martedì 3 dicembre 2013

John Renbourn visto da Marcello Capra



Marcello Capra ci descrive un altro artista speciale…

Oggi parlerò di un chitarrista che è stato il primo a invogliarmi sulla strada della chitarra acustica : John Renbourn.
Avevo 17 anni, era il 1970 e studiavo al conservatorio contrabbasso: per mantenermi agli studi suonavo nelle sale da ballo. Diciamo che gli studi classici non erano proprio il mio “forte”, ma mi affascinava il suono prodotto dal legno e dalle corde, e mentre la chitarra elettrica era già da qualche anno il mio strumento principale, l’acustica era solo un ripiego casalingo. Non ricordo quando ebbi l’occasione di sentire “Lady And The Unicorn”, ma rimasi come folgorato da quei suoni antichi, medioevali, che mi invitavano a riprodurli, così realizzai le mie prime composizioni come Canto di Mare, Il Ballo degli Gnomi. Renbourn da quel momento è stato il mio primo maestro ispiratore, lo seguii sia in “solo” che con i Pentangle, poi ricercai il suo primo lavoro del ‘64 con Bert Jansch, “Bert and John” appunto, e come lui mi aprii alle miscele di blues,folk,jazz… Che dire di John, è un uomo schivo e gentile, ha un tocco sullo strumento delizioso, un’eleganza unica, una grandissima preparazione, magico nell’evocare una tradizione celtica, ma anche caldo esecutore con una voce morbida.
Nel maggio del 1980 ho avuto la fantastica sorpresa di incontrarlo  insieme a Jacqui Mc Shee al “Village” un locale dove ho suonato per tre sere a Milano: lui iniziava il giorno dopo il suo tour nel nord Italia, e io ebbi l’onore di dargli il mio primo lavoro “Aria Mediterranea”, ricevendo i suoi graditissimi complimenti per il mio live.
Naturalmente parlando di un musicista storico e internazionale come Rembourn, rifletto sulla capacità di certi musicisti di essere punti importanti di riferimento per neofiti o esperti strumentisti, la qualità di essere personali e di distinguersi per umiltà, che vuole dire animo aperto, gentilezza, magnetismo ed energia positiva, proprietà innate ma anche coltivate nel tempo.

 Lady and the Unicorn - full version 

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