Artista:
Xenos
Album:
The Dawn of Ares
Genere:
Post Thrash Metal
Anno:
2021
Casa
discografica: Iron Shield Records
Tracklist
1. I Am The Machine (feat. Josh Christian)
2. All Shall Fall
3. The Dawn Of Ares
4. Circle of Lies
5. Shields
6. Interceptors (feat. Tony Dolan)
7. The Prophet
8. Still To The Front
9. The Healer
Lineup
Danilo Ficicchia – Drums
Ignazio Nicastro – Bass and Voice
Giuseppe Taormina – Guitars
Recensione di Fabio Rossi
A distanza di poco tempo dal confortante debut album Filthgrinder
uscito all’inizio del 2020, l’”annus horribilis” per il mondo delle sette note,
tornano alla ribalta i siciliani Xenos
con il loro virulento thrash metal molto tecnico.
The Dawn of Ares, pubblicato dalla casa discografica
teutonica Iron Shields, costituisce un significativo passo in avanti teso alla
ricerca di un sound sempre più personale che non sia eccessivamente derivativo
dai maestri del passato (Slayer, Megadeth, Kreator, Testament tanto per citarne
alcuni).
La prima sensazione che ho avuto nell’approcciare al nuovo
lavoro è, infatti, proprio questa. In fin dei conti “cui prodest” reiterare
sempre la solita solfa? Preferibile rischiare qualcosa e gli Xenos, sotto tale
profilo, hanno fatto sicuramente centro migliorando le partiture dei nove pezzi.
Di certo, aver mantenuto inalterata la formazione si è rivelato un punto di
vantaggio nel voler rimarcare soprattutto il netto taglio con gli Eversin,
gruppo nel quale militavano Ignazio Nicastro e Danilo Ficicchia. Gli Xenos,
infatti, si dimostrano superiori per due motivi specifici che riguardano le
qualità del vocalist, al netto di qualche incertezza sulla pronuncia inglese, e
l’apporto considerevole alla sei corde del talentuoso Giuseppe Taormina. Di
sostanza, inoltre, la collaborazione di due special guest del calibro di Josh Christian
(Toxik) e di Tony “Demolition Man” Dalton (Venom Inc.). Il primo si cimenta
alla chitarra nella micidiale opener I Am The Machine, mentre il secondo
duetta con Nicastro nella dirompente Interceptors che è anche il mio pezzo preferito di questa release. Altre tracce interessanti
l’aggressiva All Shall Fall, la lunga e variegata title track, Still
To The Front, per l’eccellente refrain e per la sezione iniziale dove a
dominare è un suggestivo intro di chitarra acustica, e Circle of Lies
con parti di Taormina davvero egregie.
L’impressione che ti rimane dentro dopo ripetuti ascolti
risiede nel fatto che gli Xenos sembrano avere ancora margini di miglioramento
e m’immagino un terzo album denso di sorprese. Insomma, l’aspettativa è molta perché
attraverso la passione e l’impegno sprigionati dal trio si può ambire ad
eccellere nel mare magnum dell’underground metal italiano. È necessario perfezionarsi
ancora. Sotto tale aspetto consiglio di curare ancora meglio il lavoro in sede
di produzione, sebbene già risulti superiore rispetto a Filthgrinder.
D’effetto la copertina che rende bene l’idea sull’assalto sonoro cui le nostre orecchie saranno sottoposte, mentre il booklet interno del CD andava curato più adeguatamente perché ho dovuto usare la lente d’ingrandimento per leggere i testi.
“Che siccome che sono cecato”, prendendo in prestito una battuta della compianta Anna Marchesini, non ci vedo un tubo e d’altra parte non tutti hanno una vista perfetta specie a sessant’anni suonati come me!
Avete rabbia in corpo perché aumenta tutto e ci stiamo impoverendo? Bene, mettete le cuffie e sparatevi ad alto volume questa perla tricolore che compete alla grande con tante release estere strombazzate come capolavori solo perché, per l’appunto, sono… estere.
Nessun commento:
Posta un commento