venerdì 31 maggio 2024

PFM nel maggio del 1973 con Pete Sinfield e Mel Collins

Sinfield e Premoli

Nel maggio 1973 la Premiata Forneria Marconi è in tour in Italia, con Pete Sinfield e Mel Collins “guest”.

I due ex King Crimson saranno ancora presenti nel seguente tour Europeo.

Di tutto un Pop…

Wazza



PFM from NME may 1973







 

giovedì 30 maggio 2024

Peter Gabriel il 30 maggio del 1980


Usciva il 30 maggio 1980 il terzo album solista di Peter Gabriel, chiamtao "Peter Gabriel III" oppure "Melt", in omaggio alla copertina ideata da Storm Thorgerson.

Fu il disco che mise d'accordo pubblico e critica, giudicato il migliore album di Gabriel.

Il disco contiene grandi brani, due dei quali diventeranno delle hit… “Games Without Frontiers” ...


e soprattutto la splendida "Biko" - brano dedicato all'attivista sudafricano Stephen Biko, vittima delle leggi razziali - che diventerà un inno generazionale.


Il brano nel corso degli anni fu "coverizzato" da molti artisti.

L'album ebbe un grande successo internazionale, e finalmente Peter Gabriel non fu solo considerato l'ex cantante dei Genesis.

Di tutto un Pop!
Wazza


 LP 1980: 'PETER GABRIEL' (MELT) (Peter Gabriel)

Il 30 maggio 1980 è stato pubblicato il suo terzo album omonimo, chiamato anche ' Melt' dall'immagine di copertina, progettata da Ipgnosi. Considerato da molti il miglior lavoro di Gabriel, conteneva due delle sue più grandi hit, 'Games without frontiers' (top5 in Inghilterra) e 'Biko ', dedicata all'attivista anti-apartheid Steve Biko. L'album è stato n. 1 nelle liste britanniche e ha raggiunto il posto 22 nella Billboard 200 americano. Prodotto da Steve Lillywhite, ha collaborato su Kate Bush, Robert Fripp, Paul Weller, Tony Levin e Phil Collins Tutti i brani sono di Peter Gabriel.


 1.    Intruder – 4:54
2.    No Self-Control – 3:55
3.    Start – 1:21
4.    I Don't Remember – 4:41
5.    Family Snapshot – 4:28
6.    And Through the Wire – 5:00
7.    Games Without Frontiers – 4:06
8.    Not One of Us – 5:22
9.    Lead a Normal Life – 4:14
10.  Biko – 7:32


 Formazione

·         Peter Gabriel - voce, pianoforte, sintetizzatore, percussioni
·         Kate Bush - voce
·         Phil Collins - batteria, surdo
·         Larry Fast - tastiera, sintetizzatore
·         Robert Fripp - chitarra
·         John Giblin - basso
·         Dave Gregory - chitarra
·         Tony Levin - basso
·         Jerry Marotta - batteria, percussioni
·         Morris Pert - percussioni
·         David Rhodes - chitarra, cori
·         Paul Weller - chitarra
·         Dick Morrissey – sax

con Kate Bush




mercoledì 29 maggio 2024

CELESTE “Echi di un Futuro Passato”-Commento di Andrea Pintelli

CELESTE

“Echi di un Futuro Passato”

Di Andrea Pintelli

 

La grande soddisfazione di Ciro Perrino per il risultato finale del nuovo album dei suoi Celeste, dal titolo “Echi di un Futuro Passato”, è assai contagiosa. Già disponibile sulla piattaforma Bandcamp, è stato pubblicato il 22 maggio in versione cd e il 12 giugno uscirà in versione vinile.

 

Trattasi di un lavoro oggettivamente sontuoso, pieno di idee ben definite, dal suono fresco e sognante (caratteristica, quest’ultima, comune ad ogni loro lavoro precedente). Fa altresì piacere riceverlo dalle mani di Ciro stesso, il quale ci ha ormai abituati ad un’eccellente qualità delle sue proposte discografiche, che riguardino Celeste o altri suoi progetti. Questo vulcanico musicista-artista, sulle scene da tantissimi anni, ha sempre in serbo novità su novità, e questo può farci capire che la sua benzina pare inesauribile. La sua vena compositiva, sommata a un’inventiva innata, migliora continuamente.  In passato ho scritto parecchio materiale sulle lavorazioni di Perrino, ma ogni volta che esamino l’ultima creazione di turno, mi sento come trasportato in un’altra dimensione. Senza esagerazioni di sorta. Questo “Echi di un Futuro Passato” non fa eccezione. Per cui da un mondo indefinito, magistralmente rappresentato dalla copertina del disco, ad opera di Mauro Degrassi, insieme al pregevole lavoro grafico svolto da Massimo Mazzeo, vi porgo “Pigmenti”, prima traccia di questo profondo itinerario sonoro. Spiazzato dai tratti jazzistici d’inizio tragitto, si può evincere quanta volontà di evoluzione ci sia in questo gruppo. L’imprinting è sempre una fantasticheria d’altrove, ma posta sotto un profilo differente: risultare così sofisticati ed eleganti allo stesso tempo non è da tutti. “Sottili Armonie”, introdotta da un pianoforte solitario e attraente, ha proporzione ed equilibrio quand’anche gli altri strumenti si uniscono ad esso per formare una squadra coesa e affiatata. Idea sviluppata grazie a un’ottima intesa tra i vari musicisti, fa sì che l’ascoltatore sia immerso in uno spazio gaudio e sereno. Gli oltre dieci minuti di questo pezzo non esistono, c’è solo da lasciarsi andare. Impagabile. “Aspetti Astratti” è musica liquida, ci si fa toccare da essa, come fosse un insieme di carezze rese concrete dalla composizione e unione degli attimi. Magistrale è la sensazione di benessere che ne risulta. Oltre la soavità, sostenuta dalla sicura e mai invadente sezione ritmica e, soprattutto, con un sax da urlo. “Attese Sottese” e cambia lo scenario: si pensi ad un autunno anticipato, dove i profumi dominano e le visioni sono rese soffuse da un mix di nebbia e pioggia leggera.

 

I Celeste rendono in musica queste (e tantissime) altre sensazioni, come fossero dei pittori oltre i tempi. Dosano in maniera misurata, moderata, compiuta; non sono mai sopra le righe e non si pongono sopra il fruitore, ma, anzi, lo accompagnano verso la beltà. Insomma, c’è chi può e chi non può: loro possono. “Misteri Evoluti” ha chitarra e tastiere che si guardano, si riconoscono, e infine si uniscono per parlare insieme. Via via entrano basso, batteria, poi sax a tracciarne la melodia e flauto ad abbellirne i colori. Chiaramente siamo ben oltre il prog, gli stili e le influenze sono tangibili e utilissime alla causa finale: probabilmente il miglior disco dei Celeste dai tempi di “Principe di un Giorno”. “Madrigale” è strutturata per lasciare senza fiato, tant’è affascinante e sublime. L’armonia corre verso l’infinito, ancor più esaltata dalla notevole voce femminile. Nel mentre, un’onda di commozione fa evaporare le sue lacrime per restare nuda davanti al proprio dolce sentire. Questa canzone disintossica, dona beneficio, rafforza l’anima: cosa si può volere di più dalla Musica? “Circonvoluzioni”, ultima traccia di questo etereo album, chiude il cerchio riagganciandosi (in parte) stilisticamente a “Pigmenti”, migliorandone le sfumature. Non serve, a volte, parlare per raccontarsi, come, a volte, non serve spiegare per rendersi noti: se si prende l’arte senza dargli nomi e confini, si arriva talmente lontano che è inutile sforzarsi per capire, siccome la verità e l’avvenenza sono già lì ad attenderci. “Echi di un Futuro Passato” è tutto questo e molto di più. Non ha genere: è solo ricchezza.


Celeste:

Ciro Perrino: Mellotron, Solina, Eminent, Hammond, Mini Moog, ARP 2600, Voce solista

Francesco Bertone: Basso e Fretless

Enzo Cioffi: Batteria

Marco Moro: Flauto, Flauto in Sol e Flauto Basso, Sassofono Contralto, Tenore e Baritono, Flauti a Becco

Mauro Vero: Chitarre Acustiche ed Elettriche 

Ospiti:

Marco Canepa: Pianoforte

Sergio Caputo: Violino

Paolo Maffi: Sassofono Soprano, Contralto e Tenore

Ines Aliprandi: Voce solista

 

Tutte le musiche e le liriche sono state composte da Ciro Perrino.

Idea di copertina di Mauro Degrassi.

Grafiche curate e ideate da Massimo Mazzeo.

Le registrazioni sono avvenute fra gennaio e febbraio del 2024 nello Studio Mazzi di Borghetto S. Spirito e sono state curate da Alessandro Mazzitelli e sono proseguite dal marzo ad aprile 2024 negli Studi Rosenhouse di Vallecrosia e sono state curate da Alessio ed Andy Senis.

I missaggi sono opera del Sound Designer Marco Canepa.

Il Mastering è stato effettuato da Marco Canepa.

  

PIGMENTI

Petali aromatici

Dissonanti aspetti anonimi

Di pari astralità e le 

Spezie amaranto e ingenuità

Medicine antiche

Fragili bambù

Melograni in fior e le

Fantasiose peonie

Scivolose salmodie (rarità)

 

CIRCONVOLUZIONI 

Anime senza pace

Asensualità

Sopite miniature

Fragili metà 

Resine cangianti

False algidità

Archi sotto il Cielo

Alte lievità

  

CD 

1 PIGMENTI 8:46 

2 SOTTILI ARMONIE 10:54 

3 ASPETTI ASTRATTI 7:38 

4 ATTESE SOTTESE 10:35 

5 MISTERI EVOLUTI 7:33 

6 MADRIGALE 10:36 

7 CIRCONVOLUZIONI 7:57

  

VINILE 

SIDE A 

1 PIGMENTI 8:46 

2 ASPETTI ASTRATTI 7:38 

3 CIRCONVOLUZIONI 7:57 

SIDE B 

1 ATTESE SOTTESE 10:35 

2 SOTTILI ARMONIE 10:54





martedì 28 maggio 2024

Francesco Di Giacomo e Lucio Dalla: accadeva il 28 maggio 2004

28 maggio 2004, Francesco di Giacomo è ospite dell’evento “Musicultura” di Recanati: memorabile il duetto con Lucio Dalla, cantando “Barcarolo Romano”. 

Oltre che “solo”, Francesco partecipò alla manifestazione con il Banco del Mutuo Soccorso nel 1997 e 2009. Il sodalizio Banco “Musicultura”, continuerà anche nel 2015…

 Di tutto un Pop.

 Wazza


Lucio e Francesco, insieme sul palco della XV edizione del Festival. Era una notte di maggio del 2004 ed insieme cantarono Barcarolo Romano.

Due geni assoluti della canzone, due nostri amici irrinunciabili. Sfogliando le immagini dell'archivio, ci piace immaginarli questa sera, ancora insieme. Da qualche parte.


Banco del Mutuo soccorso 2009

Ospiti dell’edizione

Antonello Venditti, Luciano Ligabue, Fernanda Pivano, Amalia Gré, Ennio Cavalli, Piera Degli Esposti, Enzo Gentile, Roberto Pazzi, Isa Grace, Edoardo Bennato, Daniele Bonora, Bungaro, D-Rad (Almamegretta), Lucio Dalla, Mariano Deidda, Francesco Di Giacomo, Carlo Fabbri, Enzo Jannacci, Paolo Jannacci, Orchestra di piazza Vittorio, Pacifico, Patty Pravo.

 

Banco del Mutuo Soccorso 2015





 

PFM: accadeva il 28 maggio del 1973

PFM A LONDRA 1973 - FU IL LORO PRIMO CONCERTO IN INGHILTERRA

Il 28 maggio 1973 parte da Roma, al Teatro Brancaccio, il tour italiano della Premiata Forneria Marconi con Pete Sinfield e Mel Collins dei King Crimson.

La tournée toccherà anche Francia, Germania, Spagna, Olanda e Inghilterra...

Di tutto un Pop!
Wazza

 Sadlers Wells Theatre con PFM headliner e Pete SInfield a supporto






Compie gli anni John Fogerty


Compie gli anni oggi, 28 maggio, John Fogerty, cantante, autore chitarrista, una delle leggende del rock. 

Fondatore e autore di tutti i successi dei "Creedence Clearwater Revival", dal 1968 al 1972: Proud Mary, Fortunate Son, Travelin' Band, Wholl'stop the rain, Molina, Hey Tonight.

Voce potente e camicia a scacchi il suo segno di riconoscimento.

Ancora in tour... rock on!

Happy Birthday John!
 Wazza




 Brani del gruppo usati in colonne sonore (riascoltiamoli cliccando sui titoli)

·La canzone Suzie Q fa parte della colonna sonora di Apocalipse Now di Francis Ford Coppola; la canzone viene suonata durante l'esibizione delle pin-up di Playboy.

·La canzone Born on the Bayou fa parte della colonna sonora del film Il mostro della palude e del suo seguito The Return of Swamp Thing e della colonna sonora del film Compagni di scuola, con Carlo Verdone, Christian De Sica e Massimo Ghini. Una versione interpretata dai Broken Homes fa parte della colonna sonora del film Nato il quattro luglio, di Oliver Stone, con Tom Cruise.

·La canzone Green River è stata usata nel videogioco GTA: San Andreas.

·La canzone Fortunate Son è stata usata nell'espansione Vietnam del videogioco Battlefield: Bad Company 2, oltre che in Call of Duty: Black Ops nella missione S.O.G.; fa parte delle tracce giocabili in Guitar Hero: Warriors of Rock; è stata inoltre usata nei film Forrest Gump con Tom Hanks e Die Hard 4, con Bruce Willis. È presente all'inizio del film The Manchurian Candidate con Denzel Washington, interpretata da Wyclef Jean. Una reinterpretazione del pezzo è disponibile sotto forma di download a pagamento per il videogioco Rock Band (Electronic Arts).

·La canzone Commotion è disponibile sotto forma di download a pagamento per il videogioco Guitar Hero World Tour.

·La canzone Bad Moon Rising fa parte della colonna sonora del film Il grande freddo e del film di John Landis Un lupo mannaro americano a Londra.

·La canzone The Midnight Special fa parte della colonna sonora del film Vacanze in America di Carlo Vanzina, con Christian De Sica, Jerry Calà e Claudio Amendola e Ai confini della realtà con Dan Aykroyd.

·La canzone Looking out My Back Door fa parte della colonna sonora del film Il grande Lebowski.

·La canzone Up around the Bend fa parte della colonna sonora del film Il sapore della vittoria - Uniti si vince, con Denzel Washington, della colonna sonora del film Micheal, con John Travolta, e fa parte della track list del videogioco Guitar Hero World Tour e parte della colonna sonora del documentario About a son, dedicato al leader dei Nirvana, Kurt Cobain.

·La canzone Run through the Jungle fa parte della colonna sonora dei film Tropic Thunder con Ben Stiller, Radiofreccia, di Luciano Ligabue, con Stefano Accorsi, Il grande Lebowski e Air America con Mel Gibson e Robert Downey Jr..

·La canzone I Heard It through the Grapevine fa parte della colonna sonora del film Romanzo Criminale di Michele Placido.

·La canzone Who'll Stop The Rain? è parte della colonna sonora, ispirazione del titolo del film Who'll Stop The Rain? - I guerrieri dell'Inferno di Karel Keiz.

·La canzone Have You ever Seen the Rain?, eseguita dagli Spin Doctors, fa parte della colonna sonora del filmPhiladelphia (1993), della colonna sonora del film L'altra sporca ultima meta (2006), di Un'impresa da Dio e dell'episodioSenza fine della decima e ultima stagione di Stargate SG-1 (2006).

·Varie canzoni furono usate nella colonna sonora di Ralph supermaxieroe telefilm andato in onda sulla ABC dal 1981 al1983.

·La canzone "Who'll Stop The Rain" è stata usata per la colonna sonora del film "i Ragazzi di Dicembre" (2007)

·La canzone Long as I Can See the Light fa parte della colonna sonora del film State of Play con Russel Crowe e Ben Affleck (2009): si sente alla fine, quando scorrono i titoli di coda, sulle immagini del giornale che va in stampa.

·Le canzoni Born on the Bayou e Keep on Chooglin' sono state utilizzate nel film di Sylvester Stallone I mercenari (The Expendables - 2010)

·La canzone Long As I Can See The Light è stata utilizzata nel telefilm How I Met Your Mother (8x18, Weekeend At Barney's).




Il compleanno di Gavin Harrison


Compie gli anni oggi, 28 maggio, Gavin Harrison, batterista inglese conosciuto nel mondo prog per aver suonato con i Porcupine Tee e con i King Crimson.

Ma molti non sanno che ha lavorato tanto in Italia.
Ingaggiato dal manager di Alice nel 1989, si è fatto notare ed ha registrato album per Eugenio Finardi, Claudio Baglioni, Fiorella Mannoia, Eros Ramazzotti, Franco Battiato, Patty Pravo.

Da anni è considerato uno dei migliori batteristi al mondo e molto ricercato come "session-man".

Happy Birthday Gavin!
Wazza  






 Re Cremisi
batteristi: Pat Mastelotto, Bill Bruford, Gavin Harrison



lunedì 27 maggio 2024

Ricordando Riki Maiocchi, nato il 27 maggio

 


Nasceva il 27 maggio del 1940 Riki Maiocchi, cantante italiano conosciuto per essere stato il fondatore del complesso dei Camaleonti.

Divenne famoso nel 1964 con “Non dite a mia madre”, cover del brano degli Animals “The House of the Rising Sun”.

Maiocchi partecipò per due volte al Cantagiro e una volta al Festival di Sanremo (in coppia con Marianne Faithfull), mentre nel Regno Unito ebbe collaborazioni artistiche con Ritchie Blackmore e Jimi Hendrix, e portò al successo un brano scritto da Mogol e Lucio Battisti, la celebre “Uno in più”.

Si avvicinò alla musica leggera ancora giovanissimo quando svolgeva il mestiere di muratore. Iniziò a frequentare il celebre locale milanese Santa Tecla, punto di ritrovo di molti grandi cantanti Adriano Celentano, Luigi Tenco, Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci tra gli altri.

Iniziando coi Riki & the Four Jacks con l'amico Roberto Bescapé, prende parte, nel 1964, alla fondazione dei Camaleonti di cui sarà il frontman nel periodo beat più impegnato, con brani come “Chiedi chiedi” e “Io lavoro”. Li abbandona alla vigilia del grande successo, nel 1966.

Maiocchi sceglie di trasferirsi nel Regno Unito dove incontra Ritchie Blackmore (futuro componente dei Deep Purple), all'epoca chitarrista sconosciuto, insieme al quale fonda i The Trip, in seguito attivo soprattutto in Italia.

Maiocchi e i The Trip si esibiscono in molti locali della scena underground londinese, persino insieme a Jimi Hendrix. 

Per circa tre settimane suonano anche in Italia, all'incirca nel novembre del 1966. Fu comunque grazie a Hendrix che Maiocchi entrò in contatto con Marianne Faithfull, allora compagna di Mick Jagger, con cui partecipò al Festival di Sanremo 1967 con “C'è chi spera”, nell'edizione segnata dal tragico suicidio di Luigi Tenco.

Maiocchi partecipò anche a due edizioni del Cantagiro, quelle del 1965 e del 1967, e in quest'ultima edizione conobbe la coppia Mogol-Battisti, per i quali aveva interpretato “Prendi fra le mani la testa”.

Un altro brano scritto da loro, “Uno in più”, resterà per sempre il massimo successo del cantante milanese, e verrà reinciso dallo stesso Lucio Battisti nel 1969, pubblicato nel suo primo omonimo album.

Nel 1967/1968 il nuovo gruppo d'accompagnamento (durante i concerti e le esibizioni dal vivo) sono i Generali, una formazione beat di Milano.

Nel 1974 prende parte come attore al film “Il siculo”, che resta però senza distribuzione nelle sale e viene passato direttamente in televisione su alcune reti locali.

Il periodo d'oro di Maiocchi si esaurisce in pratica qui: a partire dagli anni Settanta si ritira a vita privata.

Negli anni Ottanta, con gran parte dei suoi colleghi, ha preso parte a molte trasmissioni revival che si sono occupate di riportare in scena gli anni Sessanta: nel 1983 Bandiera gialla, nel 1988 Vent'anni dopo, nel 1989 Una rotonda sul mare (in questa trasmissione riuscì ad arrivare in semifinale).

La canzone “Uno in più” è stata poi scelta come sigla del programma televisivo Roxy Bar.

Gravemente malato da tempo, è morto il 2 febbraio del 2004, all'età di 64 anni, in un ospedale milanese.