domenica 3 luglio 2022

Vincenzo Grieco & The Exoplanets-Outer Space, commento di Fabio Rossi

 



Commento di Fabio Rossi

 

Artista: Vincenzo Grieco & The Exoplanets

Album: Outer Space

Genere: Hard Rock

Anno: 2022

Casa discografica: Red Cat Music/Inst Fringe

 

Tracklist

1.    Outer Space

2.    Assault Troops

3.    The Same Train

4.    Motherless Boy

5.    Mourning Sun

6.    Wicked Times

7.    Stop Talking

8.    The Temple

9.    Core Of The Sun

10.          On The Bridge



Line Up

Vincenzo Grieco: chitarra

The Exoplanets:

Giulio Giancristofaro: basso e voce

Piero Pierantozzi: batteria

Vincenzo Grieco, chitarrista, compositore e insegnante di musica, ama visceralmente l’hard rock, il blues e il funky. Si esibisce dal vivo con la sua band Vincenzo Grieco and T.H.E. Rome Blues Authority che ho avuto modo di ammirare anni fa a Roma nel corso di un concerto tenuto al Route 66 American Bistrot & Bar. In quell’occasione gestivo un banchetto di vendita e presentavo il mio libro su Rory Gallagher; con il gruppo conversammo piacevolmente sull’eccezionale talento del chitarrista irlandese. Bei ricordi!

Nel 2019 Grieco ha pubblicato il suo primo album solista intitolato Misleading Lights of Town. Se c’era un difetto riscontrabile in quel disco, questo era costituito dall’eccessiva eterogeneità degli stili proposti. Il lavoro nel complesso è valido, ma ho sempre pensato che sarebbe stato migliore se fosse rimasto saldamente ancorato all’hard rock. Chissà se era nelle intenzioni di Vincenzo cercare di aggiustare il tiro, perché tale “lacuna” è stata in larga parte evitata nella nuova release intitolata Outer Space.

Scevro da eccessive divagazioni, il disco è gradevole all’ascolto e munito di alcuni spunti di elevata caratura tecnica. Il funky e il blues lasciano il proscenio al grunge e all’hard rock con risultati mirabili. Reputo indovinata la scelta di Grieco di assestare la line up riducendola a un efficientissimo e potente trio (d’altronde i Motörhead non erano forse in tre e spaccavano da Dio?). Outer Space include dieci tracce che abbracciano un sound deciso, ben ancorato agli anni Novanta con riferimenti ai Mr. Big, Soundgarden, Alice In Chains e Stone Temple Pilots. Si parte decisamente alla grande con la vulcanica title track, nonché primo singolo, seguita dalla granitica Assault Troops. Un inizio con il botto! La voce graffiante di Giulio Giancristofaro, la sezione ritmica che pesta come se non ci fosse un domani e la chitarra “hendrixiana” di Grieco che sciorina assolo e riff in quantità industriale, creano un amalgama interessante. Si sposta il tiro con The Same Train, un funky rock di buon livello, palese tributo ai Red Hot Chili Peppers che Vincenzo apprezza molto. Motherless Boy dispone di un riff trascinante che riporta tutto sui binari più consoni alla filosofia del disco. Morning Sun ha contorni più pacati, ma parimenti affascinanti. Stop Talking colpisce duro come un pugno in piena faccia, un brano efficace anche per merito del cantato degno di rilievo. The Temple, altro singolo apripista dell’album, è ancora un eccellente esempio di come si possa suonare hard rock con passione anche in questi tempi musicalmente disastrati. The Core Of Sun è contraddistinta da un riffing intrigante, abrasivo e ossessivo. Chiude l’acustica On The Bridge, caratterizzata da un soffuso e dolce andamento che denota l’alto livello di ispirazione compositiva. In conclusione, Vincenzo Grieco & The Exoplanets hanno fatto pienamente centro e spero di vederli in concerto al più presto: una musica di tal fatta viene espressa al suo meglio in sede live.






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