sabato 3 marzo 2018

Mysteria Noctis, di Max Rock Polis


Mysteria Noctis, Quid est veritas? Il Progressive latino è coinvolgente
14 settembre 2017
di MAX Rock Polis

Il gruppo dei Mysteria Noctis è formato dai fratelli Alberto Negretti e Alessio Negretti a voce e chitarra, Giacomo Piccinini alla batteria, Mattia Di Lorenzo alle tastiere e Pietro Francili al basso. In collegamento con i primi tre abbiamo parlato del loro nuovo lavoro con indirizzo Prog e non solo, con cui hanno abbandonato la vena Metal che avevano coltivato finora.

Ciao ragazzi. “Quid est veritas” è una scelta particolare, ma voi non siete esattamente romani...
Ale: “Siamo un pochino più su, ecco, siamo abbastanza lontani ma facciamo uso del latino nel titolo piuttosto che nei testi,”

La scelta del latino è piuttosto inusuale. Come mai vi siete chiamati Mysteria Noctis?
Alb: “Ma guarda, per la scelta del latino io e mio fratello Alessio abbiamo fatto il classico, quindi siamo legati al latino e al greco, ci sembrava particolare usare qualcosa che abbiamo fatto negli studi, almeno sono serviti a qualcosa [ride, ndt]. Il nome inizialmente, visto il genere che facevamo prima, era una scelta di genere, era un po' sul Metal, poi si è rivelato in linea pure con quel che facciamo adesso, con il senso delle nuove canzoni e nuovo album.”

Ce lo spiegate in quest'album “Quid est veritas”? Riuscite a darci una risposta?
Ale: “Una risposta in teoria non possiamo darla in assoluto, la lasciamo a chi ascolterà i brani. Essi sono una ricerca più che una risposta, che inizia con “Quid est veritas” e continua con “Swinging mind”, cioè la follia di non riuscire ad arrivare alla risposta della domanda: “che cos'è la verità”.”

Verrebbe da chiedersi “dov'è la verità”, ma voi la mettete su un altro piano, volete capire, non cercare.
Ale: “Esatto, è una ricerca in prospettiva che parte da sé stessi e si sviluppa, ma parliamo della verità.”

Swinging mind” parla di follia.
Ale: “Sì, parla della follia, il titolo è un pò simpatico perché contiene swing, che noi usiamo un po' come stile, vuole rappresentare la mente malata, che ricerca e non riesce a raggiungere la verità e si tormenta e impazzisce.”

C'è una ricerca elaborata, come elaborate sono le vostre canzoni. “Quid est veritas” si potrebbe suddividere in più pezzi, non è il solito brano Progressive.
Gia: “Abbiamo cercato di mettere dentro varie cose, c'è un intro di 4 minuti, noi cerchiamo di fare dei pezzi lunghi e variegati, di fare cose che li rendano più digeribili e interessanti, compatibilmente con la durata. Se anche la mia band preferita facesse le stesse cose per 13 minuti, io mi annoierei.”



Qual'è la vostra band preferita?
Gia: “Adesso di Prog non ascolto gran che, sono virato su cose elettroniche, quindi sicuramente i Dulberg, che un pò come noi è partita facendo cose Metal e adesso fa cose più elettroniche, tipo i Depeche mode. Poi anche James Blake mi piace molto come tipo di canzoni che fa.”
Ale: “Io invece sono molto legato al Rock, la musica elettronica l'ascolto meno. La mia influenza sono i Dream Theater, mi piacciono tantissimo, però ultimamente mi sono avvicinato al Prog italiano, in particolare al Banco [del Mutuo Soccorso, ndr], sono la band che più sto ascoltando. Prog anche più pesante come gli Opeth.”
Alb: “Io invece sono molto più lineare, anche io non sul Prog, io amo alla follia i Dark Traqnuillity, il cantante è una bestia, è molto bravo. Se devo pensare a chi mi piacerebbe arrivare come livello, adoro Corey Taylor dgli Stone Sour, che sulla piazza del Rock ha una voce tra le più belle, graffiato, preciso.

Quid est veritas” è formato da due pezzi, ma molto variegati. Un po' meno Metal dell'album precedente.
Gia: “Sì, sono abbastanza diversi, “Higher dimension” conteneva canzoni che suonavamo da quando avevamo 16-17 anni, 6-7 anni fa. Ce le siamo portate dietro per un po' di anni, cambiando formazione in maniera drastica, poi abbiamo registrato parecchi anni dopo la composizione. Poi abbiamo migrato su altri lidi.”

Farete dei concerti per propagandare l'album, uscito il 7 settembre?

Ale: “Sicuramente ci saranno per questo certi nuovi pezzi che stiamo scrivendo. Questi di ora faranno ancora parte in un modo diverso e amplieranno il nuovo discorso discografico. Cercateci sul nostro Facebook e canale Youtube.”



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