giovedì 12 settembre 2024

Mobili Trignani – "Webinar"-Commento di Luca Paoli

 


Mobili Trignani – Webinar

(Music Force, 2024)

Di Luca Paoli


È passato poco più di un anno da quando scrissi, su Mat2020, la recensione del terzo disco “PopArticolare” del duo Mobili Trignani (qui la potete leggere: http://mat2020.blogspot.com/2023/04/mobili-trignani-poparticolare-di-luca.html) ed è un piacere poter scrivere del nuovo lavoro “Webinar”, uscito sempre per l’etichetta Music Force il 20 Luglio di quest’anno.

La band è sempre formata dai due amici di vecchia data, Nicola Modesti (batteria, voce e cori, basso, synth e chitarra) e Fabrizio Trignani (chitarre, voce e basso) nati e cresciuti ad Arsita (Te).

Lo stile rimane, fortunatamente, un pop cantautorale di qualità, caratterizzato da testi che riflettono fedelmente la nostra società e la vita quotidiana. Il tutto è arricchito da un tocco di leggera ironia, offrendo all'ascoltatore oltre 40 minuti di musica piacevole e scorrevole, mai complicata o pesante. Al contrario, spesso è accompagnata da ritmi coinvolgenti che non solo catturano l'attenzione, ma invitano anche a seguire il tempo, magari battendo il piede a ritmo.

Il disco è composto da 13 tracce, tutte registrate presso il Mobile Studio di Cassetta Records di Paul BraNeagade e interamente scritte dal duo. Un elemento che accomuna ogni brano è l'ironia e la freschezza, qualità sempre più rare in un'epoca in cui siamo costantemente bombardati da notizie tragiche e drammatiche. Personalmente, sento il bisogno di disintossicarmi con una buona dose di leggerezza terapeutica, e queste canzoni rappresentano esattamente quel tipo di sollievo pur trattando temi di assolta attualità.

Tra i brani che più mi hanno colpito desidero segnalarvi la title track “Webinar”, che su di un ritmo reggae contagioso ci racconta che “insegnava nei corsiper non farsi fregarda chi vendeva corsiconcorsi e webinar.

Poi, con un sound da luna park non posso non citare la divertente “Cover”, che rende omaggio al cantautorato classico … eppure a noi ci piacciono le coveralcune sembrano le nostrein testa i testi di Battisti … così come la successiva “Tim” che racconta di quando abbiamo bisogno di un servizio ma lo stesso è inefficiente … ottime le voci e gli arrangiamenti.

Sicuramente tra i brani più impegnati del disco è “Pasolini”, che vede anche la partecipazione di Carmine Valentino Mosesso, che recita la poesia tratta da “La Terza Geografia”.

Vorrei, inoltre sottolineare “Triage”, ballad che pone in evidenza un problema di drammatica attualità quale è quello del servizio sanitario italiano … questo codiceverde camicenon s’intona benecon l’educazionesi, dovrei capireche sei qui da molte orema in assenza di salutesono attese complicate.

Vi assicuro che tutto il disco merita di essere ascoltato e riascoltato e vedrete che, con spensieratezza, vi farà pensare e ragionare su temi che banali non sono, ma sempre cullandovi con belle voci e ottimi momenti musicali.

La canzone d’autore italiana ha parecchi eredi e, fra questi, non possiamo non inserire i Mobili Trignani.

Buon ascolto.

 

 

 

 

 

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