Pamela Guglielmetti
Aleph
(La Stanza
nascosta Records, 2023)
“Aleph”, quarto lavoro in
studio della cantautrice Pamela Guglielmetti, sancisce un
parziale cambio di direzione rispetto ai lavori precedenti dell’artista
canavesana, sicuramente più tradizionali.
Un passo in avanti,
merito del tocco sperimentale e, per certi versi, visionario del produttore e
arrangiatore Salvatore Papotto, la cui impronta, saldamente presente
nell’album, si innesta sulla iniziale narrazione del co-compositore Franco
Tonso e regala ai brani un vestito prezioso e fortemente inedito.
La voce di Pamela
Guglielmetti si riconferma espressiva ed emozionante, ricca di coloriture
timbriche differenti, estremamente convincente nei toni bassi, sussurrati.
“Aleph” si pone come
un quasi concept metafisico, nella ricerca di risposte autentiche a
quesiti fondamentali della realtà.
Guglielmetti prende
per mano l’ascoltatore (si ascolti, in particolare, “Eternità”) e lo accompagna
in un viaggio interiore sofferto e intenso, una sorta di rito di passaggio che
fa i conti con fisiologici fallimenti esistenziali (“Lascio che sia”) e mette
di fronte alla necessità di un ribaltamento di prospettiva e di una crescita
personale non procrastinabile. (“Alisha”, “Uomo di carta”).
Particolarmente
riuscite, su tutte, “La quarta casa” e la fossatiana “Dio degli ultimi”, forse
la migliore interpretazione di una Guglielmetti in stato di grazia.
https://mat2020comunicatistampa.blogspot.com/2023/10/pamela-guglielmetti-e-uscito-il-20.html
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