domenica 9 giugno 2024

GOTHO - “Mindbowling!” - Commento di Andrea Pintelli


 

GOTHO - “Mindbowling!”

Di Andrea Pintelli


“For open minded players only”. Questa è l’avvertenza riportata nella retrocopertina di “Mindbowling!” dei Gotho. Ed è assolutamente pertinente, giacchè l’incatalogabilità della loro proposta musicale, sommata alla palese propensione al gioco, rende questo disco unico e bellamente indefinibile.

Il lavoro grafico ad opera del Kabuto Art Lab riporta al mondo degli Arcade videogames degli anni ’80, dove i Gotho diventano Gothotron System. Per completezza riporto che “plays, sounds and insanity like the arcade game!”. Ancor più fuori dagli schemi è che questo disco sia distribuito dalla Black Widow Records (gloria sempre), la quale dimostra, ancora una volta, la sua propensione a non essere chiusa entro certi schemi preconfezionati, ma anzi di dare voce come sempre alla qualità dei progetti pubblicati. Già, perché al di là dell’approccio dato dai Gotho alle loro inusuali idee, ci sono musicisti preparati e da non sottovalutare. Quattro tracce compongono “Mindbowling!”, le cui durate sono variabili oltre ogni logica.


Peste Bucolica apre nel segno del metal estremo, quasi grindcore, ma le tastiere ne confondo i confini giocando su sonorità psichedeliche care al mondo della kosmische musik tedesca che tanto ha fatto per il rinnovamento delle sonorità europee. Si sa che senza di essa interi generi musicali (quindi ben oltre i gruppi in sé) non sarebbero nemmeno nati. E per favore si smetta di chiamarlo krautrock, irritante infamia di provenienza inglese.

Miami Weiss non manca di sorprendere, strizzando l’occhio allo sperimentalismo, ma senza strafare. Non semplice riferimento messo in suoni, ma proposta matura e ben studiata. Ritmo costante in sottofondo e tastiere su tastiere a costruire un castello di note e concetti mai banali. Qui il nocciolo della sfida dei Gotho: se ci si soffermasse solo sui titoli delle canzoni (i cui riferimenti sono lampanti, storpiature annesse), si correrebbe il rischio di stopparsi alla mera componente giocosa; invece, come sempre accade, addentrandosi nel loro mondo, emerge la meraviglia di trovarsi dinnanzi a “qualcosa” di notevole. Metto le virgolette perché coi Gotho sono d’obbligo, non vorrei scalfirne la mancanza di limiti. Per cui superficialità bandita. Il tempo varia con l’andare dei minuti, così come gli scenari che fanno vibrare le menti: batteria ora protagonista in una quasi infinita serie di tempi e controtempi. Ma prog non è, qui siamo oltre.

Ilary Blastbeat parte in quinta, esplosiva e quasi minacciosa. Poco più di due minuti di tastiere ipnotiche ad elevarne il significato intrinseco, ovviamente coadiuvato dalla sempre più indiavolata batteria.

Ultima traccia, ecco Gatta The Blanc, vero monolite del disco con i suoi quasi ventisei minuti: date un nome a quello che non esiste e uscirà questo eccitante tema. Pazzia e ricchezza vanno a braccetto, in un andirivieni di situazioni sonore che danno calci in faccia alle banalità d’oggigiorno. I tratti onirici della composizione sono mostrati dal lato riflessivo che spunta, in seconda battuta, senza accompagnamento delle percussioni.

Di prolisso non vi è nulla, anzi il lasciarsi tele-trasportare su altri pianeti è dolcezza e sfida, e per questo ci vuole il suo tempo. Trovo, anzi, convenevole che i Gotho utilizzino questo lungo percorso per farci arrivare dove vogliono loro. I rintocchi soffusi hanno più e più significati, perché l’imminente ritorno al passo di marcia segna una nuova apertura dai connotati seducenti, quasi ammalianti. La tecnica strumentale che Fabio Cuomo e Andrea Peracchia dimostrano è figlia della loro urgenza espressiva, così come la loro fantasia conduce lontano, verso l’estremo rispetto e la grande gioia che hanno nei confronti della loro passione: Musica d’infinito.

Ora siete informati, per cui mettete nel lettore questo stranissimo cd e, con garbo e intelligenza, divertitevi a dovere.

Abbracci diffusi.


 

Tracklist:

1)    Peste Bucolica   6:37

2)    Miami Weiss                13:20

3)    Ilary Blastbeat    2:11

4)    Gatta The Blanc 25:43


 

Gotho:

Fabio Cuomo – electric piano, keyboards, synths & effects

Andrea Peracchia – drums & percussions

 

Credits:

Recorded dy Danilo Battocchio & Paul Beauchamp at Off Studio

Mixed dy Danilo Battocchio at Deepest Sea Studio

Mastered by Brad Boatright at Audiosiege

All music by Gotho






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