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lunedì 12 maggio 2014

LIMITE ACQUE SICURE-Tributo a Francesco Di Giacomo, di Marco Pessina


LIMITE ACQUE SICURE-Tributo a Francesco Di Giacomo
Club Il Giardino-Prog Fest Verona, 2 Maggio 2014

E venne il giorno”, come direbbe Big Francesco.
Come non pensare in un Festival Prog a dedicargli un giusto tributo di riconoscenza verso un grande artista e un grande uomo!
Ci ha pensato il Club Il Giardino in occasione di una serata dentro il Festival.
A cimentarsi nel gravoso compito ci ha pensato la band ferrarese LIMITE ACQUE SICURE, che suona in particolare cover del progressive di casa nostra, quello glorioso degli anni ’70. Niente paragoni, sia chiaro, sarebbe difficile farli e non sarebbe nemmeno giusto nei confronti di nessuno, ma l’impegno e la bravura del quintetto nel cimentarsi in una musica così difficile, va sottolineato.
La classica formazione a cinque comprende: Andrea Chendi (canto), Antonello Giovannelli (tastiere), Luca Trabanelli (chitarra elettrica), Francesco Gigante (basso) e Paolo Bolognesi (batteria).



E quando parte la musica siamo pervasi da un senso di malinconia che scompare man mano che il concerto evolve. Non viene tralasciato quasi nulla del repertorio classico del Banco. I cinque musicisti di Ferrara stanno bene sul palco, e a parte qualche imperfezione - ma non è un grosso problema - si divertono e fanno divertire un discreto pubblico accorso in buon numero. Dietro al palco c’è la sagoma di Francesco… chissà cosa direbbe?! Ci scapperebbe sicuramente qualche battuta delle sue, che elargiva sempre nei concerti, e si sarebbe divertito assieme a noi.
I brani eseguito, in ordine cronologico sono: Il Ragno, Cento mani cento occhi, Canto di primavera, La conquista della posizione eretta, Canto nomade per un prigioniero politico e Non mi rompete, pezzo con cui si conclude la prima parte e che vede la partecipazione del pubblico nella fase cantata. E poi RIP, Fino alla mia porta, Quando la buona gente dice e L’evoluzione.
Si chiude con Cemento Armato delle ORME.
Tuttavia ci sarà anche un bis, come tradizione vuole, e giustamente la band non si tira indietro ed esegue E mi viene da pensare, concludendo con Impressioni di Settembre della PFM.

Bravi tutti, dai musicisti al Club con i vari collaboratori.




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