La diramazione del web magazine MAT2020, per una nuova informazione musicale quotidiana
mercoledì 9 aprile 2025
9 aprile 1969- Il primo concerto dei King Crimson
Compie gli anni Lino Ajello
Buon compleanno Steve Gadd
Gadd è noto per la sua tecnica precisa, il suo groove
impeccabile e la sua versatilità stilistica, che gli hanno permesso di lavorare
in un'ampia varietà di generi musicali, tra cui jazz, rock, funk e pop.
Gadd ha iniziato a suonare la batteria in tenera età e ha
studiato con rinomati insegnanti. Negli anni '70 è diventato uno dei turnisti
più richiesti, suonando in innumerevoli album di artisti di fama mondiale come
Steely Dan, Paul Simon, Eric Clapton, James Taylor, Chick Corea e molti altri.
È stato membro di importanti gruppi come Stuff e la Steve
Gadd Band.
Oltre al suo lavoro come turnista, Gadd ha pubblicato diversi
album.
Lo stile di Gadd è caratterizzato da una combinazione di
precisione tecnica, groove profondo e musicalità.
È noto per la sua capacità di creare parti di batteria uniche
e memorabili che si integrano perfettamente con la musica.
La sua influenza su altri batteristi è immensa, e il suo
approccio alla batteria è studiato e ammirato in tutto il mondo.
Gadd è stato inserito nella Modern Drummer Hall of Fame nel
1984.
Ha ricevuto un dottorato onorario in musica dal Berklee
College of Music nel 2005.
Ha vinto un Grammy Award per il miglior album strumentale
contemporaneo con la Steve Gadd Band nel 2018.
Ha ricevuto l'American Drummers Achievement Award nel 2003.
martedì 8 aprile 2025
Il compleanno di Steve Howe e Roger Chapman
Edmondo Romano, Simona Fasano: "ES/SÉ" -Commento di Di Luca Paoli
Edmondo Romano, Simona Fasano
ES/SÉ (Visage Music, 2025)
Di Luca Paoli
Da diversi anni, seguo con interesse
l'attività di Edmondo Romano, affascinato dalla varietà dei suoi progetti
musicali, risultato di una costante ricerca sonora e di un'innata propensione
alla sperimentazione.
Non solo con i suoi strumenti a
fiato, ma anche mescolando la sua musica con il teatro, ampliando ulteriormente
i confini della sua espressione artistica.
L'album ES/SÉ nasce dalla
collaborazione tra Edmondo Romano e Simona Fasano ed è un viaggio musicale che esplora la crescita
interiore e la trasformazione personale. Il titolo richiama il contrasto tra
l'"Es" freudiano, che rappresenta gli impulsi più profondi, e il
"Sé", simbolo dell'identità consapevole. Questo concetto si traduce
in un percorso sonoro che affronta le fragilità umane e il loro possibile
superamento attraverso un itinerario onirico di suoni e parole.
I due artisti hanno scelto un titolo
che sintetizza simbolicamente il percorso di ricerca e conoscenza di ognuno di
noi. L'inconscio, secondo la teoria freudiana, custodisce le nostre ferite, ma
anche le immagini e le percezioni che plasmano la nostra realtà interiore.
Attraverso la musica e la parola, ES/SÉ si muove tra archetipi
universali e vissuti personali, dando voce a un viaggio profondo di
consapevolezza e trasformazione.
Edmondo Romano, compositore e polistrumentista di straordinaria versatilità, si distingue nel panorama musicale per la sua vasta esperienza nei generi folk, world, progressive e sperimentale. La sua incessante ricerca lo conduce a esplorare sonorità evocative e immersive, dove strumenti a fiato provenienti da diverse tradizioni culturali si fondono in un linguaggio musicale unico.
La sua abilità nel creare atmosfere suggestive,
unita a una profonda sensibilità artistica, lo consacra come figura di spicco
nella scena musicale contemporanea, capace di trascendere i confini tra i
generi e di offrire esperienze sonore di rara intensità.
Simona Fasano, cantante e attrice, è anche autrice
dei testi dell’album. Con una carriera che spazia tra teatro e musica, si
distingue per la sua voce intensa e la capacità di trasmettere emozioni
profonde.
In ES/SÉ, la sua interpretazione diventa il mezzo per esplorare le fragilità umane, alternando dolcezza e intensità con una versatilità che rende ogni brano un'esperienza vissuta. La sua vocalità, calda e avvolgente, si muove tra sussurri evocativi e momenti di pura espressione emotiva, rendendo l’ascolto coinvolgente e catartico.
L’album è strutturato in due parti:
"Female side" e "Male side".
La prima, con brani come "Rose
Moon", "Mon Jardin", "Enfado" e
"Impermanenza", affronta il dolore, la paura della morte e la
vulnerabilità emotiva.
"Rose Moon" si muove tra sonorità eteree e profondità espressive, rappresentando un rito simbolico che invita a lasciar andare il controllo e ad accogliere l'imprevedibilità della vita. "Mon Jardin" trasforma la sofferenza in rinascita, mentre "Impermanenza" esplora il vittimismo e la possibilità di spezzare schemi autodistruttivi. "Enfado" si addentra nel vortice emotivo di tristezza e rabbia, unendo pensiero, sensazioni e percezione sensoriale.
La seconda parte, attraverso tracce
come "Spazio vuoto", "La presenza", "L'inconfessata
processione" e "Invisibilis", affronta il senso di
vuoto, la ricerca di sé e il peso dell'abbandono.
"Spazio vuoto" porta alla luce le convinzioni inconsce che limitano la crescita personale, mentre "La presenza" invita a una piena consapevolezza di sé. "L'inconfessata processione" racconta il viaggio interiore alla ricerca di un senso, e "Invisibilis" trasforma il rifiuto e l'abbandono in una nuova consapevolezza di sé.
Il singolo "Rose Moon", pubblicato nell’aprile 2024, ha anticipato l'album con un brano che funge da rito simbolico per affrontare la paura della morte e accettare l’incertezza della vita.
Simona Fasano descrive ES/SÉ
come "otto rituali per ricordare la nostra origine sacra e canalizzare
il nostro potere autentico". Questa dimensione spirituale emerge anche
nella scelta degli strumenti, che uniscono antico e moderno, e nell’uso di più
lingue, enfatizzando la complessità della comunicazione umana.
Pubblicato dall’etichetta Visage Music, un punto di riferimento per la world music e le sonorità contemporanee, l’album si distingue per la profondità delle sue atmosfere e per un impianto sonoro che fonde elementi ancestrali e moderni in un'esperienza immersiva e intima.
Il disco vede la partecipazione di numerosi musicisti: Roberto Piga e Alessandra Dalla Barba ai violini, Ilaria Bruzzone alla viola, Kim Schiffo e Arianna Menesini ai violoncelli, Riccardo Barbera al contrabbasso, Fabio Vernizzi al pianoforte, Alessandro Serri al flauto traverso, basso e cori, e un ensemble vocale composto da Karin Selva, Giulia Beatini, Paola Cialdella e Vera Marenco.
ES/SÉ è un’opera che invita a un viaggio
interiore, affrontando emozioni profonde attraverso la forza evocativa della
musica. La sinergia tra Edmondo Romano e Simona Fasano ha dato vita a un lavoro
intenso e suggestivo, capace di coinvolgere l'ascoltatore in un'esperienza
sonora autentica e senza tempo.
Prendetevi il tempo per ascoltarlo
come merita: immergetevi nelle sue sonorità e lasciatevi trasportare dal
dialogo tra strumenti e voce. Scoprirete un mondo in cui antico e moderno si
fondono con rara armonia, regalandovi un'esperienza sonora che, proprio come è
successo a me, vi affascinerà profondamente.
lunedì 7 aprile 2025
Rolling Stones in Italia nell'aprile 1967
domenica 6 aprile 2025
Syd Barrett: accadeva il 6 aprile del 1968
Il 6 aprile 1968 Syd Barrett, cantante, compositore e chitarrista, lascia la "sua" band, i Pink Floyd, per seri problemi mentali dovuti all'abuso di droghe.
6 aprile 1967: Rolling Stones al Palasport di Roma...
venerdì 4 aprile 2025
I Focus nell'aprile del 1973
giovedì 3 aprile 2025
Palazzo Rosa-Commento all'album "Tanto Vale"
Palazzo Rosa, Tanto
Vale, La Stanza Nascosta Records
“Tanto Vale”, esordio
del duo Palazzo Rosa (Luca Dore e Alessandro Budroni), prodotto e
distribuito da La Stanza Nascosta Records, è stato proposto in digitale
in due parti distinte, poi riunite in un cd, per gli irriducibili del supporto
fisico. Le prime cinque canzoni rimandano ad un immaginario swing,
animate come sono da personaggi ciondolanti, vacillanti, swinganti
appunto: un uomo che, in Città Vuota- si smarrisce tra le caselle del
Monopoli, un cantante jazz che cerca disperatamente di inserirsi fra gli assoli
(Se perdo l’attimo questi mi
fottono/di trentasei battute almeno due le avrei volute/ ma non mi lamento mai,
Va tutto bene (Sono un cantante jazz), un uomo agli arresti domiciliari che vorrebbe evitare
le domeniche di libertà con la moglie (E poi mi dici: "Presto, dove
prima c'era il tango hanno aperto un nuovo Bingo" e mi ci porti a
vedere i colli storti dei vecchi in compagnia di domenica sera, Domicilio
coatto domenicale), un altro abbattuto dal corso degli eventi, che
finisce col dedicare un blues senile a Lady Mother che alla Foce fa
il mestiere (Androblues); una famiglia proletaria in una
disgraziata, amarissima, vacanza.
È proprio qui, in
Lungomare, che la filosofia del “Tanto vale” trova la sua più compiuta
espressione: Tanto vale che mandiate qualcuno a prenderci la musica e il
vino e a spiegarci come andare affanculo in fondo fosse il nostro destino;
Tanto vale che chiudiate la porta tanto vale che spegniate la luce tanto vale
ci copriate di terra, tanto vale soffochiate la voce.
Il Gioca jouer finale (Soffochiate
Copriate Spegniate Chiudiate Mandiate Spranghiate Mangiate…patate) diventa un
po’ il manifesto di un album sospeso tra rassegnazione e ironia.
Gli altri cinque
personaggi invece emergono dalle
cantine, si agitano fra le tubature, le loro vite reclamano un suono più
sporco, una maggior ruvidezza. Madame Latrouche- che potremmo tradurre in italiano con Signora Miseria-
si è vestita di bianco, è dentro me/ Madame Latrouche ora mi abita gli occhi
e il cuore il cuore e gli occhi, gli occhi e il cuore.
Ben appollaiata sulle
antenne dell’immaginifico Palazzo rosa, Signora Miseria sembra sorvegliare i disgraziati condòmini che lo abitano-
jazzisti, vedove, domiciliati, famiglie proletarie.
E aspettare un loro
passo falso, pronta a ghermirli e a riempire di aria le loro tasche.
Voltaren, dal graffio rock, disegna i rapporti di
forza interni ad una coppia. “L’uomo senza spessore”, che cammina
prudente/ non gli importa ciò che dice la gente /da quando vive a rimorchio del
primo che passa ha venduto la sua patente sembra ricordare, nelle
intenzioni, Lo scrutatore non votante di Bersani; si imprime
immediatamente nella mente e si fa riascoltare e meditare.
Vedo vado è la storia d’amore-irresistibile-
tra una vedova e un profittatore di vedove
(E adesso ci incontriamo e appena stiamo insieme tra una risata e
l'altra ci diciamo: Ma se stava così bene! Ma se stava così bene!): risate
(amare) e applausi.
Il capolavoro è dietro l’angolo, e chiude in bellezza il disco: La Diva del Continental Bar sembra essere uscita dalla penna del Dalla più ispirato. (Per quelle lettere mai arrivate, spedite indietro al mittente e le telefonate rimaste in fondo alla bocca, a scalciare nel buio, e adesso stai seduto lì, vecchia radio che nessuno fa andare più, nel tavolino macchiato di un bar e ti lasci servire da lei / che nessuno ha capito mai /dove ha imparato a ballare / dove a fare l’amore; eppure lei / come a nessuno è capitato mai / ti ha guardato e ha sorriso / prima di sparire nel buio /e rivestirsi in silenzio). Un noir di provincia, nel quale si racconta fin dove può spingersi un padre abbandonato dalla propria figlia.
Un disco, quello dei
Palazzo Rosa, che davvero si fatica a considerare per quello che realmente è,
ossia un esordio. Scritto, suonato, cantato e arrangiato egregiamente, sembra
più la consacrazione definitiva di artisti con una carriera consolidata
alle spalle.
Tanto vale gronda nostalgia, umanità, emozione. Dell’ironia che non cede al sarcasmo e tratteggia un campionario umano tragicomico- in una sorta di sospensione del giudizio- tutti possiamo godere, stravaccati in quelle soffitte e negli scantinati di una musica d’autore che sembra più viva che mai.
mercoledì 2 aprile 2025
YES al Marquee il 2 aprile del '69
Il programma musicale del Marquee - marzo aprile 1969 - si concludeva con il concerto degli emergenti Yes, esattamente il 2 aprile 1969.
Wazza