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giovedì 29 settembre 2022

Francesco Marras-"It’s Me!", commento di Fabio Rossi

 


Commento di Fabio Rossi

 

Artista: Francesco Marras

Album: It’s Me!

Genere: Hard Rock

Anno: 2022

Casa discografica: Hell Tour Productions



Tracklist

1.                Money talks

2.                Take my hand

3.                You set my heart on fire

4.                We take the blue away

5.                The thrill of the hunt

6.                Lady of ice

7.                In the name of rock and roll

8.                Do you hear me now?

9.                Embrace the silence

10.           Closer to the edge

 


Line Up

Francesco Marras – vocals, guitars, bass, banjo and drums programming

Bodo Schopf – drums on track 2 (Special Guest)

Marco “Lord” Cossu – hammond, piano

Marco Garrucciu – backing vocals

Emanuele Martinez – violin on track 10



Il chitarrista di origini sarde Francesco Marras giunge al suo terzo album solista dopo gli strumentali Black Sheep (2012) e Time Files (2018). Noto per la sua militanza nelle band heavy metal Tygers Of Pan Tag e Screaming Shadows, Francesco ha dato in passato ampia dimostrazione della sua padronanza alla sei corde, nonché si è dimostrato impeccabile in sede di composizione e di arrangiamento. Non conoscevamo le sue doti vocali e, in questo senso, la sua ultima fatica discografica soddisfa pienamente questa curiosità perché ha dimostrato di avere delle doti notevoli anche come cantante. It’s Me, munito di  cover aggressiva realizzata dal grafico Stan W Decker, vanta una produzione di livello e include dieci tracce di eccellente levatura. Il genere è radicato nell’hard rock più viscerale e genuino, quello degli anni Settanta e Ottanta per intenderci.

Nell’ascolto gli appassionati rievocheranno il sound di formazioni che hanno fatto la storia come Led Zeppelin, Deep Purple, Rainbow, Whitesnake, Uriah Heep, ma anche gruppi più recenti quali Guns n’Roses, Nickelback, Rival Sons, The Dead Daesis e Audioslave.

Non siamo assolutamente al cospetto di mera scopiazzatura, certo non vi aspettate nemmeno innovazioni, ma la qualità intrinseca di ogni singola traccia fa impallidire quanto in questo periodo si trova in circolazione. Riff granitici, assolo al fulmicotone, una sezione ritmica che picchia come se non ci fosse un domani, refrain accattivanti, insomma ci sono tutti gli ingredienti per rendere appetibile questo lavoro che anche nelle parti più melodiche convince in tutti i sensi. Il vocalism di Francesco è incisivo e ben si adatta all’hard rock.

Tra le tracce più convincenti spiccano l’adrenalinica Money Talks, l’energica You Set My Heart On Fire - munita di un ritornello fantastico -, Take My Hand - impreziosita dalla presenza alle pelli di Bodo Schopf, il batterista di Michael Schenker -, le vulcaniche The Thrill Of The Hunt e In The Name Of Rock And Roll, la maideniana Lady Of Ice e, infine, la ballata Closer To The Edge.

Mi auguro di assistere presto a una esibizione live di Francesco Marras… credo che ne varrà proprio la pena. 





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