depeche Mode e Tool.

I brani sono ben concepiti e ottimamente registrati grazie al lavoro di Alexandre Lamia (altro membro dei Nine Skies). Occorrono svariati ascolti per entrare nella filosofia artistica della band e il cantato in francese richiede ai meno avvezzi uno sforzo suppletivo di concentrazione. Le undici tracce possiamo inquadrarle in una posizione equidistante tra l’Art Rock e il Progressive e liricamente rappresentano un attacco frontale alla nostra derelitta società contemporanea. Non c’è spazio per il disincanto ma solo per la riflessione. La chitarra è la vera dominatrice dell’album ma è da evidenziare anche l’ottimo apporto della sezione ritmica.

Nel complesso non ho ravvisato cali di tensione e ho riscontrato una certa coesione complessiva con picchi creativi nella veemente opener Tartuffe Exemplaire, in Les Miradors con intriganti tastiere e un pregevole assolo alla sei corde, in Schizophrénie Paranoïde dove a eccellere è il lavoro alla batteria, in En guidant les hussards con il sassofono sugli scudi e nella title track supportata da un video affascinante e contraddistinta da un superbo assolo di chitarra.

Consiglio l’ascolto di Liturgies Contemporaines, un progetto in aperta controtendenza rispetto alla deriva in cui ristagna il mondo della sette note.





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