ZHORHANN - Ainsi
Parlait Hominina
Di Luca Paoli
Un ottimo disco sta risuonando tra
le pareti di casa mia in questi giorni… si tratta di "Ainsi Parlait Hominina", disco di debutto
della band francese ZHORHANN, un trio
eclettico che si muove tra le sonorità del RIO (rock in opposition), del math
rock e del progressive jazz rock.
L’album è stato pubblicato il 15
settembre 2023 per l’etichetta Luminol Records, un nome di spicco
nell'ambito della musica progressiva italiana.
Preceduto dal progetto "La
théorie des cordes," ZHORHANN emerge come un narratore musicale di grande
profondità. La musica proposta dal trio cerca di trovare significato nelle
note, sottolineando l'importanza delle arti nel contrastare le convenzioni.
Questo approccio riflette una convinzione profonda: che le parole, per quanto
ben ordinate possano essere, hanno portato l'umanità sull'orlo dell'estinzione.
Il nome "ZHORHANN" trae
ispirazione dall'equazione di Zoran, conosciuta come “l’equazione del
tutto," presente nel libro di René Barjavel intitolato "La nuit des
temps." Questa scelta di nome suggerisce una connessione profonda tra la
band e la ricerca della conoscenza e della verità, elementi che emergono
chiaramente in "Ainsi Parlait Hominina."
Il gruppo è composto da tre
musicisti di comprovata esperienza, ciascuno con un background diverso che
contribuisce in modo significativo alla ricchezza dell'ensemble. E vede Vincent
Blandeau al basso, Heiva Arnal alla batteria, e Mathieu Torres
alle chitarre, alla composizione e leader della band.
Il progetto musicale degli
ZHORHANN è strumentale e presenta molteplici influenze, che richiamano in mente
artisti come Mr. Bungle, Secret Chief 3, John Zorn, Naked City, Nirvana, Tex
Avery, Pantera, Steve Coleman e Tigran Hamasyan. Questa fusione di stili crea
un'esperienza sonora unica e coinvolgente.
"Ainsi Parlait
Hominina," si concentra in modo profondo e incisivo sui Sapiens,
esplorando il loro comportamento, la loro originalità, la loro bellezza, la
loro poesia, ma anche la loro organizzazione traballante. L'opera mette in luce
la sete incoerente di ragione e giustizia, ma allo stesso tempo, la paradossale
ricerca di privilegi. Senza risparmiare critiche nei confronti della bruttezza
e della stupidità umana, questi otto brani sezionano gli esseri umani moderni
alla vigilia della loro possibile estinzione.
Il titolo del disco è un chiaro
omaggio a Nietzsche ed è un racconto musicale filosofico che esprime
disperazione nell'osservare questa realtà, in cui l'astrazione delle regole di
mercato, l'individualismo smarrito e la competizione dogmatica hanno inquinato
tutti i pensieri, impedendo la critica e negando la vitalità a favore di un
vuoto basato su marketing e una benevolenza superficiale.
“Ainsi parlait Hominina” si
compone di otto tracce che mettono, sin dalla traccia d’apertura “L'homme a
la tete de gelule”
in evidenza la qualità tecnica e compositiva del trio abile nel passare da
parti più hard a parti più intime e raffinate.
Un bel connubio tra il metal, il
prog ed il jazz è ottimamente espresso dalla seguente “Les filleuls
ancestraux - Partie 1”.
“Egoduc”, chitarra e basso sugli scudi per
un viaggio che ci porta in ambienti musicali molteplici come il metal prog ed
il jazz rock e toccando anche il reggae… ottimo brano che non
si vorrebbe finisse mai.
Personalmente ho anche molto
apprezzato la traccia conclusiva “Dieu sirote le sang”, dove batteria e basso danno lezioni di
creatività e abilità nel
cambiare tempi e la chitarra a dimostrare come si può cambiare pelle nello
stesso brano con riff ed assoli ora duri, ora lisergici e psichedelici.
Tutti i brani meritano, non ci
sono cadute di tono e la tensione rimane alta dalla prima all’ultima traccia.
Consiglio vivamente l’ascolto a
chi non si accontenta di musica cosiddetta “facile” ma a chi ama esplorare
territori poco battuti e ama la contaminazione fra più generi, generando così
un “non genere”
Il missaggio è stato eseguito da
Hugo Lemercier presso lo studio 'La Mercerie' di Mirepoix (09), mentre l'opera
visiva è curata da Stéphanie Artaud.
TRACKLIST (cliccare sul titolo per ascoltare)
01. L'homme a la tete de gelule
02. Les filleuls ancestraux - Partie 1
03. Intro (Si si...)
04. Le flamant rose
05. Les filleuls ancestraux - Partie 2
06. Egoduc
07. Sweet acid
08. Dieu sirote le sang
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