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giovedì 31 ottobre 2013

Federico Pagano racconta la musica dei Bud Spencer Blues Explosion


La sfortunata due giorni musicale in Val Curone allestita nell’estate 2012, mi ha permesso di conoscere un diciottenne che mi ha colpito immediatamente per la sua altezza fuori dal comune… sarà forse due metri Federico Pagano? Chiacchierando con lui scoprii che avrebbe passato la notte facendo la guardia alle attrezzature, copiose all’interno del campo di calcio. Ma scoprii anche una passione smisurata per una musica lontana anni luce dalla sua età, e la competenza e la conoscenza dimostrata si rivelarono davvero fuori dal comune. Siamo rimasti in contatto e ora Federico ha deciso di aiutarci nel nostro lavoro di informazione musicale, e speriamo che sia questo il primo di tanti articoli.


I Bud Spencer Blues Explosion sono un gruppo di Roma composto unicamente da due persone. Si tratta di Adriano Viterbini alla chitarra e alla voce e Cesare Petulicchio alla batteria. Il numero dei musicisti, che per chi non ha mai avuto occasione di ascoltare i BSBE potrebbe sembrare esiguo, è invece ampiamente sufficiente a garantire un’esuberanza musicale e una carica difficilmente ritrovabili altrove. Il blues cantato in italiano, chi l’avrebbe mai creduto possibile? E invece eccoci ad ascoltare tra i brani della talentuosa band romana dei testi talvolta oscuri e visionari, ma quasi completamente in italiano. I suoni classici del blues caratterizzati dal tipico strisciare dello slide su di una chitarra acustica (usata spesso e volentieri), vengono sapientemente miscelati alla potenza di una chitarra elettrica sgarbatamente distorta, accoppiata ad una batteria che picchia, anzi martella… sapendo rendere la giusta potenza in alcuni brani e vaporose atmosfere psichedeliche in altri. Gli scettici potrebbero asserire che la bravura del gruppo è dovuta agli artifici elettronici che il lavoro in studio permette di eseguire sui pezzi. In effetti sono presenti sovraincisioni che sono inevitabili, a meno che il chitarrista non possegga il dono dell’ubiquità (chitarra acustica ed elettrica contemporaneamente). Detto questo, gli scettici sopra citati, sbaglierebbero e anche di molto! Se i Bud Spencer Blues Explosion sono bravi in studio, dal vivo diventano qualcosa di micidiale, una vera e propria macchina da palco. I pezzi, opportunamente riarrangiati, vengono eseguiti con una grinta ed un’intensità fenomenali. Il repertorio prevede chiaramente i loro brani, affiancati anche da cover di riguardo, da Alex Britti a Jimi Hendrix, il tutto rivisto in stile BSBE…
Ma andiamo con ordine; Il primo EP dei Bud, Happy, esce nel 2007 e comprende pezzi tecnicamente molto semplici e dai testi spensierati: “ … dicono che fare lavori pesanti sia molto più blues/ a me piace il grunge/ blues di merda...”. Questo lavoro, da ascoltare se non altro per curiosità, sicuramente non rende giustizia a quello che verrà dopo, però già delinea i tratti di un gruppo non certo commerciale, che tenta di approdare a qualcosa di diverso. Il primo album vero e proprio esce nel 2009 ed è intitolato semplicemente Bud Spencer Blues Explosion. Estrarre il cd dalla rossa copertina, inserirlo nel lettore e avviare la riproduzione può essere estremamente pericoloso. La prima traccia è l'esplosiva Mi sento come se che ha il potere di spezzare il fiato a qualunque ascoltatore. Il riff è di memoria leggermente zeppeliniana (vedi Celebration Day), ma la potenza di questi ragazzi è qualcosa di inaudito. Cesare alla batteria tiene una ritmica da cardiopalma mentre Adriano consuma il suo slide sulle corde di una chitarra incalzante e violentemente distorta. Un'esperienza da brividi. Frigido è il secondo brano e, per quanto buono, l'arrangiamento in studio non trasmette che una minima parte della grinta e del piglio duro che questo pezzo assume dal vivo. Da segnalare in questo disco anche diverse cover: Hey boy hey girl dei Chemical Brothers, che viene riarrangiata per chitarra e batteria con lievi tracce di synth e campionatore ed ha un'indubbia resa psichedelica. Esci piano di Alex Britti risente di quel tocco che i Bud riescono a imprimere nella scelta dei suoni a riprova della capacità di questi ragazzi di essersi trovati autonomamente una sonorità nuova, pur partendo da solide basi (il Blues, il Grunge, il Metal se vogliamo). Ancora da segnalare è l'inserimento nel finale del disco l'interpretazione live di Fanno meglio e di Hey boy hey girl (tratte dal Concerto del Primo Maggio del 2009). La cosa notevole è la versione di Fanno meglio suonata sul palco di Piazza San Giovanni; il testo infatti è fedele all'originale dello studio ma... la musica è completamente diversa! Questo solo pezzo live già lascia intravedere la capacità dei Bud Spencer Blues Explosion di portare sul palco una capacità tecnica e una grinta veramente notevoli. Inoltre, cosa rarissima in questi anni di talent show e radio commerciali, è di nuovo la “musica suonata” a prevalere. Per stessa dichiarazione del gruppo, la voce è solo un accompagnamento alla chitarra e alla batteria. Lo dimostra la grande variabilità dei testi, che dal vivo vengono sempre modificati e spesso mescolati alle parole della tradizione blues. Nel 2011 è il turno di Fuoco Lento Live. Si tratta di un cd dal vivo registrato al Circolo degli Artisti di Roma. Ad aprire il concerto l'introduzione Fuoco Lento, appunto; seguono una serie di cover, definibili tali se non altro per quanto riguarda i testi. Analizziamo l'introduzione, che ben ci mostra la sonorità live di questo duo. Una soffusa chitarra in slide accenna lunghe note distorte che si diffondono tra le sfumature dei piatti della batteria. Di sottofondo, appena accennato, un suono di synth che riprende la tonalità dell'improvvisazione. Parte coi tamburi un ritmo lento sul quale la chitarra prende sempre più corpo, sempre con lo slide in mano. La batteria sale con la chitarra al seguito, la melodia sfocia in un efficace arpeggio a due dita che viene inseguito dal rullante. Finale in slide. Tra le cover spicca sicuramente Hommage a Violette Nozieres, celeberrimo pezzo degli Area, di cui viene sfruttato il testo, ma sulla stessa partitura strumentale che aveva accompagnato Fanno meglio durante il concerto del Primo Maggio. Impressionante anche la violentissima versione di Voodoo child (Jimi Hendrix) che riprende la versione originale con distorsioni ben più calcate e poi prosegue con una parte completamente diversa di improvvisazione. Secondo disco in studio della band è Do It, acronimo di Dio Odia I Tristi. Questa volta l'inizio non è così dirompente come nel disco precedente, ma è solo un'illusione. La prima traccia si chiama Slide e consiste appunto in pochi semplici passaggi di slide che preludono l'esuberante Più del minimo. Più del minimo è un susseguirsi di “situazioni strumentali” affascinanti, di un'energia e di una carica fuori dal comune. Ascoltare per credere. Notevole è anche Giocattoli che parte con una chitarra acustica ripresa dall'elettrica; elettrica che poi saltella sulle pentatoniche del Blues con un sonorità che ben più si addice al metallo pesante. L'album è incantevole dall'inizio alla fine e va ascoltato nella sua completezza. Segnaliamo ancora la tradizionale Jesus on the Mainline che dimostra l'abilità di Adriano anche alla chitarra acustica. Ultima opera in ordine cronologico del gruppo è Do It Yourself. Si tratta di un dvd registrato allo Studio Nero di Roma. Con i Bud che suonano in studio è presente un variegato pubblico che assiste all'esibizione. La scaletta vede diversi pezzi tratti dai due album precedenti, eseguiti con arrangiamenti mozzafiato. Sorprendente poi è il brano di apertura, Special Rider Blues. Un riff si ripete ciclico iniziando adagio, con la chitarra pulita. Un leggero eco soffuso sottolinea l'intensità sonora dell'inizio. Pian piano il riff prende corpo, e la batteria accompagna le evoluzioni del tema. Arrivati al culmine si accende una distorsione carica di adrenalina e porta il pezzo verso la conclusione. Dopo un nuovo affievolimento, chitarra pulita, a sfumare verso il silenzio. Belli anche gli altri pezzi tra i quali si distingue Frigido, per la cattiveria e la potenza che trasuda tra i suoi stacchi. Nel 2013 Adriano si è dedicato ad un progetto solista, facendo uscire un bel disco di blues minimale acustico. L'album, che si chiama Goldfoil, è una vera e propria perla, per gli amanti del suono acustico. Siamo in attesa del nuovo lavoro di questo duo esplosivo che dovrebbe uscire nei primi mesi del 2014. Per l'intanto godiamoci questo video di una loro esibizione live con ospite Roberta Sammarelli al basso.

lunedì 21 ottobre 2013

Alberto Radius-Banca d'Italia, di Alessandro Leone


Alessandro Leone, di Progressive World, ha incontrato Alberto Radius in occasione dell’uscita del nuovo album “Banca d’Italia”. Nell’occasione Radius si racconta e descrive la genesi del nuovo disco, offrendo spunti che riconducono alla sua strepitosa carriera.

Ecco il risultato della lunga chiacchierata.




Stralci dal comunicato stampa ufficiale…

A distanza di otto anni dall’ultima sua pubblicazione discografica ecco nuovamente riaffacciarsi sulla scena musicale il mitico Alberto Radius, un artista senza tempo.Testi attualissimi (grazie al geniale intuito del compianto Oscar Avogadro), proposti anche da nuovi autori. Le composizioni, gli arrangiamenti e la realizzazione sono di forte impatto emotivo e curate con meticolosa attenzione da Radius, mentre la particolare voce che lo contraddistingue è poi la ciliegina sulla torta che impreziosisce questo lavoro. Uno scrigno da custodire nel tempo questo cd, pubblicato anche in vinile, che sigilla se ce ne fosse bisogno il grande talento di Alberto…. un’icona del nostro panorama musicale nazionale e internazionale. La produzione discografica è a cura di Beppe Aleo label manager di Videoradio, mentre la presentazione inserita sul cd e nell’Lp è stata redatta da Red Ronnie.


Biografia


Inizia la carriera verso la fine degli anni cinquanta in un gruppo chiamato White Booster e si trasferisce quindi a Milano dove suona con gli inglesi Simon & Pennies per passare poco dopo al gruppo Quelli dove è chiamato a sostituire Franco Mussida impegnato a svolgere il servizio di leva. Con questo gruppo, che poco dopo avrebbe cambiato il nome in Premiata Forneria Marconi, Radius incide le prime canzoni e sviluppa un suo personale modo di suonare la chitarra. Rientrato Mussida, Radius abbandona il gruppo e, su suggerimento dell'impresario Franco Mamone, forma con Tony Cicco e Gabriele Lorenzi la Formula 3. Dopo l'incontro con Lucio Battisti, il gruppo debutta con l'etichetta appena fondata dal cantautore, la Numero Uno, incidendo un brano dello stesso Battisti, Questo folle sentimento, che arriva al quinto posto della classifica dei singoli più venduti. Il primo album Dies irae è del 1970 ed è proprio il suono della chitarra di Radius a costituire la trama dell'album. Pur continuando a lavorare e a riscuotere successi con il gruppo, due anni dopo Radius incide il primo album da solista, Radius, cui contribuiscono alcuni celebri strumentisti della musica rock italiana degli anni settanta come Demetrio Stratos Giulio Capiozzo Patrick Djivas (che poco dopo daranno vita agli Area), Franz Di Cioccio e Giorgio Piazza della Premiata Forneria Marconi, Gianni Dall'Aglio e Vince Tempera. Nel 1974, dopo lo scioglimento della Formula 3, Radius - insieme a Mario Lavezzi, Vince Tempera, Gianni Dall'Aglio (ex Ribelli), Bob Callero e all'altro ex Formula 3 Gabriele Lorenzi- fonda un nuovo gruppo, Il Volo, prodotto dal duo Mogol-Battisti, che incide due album e che si caratterizza per le sonorità mediterranee. Dopo lo scioglimento de Il Volo, nel 1976, Radius incide il suo secondo album solista, Che cosa sei, che segna una svolta musicale nella sua carriera. L'anno dopo esce il suo album di maggior successo, Carta straccia, grazie soprattutto a Nel ghetto intenso brano rock. In contemporanea inizia un'intensa carriera di session man che lo vede al fianco dei maggiori cantanti italiani, spesso anche in veste di autore e produttore; nel 1978 apre anche un suo studio, lo Studio Radius, in cui inciderà i suoi album successivi. Nel 1986 costituisce il gruppo Cantautores con cui partecipa a varie trasmissioni televisive di revival musicale e con cui incide due album (Cantautores e La terra siamo noi) in cui convivono vecchi successi e nuovi brani. A cavallo tra gli anni ottanta e novanta partecipa al programma televisivo di Italia 1 Una rotonda sul mare, condotto da Red Ronnie, nella prima edizione come leader e lead guitarist per accompagnare i cantanti in gara e nella seconda edizione nella duplice veste di accompagnatore e di partecipante alla gara come membro del suo vecchio complesso Formula 3. Per ultimo doveroso ricordare che Radius ha contribuito nel suo studio alla realizzazione dei grandi successi di Franco Battiato(L'era del cinghiale bianco, Patriots, La Voce del Padrone, L'arca di Noè, Orizzonti perduti, Mondi Lontanissimi ecc.) e ultimamente ha collaborato anche con Gianluca Grignani.
www.videoradio.org

mercoledì 16 ottobre 2013

Intervista a Gibonni, di Gianni Sapia


Alcuni giorni fa Gianni Sapia ha commentato 20th Century Man di Gibonni:

La conoscenza di una musica nuova ha spinto Gianni verso un approfondimento che è pubblicato a seguire.

L’INTERVISTA

Zlatan Stipisic, ovvero Gibonni. La prima domanda è obbligatoria: perché Gibonni?

Gibonni in italiano è il Gibbone, che é stata la prima scimmia nell'evoluzione ad iniziare a cantare. Era il mio soprannome fin da quando ero un teenager.

 Sei nato nel 1968, un anno particolarmente ricco di fermento, non solo dal punto di vista musicale. Essere “figlio” di quella generazione ha influito in qualche maniera nel tuo percorso artistico?

Il primo disco ascoltato fu “Jesus Christ Superstar” con Ian Gillan e Joe Cocker nel ruolo di protagonisti. Mio padre era un musicista, mia madre una hippy, le piaceva Jimmy Hendrix e tutto ciò che faceva parte del mondo di Woodstock. Penso di avere quel suono nel mio DNA... suppongo.

Nasci in Croazia, bellissima terra troppo spesso dilaniata da tragici eventi che tutti conosciamo. La tua musica ha senza dubbio aiutato un’intera generazione a metabolizzare, per quanto possibile, questi eventi. Ha alleviato, in un certo qual modo, le sofferenze della gente. Sei consapevole di questo quando componi e ne senti la responsabilità o è soltanto una conseguenza del tuo bagaglio emozionale?

I miei testi parlano di compassione, amore, comprensione e di tutti gli aspetti migliori dello spirito umano. Se hai passato troppi brutti momenti durante la guerra che ha colpito il mio paese, puoi solo provare a creare bellezza al di fuori di essi. Perché ogni essere umano prova a trovare una stabilità spirituale anche in circostanze orribili.

 Pur venendo dal Heavy Metal la tua musica ha un’impronta pop-rock. Hai una tua, diciamo così, guida artistica e una tua fonte d’ispirazione? Chi sono insomma il tuo o i tuoi Virgili e la tua o le tue Beatrici?

Non vengo dall'heavy metal ma dall'hard rock. E' un po' diverso. Mostri sacri dell'hard rock come Deep Purple e Led Zeppelin erano artisti mentalmente molto aperti e hanno creato musiche influenzate dal blues, ethno e anche dalla psichedelia. Amo la loro energia e mi hanno ispirato. D’altro canto, essendo Mediterraneo, le mie melodie arrivano da quelle radici. Posso riscontrare la stessa attitudine nella musica di Zucchero o Pino Daniele. Sono Italiani ma con molte influenze anglo-rock.

Il tuo nuovo lavoro, 20th Century Man è completamente in inglese. Credi sia impossibile ottenere un successo internazionale al di là delle barriere linguistiche? Mi spiego meglio: l’arte è di per sé un linguaggio internazionale, credi davvero che ci sia bisogno di una lingua internazionale per diffonderla?

Ti spiego. Tu fai parte di una grande comunità italiana. Ci sono 60 milioni di italiani solo in Italia e penso altri 100 milioni sparsi per il mondo. La tua cultura é fondamentale nella cultura mondiale. Credimi, é più facile essere Vasco Rossi ed avere 160 milioni di persone che ti ascoltano, piuttosto che essere norvegese e avere solo 4 milioni di persone che possono ascoltarti e  capirti. Io sono qualcosa che sta nel mezzo. A molta gente piace la mia musica, ma se passi Trieste e ti addentri in Italia,  non capiscono la mia lingua. Voglio condividere la mia musica con gente che ha le mie stesse emozioni musicali.

 Ho sempre creduto che fare un disco sia un po’ come fare un figlio. Si feconda un’idea che dopo un periodo di gestazione vede la luce, la si accudisce, si aiuta a farla crescere, fino a farla diventare “grande”. È stato così per 20th Century Man o se no come? Ci racconti la genesi del disco?

Certamente, hai ragione. Ognuna delle mie canzoni rappresentano la mia attitudine e la mia confessione. Se qualcuno mi dice che non gli piace il mio album é come se mi dicesse che mio figlio é brutto! So che devo accettare critiche e opinioni diverse sul mio disco, ma prendo le cose sempre sul piano emozionale. I complimenti mi ispirano, la critica mi fa arrabbiare.
  
Nei testi delle tue canzoni si legge, tra le altre cose, una sorta di fatalismo. Penso a Hey Crow o  a Nothing Changes. Come vedi il futuro dell’umanità?

Abbiamo Internet, ABS e GPS nelle auto. E' fico, ma guarda la TV e le news sulla Siria e riconoscerai che certe immagini sono rimaste immutate fin dai tempi dell'Antico Testamento.
L’amore è sicuramente uno dei più potenti motori emozionali per l’ispirazione di un’artista. Ti senti più ispirato quando cerchi l’amore o quando sei innamorato?

Se sei innamorato scriverai “uno”, se sei disperato in amore scriverai “centouno”. Le muse compensano le tue tragedie amorose.

Kids In Uniform è la canzone dell’album che più mi ha colpito, sia dal punto di vista musicale che da quello letterale. Frasi come “it's so ironic to justify the hate” sono a mio avviso veri colpi di genio. Potresti raccontarci questa canzone?

Certo. Possiamo trovare bambini in uniforme in Africa, in Asia, ma si possono riconoscere ragazzini in uniforme in ogni capitale europea. Spesso politici radicali usano alcuni gruppi radicali di sottocultura per spargere la loro voce ed idee. E puoi sentire ragazzini urlare inni razzisti, anche se non sanno quel che stanno dicendo. Sono anch'essi ragazzini in uniforme.

Cos’è il ventesimo secolo per Gibonni?

Nel ventunesimo secolo ho trovato come invenzione utile soltanto il GPS. Il resto c’era già nel ventesimo secolo, specialmente per ciò che era il senso della bellezza. Penso che Sofia Loren sia tuttora molto più sexy di certe modelle che pesano 30 kg. Ringrazio Dio per aver creato Monica Bellucci, per bilanciare il mondo moderno!

Una mia curiosità personale. Chi nasce sul mare, in particolare sul mediterraneo, ha, secondo me, un denominatore comune che ne fa un popolo unico: l’impossibilità di vivere lontano, appunto, dal mare. L’impossibilità di vivere senza sentirne l’odore, senza sentirne il rumore, senza assaporarne il sapore. Cosa ne pensi?

Ti devo raccontare la mia teoria sul mare. Se nasci vicino al mare molto presto ti accorgi di quanto sei piccolo. Potrai poi diventare un chirurgo, un generale dell'esercito o un artista vincitore di Grammy, ma se sei su una piccola imbarcazione e ti prende un forte vento del sud nel Mare Ligure, scoprirai che tutti quei titoli non ti aiuteranno. Vivere il mare è quasi un'esperienza mistica.

Vedremo Gibonni in Italia?


Certamente. Non vedo l'ora. Sono un grande fan dell'Italia e per me, venire in Italia é come per un bambino andare a Disneyland o Gardaland. L'Italia é la culla di molte cose che amo. Dalle bellissime architetture (sono stato istruito come scultore), alla musica (perché sono in musicista) fino alle belle barche (perché sono un navigatore dilettante sulla mia barca italiana Aprea Mare).

lunedì 14 ottobre 2013

Aldo Tagliapietra al Club Il Giardino, di Marco Pessina

Fotografia di Renzo De Grandi

Marco Pessina descrive il concerto che la Aldo Tagliapietra Band ha realizzato al Club Il Giardino di Lugagnano, il 12 ottobre.


E' con spirito di grande curiosità e un po' di emozione che mi reco al concerto di Aldo Tagliapietra. Al "mitico" Giardino di Lugagnano va in scena la presentazione della sua ultima fatica "L'angelo rinchiuso". Il locale é pieno, le aspettative sono molte. La formazione che accompagna Aldo é ormai collaudata, i De Nardi alle tastiere (padre e figlio), Matteo Ballarin alle chitarre e Manuel Smaniotto (batteria). La prima parte é dedicata al set del nuovo album che verrà eseguito nella sua interezza. L'approccio é buono, l'album é un classico concept anni '70 in puro stile progressive. La musica scorre veloce dopo l'intro di Volatus e la sensazione di un disco molto buono si ha man mano che lo si ascolta. La gente é rapita dal musicista veneziano e dalla sua band. Le dodici tracce de L'angelo Rinchiuso scorrono che é un piacere e si concludono in crescendo con la splendida “Magnifica”! Il lavoro ha parecchio del passato, con accenni lirici voluti a Felona e Sorona. Si può ancora fare musica, col cuore e con la testa. Il secondo set ci regala le vecchie emozioni con l'esecuzione delle vecchie hit senza soluzione di continuità. Sospesi nell'incredibile, Insieme al concerto, Los Angeles, Il santo ( tratto dal lavoro solista Nella pietra e nel vento) e Sguardo verso il cielo scatenano l'entusiasmo di un Giardino ribollente. Il bis é Cemento Armato, molto riveduto ma se possibile ancora migliorato. Il "vecchio" Aldo é in forma, la sua voce risponde coadiuvata da un ottima band e conclude un'altra serata di musica da ricordare.
                                                     Fotografia di Renzo De Grandi

domenica 13 ottobre 2013

MAT2020 di ottobre è... in edicola virtuale!



Dopo la sosta estiva ritorna MAT2020, con rinnovato entusiasmo da parte di chi contribuisce alla sua realizzazione, ma con le normali difficoltà legate ad un impegno importante e insostenibile, almeno nella quantità e frequenza mantenuta da novembre ad oggi. Difficilmente in futuro la cadenza sarà mensile e sicuramente il numero di pagine sarà ridotto. Qualcuno ci ha detto: “Meno male… pensavo foste dei marziani!”. No, siamo di questa terra, e dobbiamo adeguarci ad uno standard compatibile con un normale modus vivendi. Per provare a non perdere troppi colpi abbiamo creato un altro spazio, “Il Blog di MAT2020”, descritto nei dettagli in un articolo a seguire.
In questo numero troverete alcune firme abituali… Sgarlato, Storti, Sapia, Leone, Poggi, Cartocci, Selis e qualche novità, come l’articolo di Michele Sambrici dedicato ad una particolare esperienza musicale, l’intervista a Pino Ciccarelli realizzata da Gianmaria Consiglio, il pensiero di Jerry Cutillo, il concerto dei Beatbox e quello di Robert Cray realizzato da Cecilia Paesante, il racconto del Festival di Veruno e quello del Prog Legend Night.
E poi una sorpresa, l’intervsita a Marcello Todaro, il primo chitarrista del BMS.
Manca la consueta rubrica di Francesco Paladino, ma il regista risulta presente perché il “nostro” Max Pacini ha commentato per MAT2020 “Dust to Dust”, il cortometraggio del nostro collaboratore.
Manca e mancherà anche in futuro il Tour Dates di Zia Ross, ormai stabilmente situato nel blog, per permettere aggiornamenti rapidi.
Ma è bene scoprire il contenuto come sempre, pagina dopo pagina.
Da sottolineare però la presenza di un resoconto importante per MusicArTeam, l’associazione da cui nasce MAT2020 e molte altre cose.
L’idea di divulgare la musica di qualità, arrivando nei luoghi che a noi paiono i più adatti per coltivare, vale a dire le scuole, è un nostro chiodo fisso. Il “Progetto Scuola”, ideato lo scorso anno da Angelo De Negri, ha portato una ventata di aria nuova in una IV elementare genovese, e nell’arco di tre mesi i bambini di una classe hanno potuto convivere con musicisti - e situazioni -, partecipando ad incontri inusuali per strutture scolastiche.
Il racconto di Angelo entrerà nei particolari e speriamo che le idee e l’impegno dei tanti artisti protagonisti abbia un seguito: potrà una goccia nel mare essere utile alla causa?
Noi, come sempre, ci proviamo!


venerdì 11 ottobre 2013

Peter Gabriel a Milano, di Francesco Pullè



Dal nostro inviato Francesco Pullè.

Lunedì 7 ottobre il Mediolanum Forum di Assago è stato testimone di un grande show di Peter Gabriel accompagnato dalla band originale di "So", più un paio di vocalist tanto graziose quanto talentuose.
Concerto diviso in tre sezioni con un iniziale showcase acustico a luci accese, seguito da un'antologia di vecchi classici art rock dal prezioso repertorio del progger di Bath (menzione speciale per una vibrante "The Family And The Fishion Net") e dall'esecuzione integrale dell'album monumento dell'86 nella sequenza originaria con un approccio che ha restituito il vigore dei vecchi classici e resuscitato gli episodi più datati.
Chiusura con una "The Tower That Ate People" in chiave industrial e l'immortale anthem libertario e antirazzista "Biko".
A dispetto della stanchezza discografica delle ultime sortite più o meno orchestrali, si è assistito ad una delle migliori esibizioni italiche di Peter; sembrava quasi di rivivere il pathos del primo storico appuntamento alle Cascine del 1980.

Lon live Mozo!


giovedì 10 ottobre 2013

Adrien-Il Dodicesimo Pianeta-Video Intervista


L’amico Claudio Ramponi, da Tenerife mi suggerisce un ascolto: è così che funziona tra appassionati di musica… si condivide e ci si lascia coinvolgere, quasi certi del risultato, che sintetizzando significa “afferrare musica di qualità”. Rimango stupito quando andando a fondo scopro che Adrien - questo il nome dell’artista - è un mio concittadino: che cosa non funziona in questo anomalo mondo musicale? Possibile che ci sia un talento accanto a me e io, che mi occupo di musica quasi a tempo pieno, ne vengo a conoscenza casualmente, attraverso chi abita a 4000 chilometri di distanza?
Ascolto alcuni brani in rete, ma mi accordo per un incontro ed uno scambio di opinioni, e per poter toccare con mano Il Dodicesimo Pianeta, album di debutto, in luce ormai da qualche mese, ma che necessita di un po’ di sharing… ne vale davvero la pena!
Uno dei concetti che ho assunto come assioma, e sul quale trovo tutti sempre in pieno accordo, è quello legato al fatto che una delle più grosse fortune che possa capitare ad un essere umano è quella di fare coincidere la passione della vita con il proprio lavoro. Adrien non vive di musica, almeno non al momento, ma entrando nel loft in cui pratica la cura del corpo, della mente e dello spirito, attraverso discipline olistiche e orientali, ci si rende conto di come l’espressione della sua arte sia la sintesi di una filosofia di vita abbracciata per caso - come lui spiega - forse per disperazione, di sicuro con grande speranza, e con risultati molto incoraggianti.
La sua storia emerge dallo scambio di battute a seguire, e racconta di una vita artistico/lavorativa intensissima, piena di affetti, di conoscenze importanti e di un recente punto di aggregazione su cui Adrien ama soffermarsi, quel “Muovi la Musica” che alla fine è il nodo cruciale che ha permesso di collegare un’isola della Spagna ad una città della Riviera Ligure, partendo dal virtuale per arrivare alla conoscenza diretta.
Il prodotto del lavoro di Adrien è dunque Il Dodicesimo Pianeta, otto tracce che danno un’idea precisa delle potenzialità dell’artista, e a differenza di quanto lui racconta - “ci voglio almeno tre ascolti per iniziare ad apprezzarlo” - l’impatto è molto forte.
Adrien compone al piano e utilizza la voce come uno strumento, modulando a piacimento e cimentandosi, anche, con tonalità che occorre saper dominare per poterle proporre, come accade nel brano Medianica, occasione in cui emerge tutto il suo l’amore per Franco Battiato.
Ma scindere i vari episodi non mi pare utile per arrivare alla comprensione di un album difficilissimo da “spiegare”, anche se mi piace sottolineare che l’unico brano cantato in inglese, Around Me, avrebbe tutte le carte in regola per essere appetibile per il mercato estero.
Il Dodicesimo Pianeta è un posto immaginario, ideale, a cui ogni anima deve aspirare, perché è il luogo dell’armonia, della pace, dell’assenza di bisogno, perché ogni necessità, fisica e spirituale, è soddisfatta in modo naturale; un mondo dove riscoprire la semplicità dei gesti e dei comportamenti, uno stato di trascendenza in cui la musica diventa il mezzo principe per comunicare emozioni, parole e sentimenti.
L’album è concettuale, e i brani legati da un fil rouge che li inanella, con un messaggio costante che spinge ad entrare in sintonia con l’ascolto, abolendo la divisione tra parole e musica, spingendo verso una libertà consapevole, capace di condurre verso una nuova energia, espressa attraverso i  7 Chakra (7 brano su 8 sono a loro dedicati).
Disco tecnicamente perfetto, grazie anche a collaborazioni importanti di cui scrivo a fine post, anche se non è la perfezione realizzativa che colpisce, ma piuttosto la facilità di trasportare in un mondo magico, quello di Adrien, che ci regala una possibile visione di un futuro che tutti vorremmo fosse nostro, perché qualunque sia il nome o il numero del “pianeta”, l’esigenza non cambia e la serenità diventa il vero obiettivo.
Grande Adrien!


La video intervista



VIDEO "L'aquila": http://youtu.be/Vwl1dKxk57I


Il Dodicesimo Pianeta è stato registrato nella sede del Pontremoli Studio & Lunisiana Soul (Ms). 
Progetto, musica, testi, voci e pianoforte di Adrien Viglierchio; 
Arrangiamenti e Programmazione Studio di Eddy Mattei (Autore e Collaboratore di Zucchero); 
basso e chitarre Marco Biasini; 
Background Vocale Sara Grimaldi (corista di Zucchero). 

Web Site Olistica: www.shantiworld.eu
Skype: ayurvedashanti
Fan Page: ADRIEN

martedì 8 ottobre 2013

Steve Vai al Vox Club, di Francesco Pullè


Steve Vai al Vox Club di Nonantola (Modena)… era il 2 di ottobre e Francesco Pullè, come spesso accade, era sul pezzo; oggi racconta le sue impressioni ai lettori di MAT2020. Le sue foto completano il reportage.




Souvenir di una serata con le funamboliche sei corde di Steve Vai. Rispetto alle sua penultima campagna europea si è assistito ad una performance meno tecnica e muscolare, più saggia e con un maggior predominio del feeling sui virtuosismi e l'effettistica. Parecchio spazio al repertorio d'annata ed un piacevole set acustico culminato in un torrenziale solo modale lidio di pregevole fattura zappiana (ça va sans dire...) con tanto di scat. Sezione ritmica solida e affiatata e chitarrista d'appoggio discreto ma efficace, autore di un pregevolissimo solo fingerstyle. Nel complesso un set antologico piacevole ed eclettico Io purtroppo dopo un centinaio di minuti ho dovuto staccare, le mie vecchie e provate orecchie pretendevano requie!


lunedì 7 ottobre 2013

LAM-Poesie Sonore, di Gianni Sapia


Lam, ovvero il Mantra del primo Chakra, quello alla base della colonna vertebrale, quello che controlla le nostre energie fisiche. È il Chakra della radice, quello che regola il vigore, l’ereditarietà, la sopravvivenza, la sicurezza, la passione, il denaro, il lavoro, la casa, che ci aiuta nella sopravvivenza quotidiana. Associato all’odorato, il più primitivo dei nostri sensi, quello che più di ogni altro smuove il nostro inconscio. La terra è il suo elemento, la Madre Terra ed è dimora della Dea Kundalini. Il primo chakra è veramente la base sia dell’energia maschile che di quella femminile e Lam è il suo Mantra, il suo suono, la sua vibrazione vitale. Ma non solo. Lam è anche il suono della poesia, o meglio, è colui che dà suono, associa musica, alla poesia e come il suo omonimo Mantra parte dalla base, per poi abbracciare tutte le sfaccettature delle arti sceniche. Lam è Luca A. M. Rossi T., rotondo artista senese, sferico nel suo saper essere comprensorio d’arte scenica. La sensibilità artistica di Lam lo rende attento ai vari stadi evolutivi dell’uomo, che diventa veicolo d’ispirazione. La pratica dello Yoga, del Tai Chi amplificano  le capacità meditative e introspettive, rendendo più accessibile la possibilità di recepire, di capire e di sentirsi del tutto coinvolti nel divenire della vita, esserne parte, cellula costituente. Nella sua biografia scopro che già a dieci anni è protagonista della sua prima rappresentazione teatrale e a venti il teatro diventa sua consuetudine anche come autore. È tra i fondatori del Metateatro di Siena, attivo tra il 1981 il 2008, in cui si occupa di testi classici italiani come Pirandello e autori del XVI secolo della tradizione toscana e cura la messa in scena di sue opere teatrali. Come dicevo, un artista rotondo, che espone la sua anima ai nubifragi e alle giornate di sole a cui l’arte lo sottopone senza mai tirarsi indietro. La poesia ce l’ha nell’anima e la musica è la sua naturale compagna di viaggio. Naturalmente quindi, quasi come una conseguenza logica in un contesto illogico, inevitabile sbocco al mare dell’inarrestabile piena di emozioni, nasce Poesie Sonore, opera in cui poesia e musica s’incontrano, segnate dal destino. 


Apre le oniriche danze Live in a Dream, biscotto inzuppato nel latte dei sogni, addolcito del dolce dell’ossimoro. Terra di Provincia è un manifesto della ricchezza della tradizione, inno a quella vita di provincia tipicamente italiana, bagaglio di bellezza che ci portiamo dietro tra il desiderio di liberarcene, di affrancarci e la voglia mai sopita di sentirne i profumi e gli odori. L’impossibilità di farne senza. Con La Canzone delle Paure, Lam punta il dito con ironico realismo su tutti quei terrori, a volte iniqui, che accompagnano la vita dell’uomo sociale. Ne Il Libro il destino è appunto un libro “difficile da scrivere leggere interpretare”. Una metafora piena di grazia, che fa riflettere sullo scorrere del tempo della nostra vita “in quelle pagine che scorre il tempo che saltellando va…”. Mille Cieli da Volare è un inno alla vita, a volerla vivere, malgrado le pieghe oscure in cui a volte si nasconde, una vita da vivere senza ossessioni, per la bellezza che ci offre, perché ci sono appunto mille cieli da volare. Il Mago è lo stravolgimento delle certezze, il ribaltamento dei ruoli, le infinite possibilità del tutto. Il Mago promette che può far tutto, ma forse lo promette soltanto… E si arriva al punto in cui si cerca di viverli, assaporarli come panna sul gelato, o fuggirli, riviverli, rimpiangerli o, la cosa più difficile, coglierli. Sono i Momenti della vita, che Lam “ama senza limiti tutti non qualcuno”. L’abbandono, la fuga, promesse di eternità mai mantenute sono i temi affrontati in Che Cosa c’è, resa ancor più struggente e malinconica dalla sottolineante seconda voce del finale. La ballata finale, Tic Tac, rende omaggio al tempo e al suo inevitabile scorrere, non senza ironizzare sul luogo comune che vuole che ci sia il tempo giusto per tutto. Con Poesie Sonore, Lam ci regala alcuni piccoli affreschi emozionali, che potrebbero scaturire dalla sensibilità dell’anima di chiunque sappia dialogare con l’anima stessa. Tra Endrigo, Tenco, Dalla, Guccini e menestrelli d’altri tempi, Lam percorre un viaggio lungo le strade dell’animo umano, senza la presunzione di voler insegnare qualcosa, lontano dall’utopia di trovare un senso alla vita, ma certamente con la curiosità di chi vuole sapere e l’amabilità di chi sa raccontare…
… ma poi scopro che non è tutto! Per chissà quale tranello informatico, solo qualche giorno dopo aver scritto quello che avete appena letto, scopro che l’album è ben più ricco, che Tic Tac non è affatto il pezzo finale, insomma, che c’è ancora tanta carne al fuoco. Io vi ho parlato di nove pezzi, in realtà l’album ne contiene diciannove, ma gli altri dieci, a questo punto, lascerò che li scopriate da soli, lascerò che la fiammella della curiosità vi aiuti ad appiccare l’incendio della conoscenza. Lascerò che possiate godere dei vostri sogni senza nessun preavviso, cullati dalle sorprese poetiche di Lam. Lascerò che siano le sue parole a mettere il punto, vivrete il suo sogno “un sogno così vero che mi sembra finto”.

domenica 6 ottobre 2013

Tour Dates di Zia Ross- Aggiornamento ottobre (7-13)-Non solo Italia


                                          Tour Dates                                                   

Lunedì
07/10

Mediolanum Forum di Assago - Via Giuseppe di Vittorio, 6  - Assago  (MI)
Peter Gabriel
Back To Front Tour - unica data italiana
info: 02/488571
biglietti: www.livenation.it/artist/peter-gabriel-tickets - €46,00 - 92,00
Peter Gabriel porterà il suo ‘Back To Front’ tour in Europa nel 2013. Il tour segue la pubblicazione della nuova versione rimasterizzata di “SO”(disponibile anche in cofanetto con triplo CD e box set edizione Deluxe), per celebrare il venticinquesimo anniversario di questo straordinario lavoro discografico multi-platino. Sul palco insieme a Peter Gabriel ci sarà la formazione originale del 1987, per uno spettacolo di musica dal vivo che ripercorrerà gli oltre quarant’anni di incredibile carriera di Gabriel.


Martedì
08/10

Cinema Teatro Multisala Pio X - Via Bonporti, 22 - Padova (PD)
L'ULTIMA THULE
“FIERA DELLE PAROLE” PADOVA
info: www.multisalampx.it/ - http://www.lafieradelleparole.it/
ore 21:00 - €26, prevendite presso MPX e Libreria Feltrinelli
L'ULTIMA THULE nuovo disco di FRANCESCO GUCCINI presentato live dalla sua band Juan Carlos "Flaco" Biondini: chitarre Vince Tempera: piano Antonio Marangolo: sax, percussioni, tastiere Pierluigi Mingotti: basso Gigi Cavalli Cocchi: batteria Danilo Sacco alla voce Tenendo fede a ciò che ha pubblicamente annunciato, Francesco Guccini non intende più esibirsi dal vivo, nonostante gli ottimi riscontri del suo ultimo lavoro “L'Ultima Thule” La sua musica, al contrario, continuerà ad allietare le platee di tutta Italia, con l'entusiasmo e l'energia degli storici musicisti che lo hanno affiancato nel corso della sua carriera live e in studio: Juan Carlos "Flaco" Biondini (chitarre), Vince Tempera (piano), Antonio Marangolo (sax, percussioni, tastiere), Pierluigi Mingotti (basso) e Gigi Cavalli Cocchi (batteria). L'onore di rappresentare Francesco Guccini alla voce, spetta a Danilo Sacco, cantante dei Nomadi per diciotto anni, che ha intrapreso di recente la carriera solista. Lo spettacolo è incentrato sulle canzoni del nuovo disco (“L'Ultima Thule” e su altri brani scelti fra i più celebri e amati all'interno della ricca produzione del cantautore come: Autogrill, Dio è morto, Eskimo, La locomotiva, Quattro stracci. L'intento è quello di ricreare la magia dei live del poeta di Pavana, portando sul palco, per mano di chi lo accompagna da sempre, le emozioni che solo lui ha saputo raccontare. Quasi due ore di musica per un concerto suggestivo e coinvolgente

Factory - via Corelli 36/7 - Milano (MI)
Aldo Tagliapietra
http://www.aldotagliapietra.it
info: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=716421995041527&set=a.101796213170778.4439.100000212006766&type=1&ref=nf -
www.vivaticket.it - www.factorymilano.com
Ingresso: 19-23€
1^ parte: L’angelo rinchiuso (nuovo CD)
2^ parte: Felona e Sorona (Le Orme, 1973)

Casa del Jazz - Viale di Porta Ardeatina - Roma ()
CARL PALMER ELP Legacy Trio
http://www.carlpalmer.com/tourdates.php
info: http://www.casajazz.it/
Carl Palmer batteria - Paul Bielatowicz chitarra - Simon Fitzpatrick basso
A quarant’anni dalla pubblicazione di  Brain Salad Surgery, di ELP
Ingresso:€20Biglietti http://www.listicket.it/dettaglio.php?lang=IT&idOrganizzazione=252&idProdotto=25728


Mercoledì 
09/10

BRAVO CAFFE' - Via Mascarella 1 - BOLOGNA (BO)      
Matt Bianco          
www.mattbianco.com   
info:   051/266112 - 333/5973089 - www.bravocaffe.it           
I Matt Bianco erano letteralmente “esplosi”nei primi anni ’0, con i loro video raffinati e il sapiente uso jazzato delle voci. Rieccoli.               

Teatro del Popolo Trianon VivianI - Piazza Calenda 9 - Napoli (NA)            
CARL PALMER ELP Legacy Trio
a 40 anni dall' Album "Brain Salad Surgery" di ELP        
http://www.carlpalmer.com/tourdates.php          
info:   081/2258285 - info@teatrotrianon.org - www.teatrotrianon.org
Prevendite: Teatro Trianon tel 081-2258285  - boxoffice@teatrotrianon.org       
La mostra ROCK! ideata e diretta da Carmine Aymone e Michelangelo Iossa, co-organizzata con il Comune di Napoli - Assessorato alla Cultura, consegnerà a CARL PALMER leggendario batterista degli E.L.P. il PREMIO ROCK! LEGENDS il 9 Ottobre 2013 alle ore 21,00 presso il Teatro Trianon
La mostra ROCK! ideata e diretta dai giornalisti e critici musicali Carmine Aymone e Michelangelo Iossa, coo-organizzata con il Comune di Napoli - Assessorato alla Cultura, che nelle sue prime tre edizioni ha totalizzato la cifra record di 38mila presenze al PAN (Palazzo delle Arti di Napoli) mercoledì 9 ottobre, in occasione del concerto organizzato da Afrakà al Teatro Trianon di Napoli di Carl Palmer (live questo che inaugura anche la stagione eventi 2013 –2014 della struttura di piazza Calenda), consegnerà al leggendario batterista degli Atomic Rooster e degli E.L.P., uno dei più grandi della Storia del Rock, il Premio ROCK! Legends, una scultura di Lino Vairetti, leader degli Osanna.
Il Premio ROCK! Legends nelle sue prime edizioni (la quarta è attesa dai primi di febbraio 2014 sempre al PAN e si protrarrà fino a fine marzo) è stato assegnato fino ad ora a: Ian Paice (batterista dei Deep Purple), Pete Best (primo batterista dei Beatles), America, Paul Whitehead (leggendario autore delle copertine dei Genesis, dei Van der Graaf Generator…, Tony Levin (King Crimson, Peter Gabriel…, Carmine & Vinni Appice, Joe Satriani.
Carl Palmer il 9 ottobre al Teatro Trianon, sarà protagonista con la sua band di un concerto commemorativo a 40 anni dalla pubblicazione dell’album "Brain Salad Surgery" degli Emerson, Lake & Palmer.

                          
Giovedì  
10/10

BRAVO CAFFE' - Via Mascarella 1 - BOLOGNA (BO)      
ALTARE THOTEMICO "SOGNO ERRANDO"                       
info:   051/266112 - 333/5973089 - www. bravocaffe.it  - https://www.facebook.com/events/714310735251568/?ref=3                                             
BLUE NOTE - Via Borsieri 37 Q.re Isola - MILANO (MI)            
Matt Bianco          
www.mattbianco.com
info:   02/69016888 - www.bluenotemilano.com - www.facebook.com/bluenotemilano - info@bluenotemilano.com       
I Matt Bianco erano letteralmente “esplosi”nei primi anni ’0, con i loro video raffinati e il sapiente uso jazzato delle voci. Rieccoli.               

AUDIODROME - Strada Mongina 9/11 - MONCALIERI (TO)
FOLKSTONE           
www.folkstone.it - www.facebook.com/FolkStone        
info:   366/9526077 - 339/6681783 - 347/3591969 - audiodromeclub@hotmail.com - www.audiodromeclub.com - www.facebook.com/audiodromeclub


Venerdì   
11/10

BLUE NOTE - Via Borsieri 37 Q.re Isola - MILANO (MI)            
Matt Bianco          
www.mattbianco.com
info:   02/69016888 - www.bluenotemilano.com - www.facebook.com/bluenotemilano - info@bluenotemilano.com       
I Matt Bianco erano letteralmente “esplosi”nei primi anni ’0, con i loro video raffinati e il sapiente uso jazzato delle voci. Rieccoli.                            

Discoteca Lime Light - Via Gian Carlo Castelbarco, 11 -  (MI)
CARL PALMER ELP Legacy Trio
a 40 anni dall' Album "Brain Salad Surgery" di ELP        
http://www.carlpalmer.com/tourdates.php
info:   02/89690457 - www.limelightmilano.it/     

Muddy Waters - via del Ramaceto, 2, S. Colombano Certenoli -       Calvari (GE)            
LOCANDA DELLE FATE   
http://www.locandadellefate.com/  
info e Prenotazioni tavoli: 339/3195614 - www.muddywaters.it - mwcalvari@gmail.com -    

Cinema Teatro Alessandrino - Via Giuseppe Verdi, 12 - Alessandria (AL)            
Beggar's Farm e Rosario de Cola
info:   0131 252644 - 0131/234240 - 0131/234266       
Rosario de Cola canta Lucio Battisti in concerto con la Beggar's Farm.                         


    Sabato    
12/10

Teatro Politeama Catanzaro - Via Jannoni  - Catanzaro (CZ)   
Al Di Meola & Midsummer Night Quartet
www.aldimeola.com      
info:   0961.501807 - 08 –Fax 0961.501859 - info@politeamacatanzaro.net - www.politeamacatanzaro.net 
FESTIVAL D'AUTUNNO Catanzaro: 0961/792566 - 338/0931362 - www.festivaldautunno.com           
                                     
BLUE NOTE - Via Borsieri 37 Q.re Isola - MILANO (MI)            
Matt Bianco          
www.mattbianco.com
info:   02/69016888 - www.bluenotemilano.com - www.facebook.com/bluenotemilano - info@bluenotemilano.com       
I Matt Bianco erano letteralmente “esplosi”nei primi anni ’0, con i loro video raffinati e il sapiente uso jazzato delle voci. Rieccoli.            

RIVOLTA PVC - Via Fratelli Bandiera 45 - MARGHERA (VE)
Canali Magnelli Maroccolo Zamboni Baraldi                               
info:   389/8594866 - info@rivoltapvc.org - http://www.sherwood.it/ - www.rivoltapvc.org - http://www.facebook.com/CSRivolta          
                                     
Circolo Ricreativo Culturale Il Peocio - Via Belvedere, 31 -          Trofarello (TO)      
CARL PALMER ELP Legacy Trio
a 40 anni dall' Album "Brain Salad Surgery" di ELP
http://www.carlpalmer.com/tourdates.php          
info:   338/7552827 - www.ilpeocio.com   
                                     
Club il Giardino Lugagnano - via Cao del Prà, 82 - Lugagnano (VR)   
ALDO TAGLIAPIETRA BAND    
www.aldotagliapietra.it
info:   www.clubilgiardino.org
                                     
TEATRO GIOVANNI TESTORI - via Vespucci, 13 - FORLI' (FO)
Quintorigo 
http://www.quintorigo.com - http://www.myspace.com/quintorigo - http://quintorigo2012.blogspot.com/          
info:   0543/722456 - teatrotestori@elsinor.net - www.teatrotestori.it       


     Domenica     
13/10

Circolo Colony - Via Romolo Gessi, 14 - Brescia (BS)     
Fates Warning + Divided Multitude + Master Experience     
info:   www.facebook.com/events/492994790776806/           
Con più di 30 anni di attività e 10 album pubblicati, Fates Warning è considerata una delle band più influenti della scena mondiale del Pregressive Metal. La band statunitense torna in tour in Europa e dopo molti anni di assenza si esibirà anche in Italia. I Fates Warning Contemporaneamente, dopo un lungo periodo di silenzio, stanno pubblicando il nuovo album “Darkness in a Different Light”
Si esibirà anche la band Progressive Metal norvegese Divided Multitude, che sta affiancando I Fates Warning lungo tutto il tuor europeo.
L’Italia sarà rappresentata dalla Master Experience, che con 20 anni di attività è una delle band più importanti del panorama Progressive Metal nazionale. La Master Experience inaugurerà la serata suonando I brani del nuovo album “Billion of Grains”(2012 –Ma.Ra.Cash. Records).                     


MUSICA PER VIAGGIATORI –7 / 13 OTTOBRE

Jethro Tull’s Martin Barre Tour 2013
in Gran Bretagna:
8 Ott - Sheffield - The Greystokes - Biglietti: http://www.mygreystones.co.uk/home.html
10 Ott - Wolverhampton - The Robin - Biglietti: http://www.therobin.co.uk/whats_on/default.asp?sch=martin+barre&x=15&y=13
11 Ott - Bristol - The Tunnels - Biglietti: http://www.thetunnelsbristol.co.uk/
12 Ott - Falmouth - Blues In The Bay - Biglietti: http://www.seetickets.com/event/blues-in-the-bay/princess-pavilion/725599
14 Ott - Milton Keynes - The Stables - Biglietti: http://www.stables.org/

Spirit of 66 - (Place du Martyr, 16 - B-4800 Verviers –Belgio, info: +32 (0)87 35 24 24 - www.spiritof66.be - infoHYPERLINK "mailto:info@spiritof66.be"@HYPERLINK "mailto:info@spiritof66.be"spiritofHYPERLINK "mailto:info@spiritof66.be"66.HYPERLINK "mailto:info@spiritof66.be"be)
11-12-13 Ott - Prog 66 Meeting 2013 festival, con:
ELORA * GALAHAD * IO EARTH * IL TEMPIO DELLE CLESSIDRE * Le ORME * The ENID

KULTUURPODIUM BOERDERIJ (Amerikaweg 145 - Zoetermeer –Olanda, info: http://www.boerderij.org/)
sab 12 gli inglesi OZRIC TENTACLES preceduti dalla band belga QUANTUM FANTAY
(altre date del tour europeo degli Ozric Tentacles alla pagina http://www.ozrics.com/)

STEVE HACKETT GENESIS REVISITED TOUR:
CANADA
Mar 8 Oakville, ON –Oakville Centre
Mer 9 Oakville, ON –Oakville Centre Sold out
USA
Gio 10 Homestead, PA –Carnegie Music Hall of Homestead
Ven 11 Glenside, Philadelphia, PA –Keswick Theatre
Sab 12 Glenside, Philadelphia, PA –Keswick Theatre
Dom 13 Collingswood, NJ –Scottish Rite Auditorium

Info: http://www.hackettsongs.com/news/newsGeneral45.html