domenica 30 giugno 2024

Roommates al Musicology di Albenga per un Acoustic showcase. Di Alberto Sgarlato

 


 Roommates

Acoustic showcase at Musicology, Albenga, 29 giugno 2024 

di Alberto Sgarlato

 

Alle 18 più o meno in punto di un umido e afoso 29 giugno, il Musicology Record Store di via Torlaro nel centro storico di Albenga ha ospitato un live acustico dei Roommates.

Il quartetto, proveniente dall’estremo Ponente della provincia di Imperia e attivo ormai dal 2012, è formato dai chitarristi Davide Brezzo e Danilo Bergamo, dal bassista e cantante Marco Oreggia (per l’occasione, in questo set acustico, solo in veste di cantante) e dal batterista Alessio Spallarossa. In questa circostanza, il “team” ha potuto anche contare sulla presenza del fido Claudio al mixer e della fotografa ufficiale Alice.

L’evento è stato organizzato secondo la formula dello “showcase”, cioè alternando le esecuzioni di brani live a un’intervista condotta da Alberto Calandriello (detto il Cala), blogger e figura estremamente attiva nella scena culturale (non soltanto musicale) ligure.

Le domande del Cala, che ben conosce la storia della band, hanno consentito al pubblico di “vivere” letteralmente il percorso dalla nascita della formazione fino alla realizzazione di tre album in studio: dall’esordio “Fake”, al successivo “Roots”, fino all’attuale “Outside”, uscito proprio il 22 giugno 2024, più uno dal vivo.

E attraverso l’intervista emerge, di fatto, la piena continuità stilistica e di contenuti tra questi ultimi due lavori: se “Roots”, infatti, era profonda introspezione, un “guardarsi dentro”, un capire noi stessi con tutti i nostri sbagli, “Outside” diventa consapevolezza e osservazione del mondo che ci circonda.

Proprio da “Outside” la band ha presentato in questa occasione parecchio materiale, con alcune “golosità” inaspettate che risultavano del tutto inedite in sede live.

Lo showcase è stato aperto con “The sheep and the dog”, una “favola amara”, come la band stessa la definisce. In realtà una metafora orwelliana di tante preoccupanti derive della società in cui viviamo. Questa traccia era già uscita molto prima dell’album, inserita nella compilation del Pistoia Blues Festival. The Roommates hanno solcato quel palco prestigioso nel 2022, condividendo l’evento con La III Classe, band di country/bluegrass che sovente collabora con Joe Bastianich, e con dei giganti assoluti come i Gov’t Mule di Warren Haynes (già negli Allman Brothers Band e nei Dead, ex-Grateful Dead), nomi che non hanno bisogno di presentazioni. Questo ha dato spunto al Cala per “stuzzicare” Marco Oreggia, regalando al pubblico una gustosa aneddotica sulle emozioni che si vivono dietro le quinte dei festival di rilievo internazionale.

Ed è anche proprio attraverso questi festival che The Roommates hanno saputo intrecciare una rete di contatti che ha portato alle collaborazioni di altissimo livello che contraddistinguono il nuovo “Outside”. Qualche nome? La produzione di Pietro Foresti (che vanta lavori per componenti di Guns N’ Roses e Korn) e la partecipazione di strumentisti del calibro di Nick Oliveri (Queens of the Stone Age e Kyuss) e Diego Cavallotti (Lacuna Coil). Interessante e coraggiosa la scelta di non divulgare questo nuovo “Outside” sulle consuete piattaforme di streaming ma di vendere (a un prezzo tra l’altro popolarissimo) un’unica confezione che comprende il 33 giri in vinile, il CD e un codice per scaricare le tracce in formato “liquido”.

Marco Oreggia, a nome della band, ha raccontato come tutti i musicisti siano pienamente coinvolti nel processo creativo e come the Roommates siano in realtà ben più che semplici “compagni di stanza” (traduzione letterale del nome), ma una vera e propria famiglia, come tale con le sue inevitabili litigate, soprattutto durante il processo creativo, ma con una forte coesione negli obiettivi comuni. A tal proposito è interessante constatare come musicisti che provengono da background differenti e con gusti musicali estremamente vari, riescano alla fine a dar vita a una propria cifra stilistica assolutamente personale e definita. E alla fine diventa arduo anche catalogarli: loro si definiscono “Sotto il grande cappello del rock” (“Nel senso che non facciamo né classica, né jazz, né blues, né pop”, precisa Oreggia) e, all’interno di esso, potrebbero rientrare in quel variegato calderone che è il panorama “Alternative”.

In tutto questo processo creativo, Oreggia ha anche spiegato come oggi il traguardo del live rappresenti soltanto una piccola percentuale del percorso di una band, fatto di composizione, pianificazione, divulgazione e comunicazione.

Talvolta, purtroppo, le famiglie devono anche stare lontane per un po’ di tempo: e così The Roommates hanno parlato del progetto online “Room 120”, realizzato durante il lockdown imposto dalla pandemia. 120 sono i secondi (cioè due minuti) di soglia d’attenzione che un utente medio dedica a ciò che osserva e ascolta su internet. Per cui, in quei giorni difficili, la missione della band era questa: raccontare in “pillole” della durata di 120 secondi ciascuna una storia ogni volta diversa, facendo ascoltare canzoni e descrivendo progetti, pensieri, sogni.

Lo showcase albenganese si è concluso con “la cover che non ti aspetti”: una rilettura in pieno stile Roommates di “Hang up” di Madonna, contenuta anche nel nuovo album.

Per concludere, merita un plauso l’organizzatore e curatore dell’evento, Matteo Pelissero, titolare di Musicology Record Store. Non solo il suo impegno nel vivacizzare la scena musicale locale è ormai cosa nota ma, coraggio nel coraggio, ha “osato” piazzare questo showcase proprio in concomitanza con la partita dell’Italia agli ottavi di finale degli Europei di calcio.

E a giudicare dal negozio di dischi tutto pieno si può azzardare a dire, usando proprio una metafora calcistica, che “Cultura musicale batte intrattenimento sportivo 1-0”.

Ma mentre i tifosi della nazionale tornavano a casa dai vari bar dotati di maxischermo tutti tristi e con le pive nel sacco, rabbuiati dall’eliminazione degli azzurri dalla competizione europea, gli amanti della buona musica uscivano da Musicology Record Store col sorriso sulle labbra, dopo avere assistito a una bella intervista e a un bell’acoustic set.







Nessun commento:

Posta un commento