venerdì 8 marzo 2024

MARKUS REUTER & STEFANO CASTAGNA - “SEA OF HOPELESS ANGELS”- Commento di Andrea Pintelli


MARKUS REUTER & STEFANO CASTAGNA

“SEA OF HOPELESS ANGELS” 

Di Andrea Pintelli


61 minuti, poco più di un’ora veleggiando sopra Berlino per poi mischiarsi fra le sue genti. Un disco cinematografico che Markus Reuter e Stefano Castagna hanno creato unendo le loro sensazioni d’ispirazione grazie alla vera capitale culturale europea. Album autoprodotto, con distribuzione Flatiron Recordings. I semi di quello che sarebbe diventato Sea of ​​Hopeless Angels sono stati diversi assoli di touch guitar registrati dal vivo ai Castle Studios in Germania il 26 luglio 2022 (durante il secondo dei tre giorni di registrazione di Kosmonautik Pilgrimage degli Anchor & Burden). Insolitamente – soprattutto considerando la ferocia del lavoro recente – Markus ha selezionato toni strumentali puliti, sentendo che dopo molti esperimenti aveva finalmente trovato un modo per parlare musicalmente attraverso di essi. Questi assoli sono finiti nelle mani di Stefano Castagna e hanno subito una nuova, ulteriore trasformazione. Sebbene il legame tra Stefano e Markus risalga all'album TRUCE 2 (Reuter/Trentini/Sirkis) e al coinvolgimento nel progetto Mask Of Confidence dedicato a Mick Karn, questa è la prima volta che i due hanno collaborato alla composizione. Dai suoi studi Ritmo&Blu a Pozzolengo (BS) Stefano ha creato e prodotto registrazioni di musica indie italiana, colonne sonore di film e televisione, musica per mostre di teatro, balletto e arti visive. Tuttavia, le sue vere radici sono là dove l'art rock degli anni '80 si intreccia con il jazz, la musica mediterranea e il suono sperimentale. Motivato a far emergere la propria tavolozza di suoni, Stefano ha affrontato la serie di assoli di Reuter producendo un lavoro di controparte istintivo, costruendosi gradualmente fino a diventare una empatica orchestra individuale. «All'ascolto ho percepito una narrazione libera e sinuosa, ondulata tra alcune sezioni lente e meditative e alcuni momenti più veloci e ritmati. Ho cercato di sostenerla ovunque, mantenendo le sue performance sempre in primo piano, evidenziando le parti più importanti, aggiungendo quando necessario suoni e strumenti come la mia voce, campioni, suoni di basso o synth e variazioni elettroniche aggiunte nel processo di mixaggio. È come se lasciassi che Markus raccontasse la sua storia e lasciassi che mi guidasse, senza pensarci troppo. Ascoltando il risultato finale, mi rendo conto che stavo mettendo in pratica la lezione che ho imparato da due dischi fondamentali nella mia formazione artistica, I Advance Masked di Fripp/Summers e My Life In The Bush of Ghosts di Eno/Byrne. Markus concorda e aggiunge: «L'atmosfera mi ricorda fortemente la metà strumentale di Gone to Earth di David Sylvian». La musica di Sea of ​​Hopeless Angels è ispirata a Il cielo sopra Berlino e Così lontano, così vicino di Wim Wenders, in cui gli angeli Damiel e Cassiel si librano sopra la Berlino pre e post-unificazione e vengono gradualmente, inesorabilmente attratti dalle vite dei suoi abitanti. Sebbene i titoli di molti brani si riferiscano direttamente ai personaggi dei film, la musica resta misteriosa, riluttante a mostrarsi con chiarezza. Le risposte e le reazioni iniziali di Stefano alla musica hanno influenzato anche la componente visiva – anche se, a differenza delle sue scelte musicali istintive, la copertina è stata deliberata e ponderata. Tutti i pezzi presentano un accompagnamento video tratto dagli archivi del pittore e videoartista Aldo Grazzi, con due di essi accompagnati anche da filmati dal vivo in studio delle performance originali di Markus: «Ciò che amo di questo disco in particolare è il connubio tra creazione spontanea e composizione ponderata. Il video di "Blood Gold" che mi mostra mentre suono in studio è meraviglioso proprio per questo. Sarebbe impossibile suonare come faccio io se fosse stato pianificato/composto in anticipo»”.



Il lavoro si apre con Damiel, dove sibili d’immenso si fondono fra loro, dando vita a visioni sfumate e misteriose, scandite dal rintocco del tempo, sempre pronto a dare man forte all’occhio interiore. Non importa dove ci si trova, ma lo è l’esserci. Comfort and Trust santifica il contatto e la conoscenza fra di noi, gente e genti, dove la diversità è necessariamente ricchezza da condividere. Utopia d’un mondo che dovrebbe essere, ma che spesso non è. Riflessioni, introspezioni, domande: il Sè profondo si alimenta dell’altrui persona, perchè impedirglielo? Sea of Hopeless Angels, è qui che risiede il nodo eterno, ossia noi dovremmo essere un Noi univoco, quindi la speranza e la forza di noi stessi. Una presa di coscienza che ci manca e che ci permetterebbe di camminare alla stessa velocità, con gli stessi mezzi. Ma, si sa, gli obbiettivi sono diversi, quelli validi vengono sfasati, come anche gli approcci e le aspettative in senso all’esistenza. Purtroppo. Angels Fall, per cui quand’anche gli ultimi guerrieri del domani cadranno, non resterà che raccogliere i cocci delle nostre vite, nel tentativo di rimetterli insieme per creare un nuovo esercito di difesa spirituale. Se sarà troppo tardi, dipenderà solo da quello che riusciremo a costruire insieme. Insieme si può e si deve. Blood Gold e il ritmo si impadronisce della nostra interiorità: grandissima traccia che fa cambiare rotta al fin qui ascoltato. Echi di Kosmische Muzik fanno danzare per arrivare a farci capire che bisogna muoversi, e forse anche velocemente, per salvarci da coloro che si pensano superiori, in un’ottica di un populismo (come sempre) da sotterrare in eterno. Il sangue di ognuno è rosso, solo rosso. Ghost World, quel che ci attende dopo la resa. L’andamento marziale della melodia ne rende chiari i connotati, ne riduce i colori, ne smorza i toni. Attenzione: siamo ancora in tempo per evitare questo scenario. A noi, Noi, la scelta. Cassiel: desertica, polverosa, eterea, a tratti inquietante. Un grande punto interrogativo ci sovrasta come fosse un Sole. Diamogli luce e lui ce la renderà come calore. La gratuità ci renderà migliori.


Tracklist  (cliccare sul titolo per ascolto/visione)

1 Damiel 5:30

2 Comfort and Trust 4:37

3 Sea of Hopeless Angels 5:44

4 Angels Fall 6:48

5 Blood Gold 8:27

6 Ghost World 4:42

7 Cassiel 5:59

 

Markus Reuter: Touch Guitars® S8, Live Looping

Stefano Castagna: Synths, Samples, Bass, Voice, Percussion, Treatments

 

Markus’ parts recorded by Arno Jordan at Castle Studios on July 26, 2022

Stefano’s parts recorded and album mixed at Ritmo&Blu Studios, Dec. 2022 - Jan. 2023

Mastered by Lee Fletcher

Produced by Markus Reuter and Stefano Castagna

Video art by Aldo Grazzi, 1983

Cover design and layout by Bernhard Wöstheinrich

Distributed by Flatiron Recordings

 


Nessun commento:

Posta un commento