Report a cura di Fabio Pugliese
Articolo già apparso
sul portale Rome by Wild:
Ed eccoci giunti, anche per quest’anno, alla chiusura del PROGRESSIVAMENTE
FREE FESTIVAL, affidata per primi alla band Officina Meccanica che tra il 1972 e il 1975 pubblicarono solamente
5 singoli (45 giri). Il genere di questo gruppo della provincia di Roma unisce
influenze rock con fiati, sassofono e tromba, con un genere prog capace di
evocare atmosfere molto suggestive.
Il secondo gruppo è in versione ridotta, si tratta dei
Metamorfosi, ed è così che si esibiscono in soli 2 brani il tastierista Enrico
Olivieri e il mitico cantante Jimmy Spitaleri con “Caronte” e “La Porta Del
Purgatorio“.
E adesso, al folto pubblico del Planet Roma, non rimane che
aspettare di assistere alla performance dei PIS (Progressivamente Italia Supergroup), che vede elementi di Rovescio della Medaglia, Etna, Fholks, L’Uovo di Colombo,
Metamorfosi, Raccomandata Ricevuta di Ritorno,
Reale Accademia di Musica, Samadhi, Saint Just, Teoremi, Officina Meccanica, Libra, Flea. Una superband che si esibisce solo per questa occasione e
suona brani dei gruppi di cui facevano parte all’epoca. Alcuni di loro
addirittura non avevano mai avuto occasione di esibirsi live in precedenza,
come ad esempio i Samadhi.
Ad ogni cambio palco l’organizzatore Guido Bellachioma presenta i musicisti e racconta brevi aneddoti
del passato che li riguardano, è stato davvero interessante scoprirli!
Ogni brano diventa una doppia emozione perché a cantarlo, o
suonarlo, non è un’unica band, quella che l’ha scritto, ma molti altri artisti,
è un omaggio e un ringraziamento reciproco per aver reso unico, tutti insieme
anche se in band diverse, un genere musicale che specialmente in quegli anni
non aveva eguali.
Tanti i musicisti che si alternano sul palco, uno su tutti
regala la sua presenza più di frequente per interpretare brani altrui, o
propri, sto parlando del cantante Luciano
Regoli della band Raccomandata Con
Ricevuta di Ritorno. Della sua band romana esegue i brani “L’ombra” e “Un
Palco di Marionette”, tratti dal loro unico album del 1972 “Per… Un Mondo di
Cristallo”. Subito dopo Regoli viene affiancato dai romani I Teoremi, per eseguire insieme alla band stessa due pezzi, uno in
particolare in duetto con il loro cantante Tito Gallo.
Luciano Regoli-fotografia di
Stefano Pietrucci
Una mega jam session durata ben 3 ore, una vera maratona di
musicisti storici insieme ad alcuni di nuova generazione, come nel caso del
bassista che ha suonato con Jenny
Sorrenti o la giovanissima e bravissima bassista che si è esibita con I
Teoremi. La stessa che a fine serata si è unita anche al chitarrista Filippo Salera per una versione di
Smoke On The Water dei Deep Purple, dove appunto Salera e il chitarrista Mario Schilirò de I Teoremi si sono
esibiti in assoli di chitarra originali, interpretazione originale anche quella
delle parti di hammond, come una vera jam richiede.
Giunge così
al termine anche questa riuscitissima quinta serata con l’augurio al più presto
di una prossima edizione, sempre più ricca di novità, e sempre con più
musicisti originali dell’epoca a testimoniare con la musica, e perché no, anche
con le parole, un genere non proprio facile al primo ascolto, ma con il quale i
gruppi italiani riuscivano lo stesso a farci emozionare sin dall’inizio. E di
questo gliene sarò sempre grato!
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