Intervista a
Ginez e il bulbo della ventola
Al via il
crowdfunding per il terzo album
Di Alberto
Sgarlato
Ha
preso il via da poco tempo il crowdfunding per la pubblicazione del terzo album
di Ginez e il
bulbo della ventola. Questa formazione nata nel Ponente Savonese in
meno di dieci anni complessivi di storia ha collezionato premi, riconoscimenti
e traguardi grazie a un sound originale, personale e immediatamente
riconoscibile.
I
quattro musicisti della formazione hanno saputo amalgamare con gusto, sobrietà
e sapienza tutta una serie di influenze: nelle atmosfere di Ginez e il bulbo
della ventola potete trovare “tra le righe” la New York “suburbana” di Tom
Waits, ampi tratti di jazz dal sapore gitano e manouche, la “Poesia degli
Ultimi” di Bob Dylan, l’eleganza di Leonard Cohen, un certo humour stralunato e
surreale tra Jannacci e Gaber e, ovviamente, tutta la lezione del miglior
cantautorato italiano, da De Andrè a Capossela. Il risultato definitivo è
qualcosa di originale che non trova pari nella scena musicale italiana.
Chiunque
volesse sostenere la band e contribuire alla pubblicazione del nuovo disco, può
farlo su piattaforma GoFundMe al link attivo qui:
Raccolta
fondi di Giorgio Rasolo: Aiutaci a pubblicare il nuovo disco !! (gofundme.com)
Nel
frattempo, godiamoci qui di seguito l’intervista al chitarrista, cantante e
frontman Ginez, nella quale facciamo il punto tra storia passata e progetti
futuri.
Ginez
e il bulbo della ventola è un nome che può vantare una storia significativa, tra
partecipazioni anche a Festival importanti, premi e riconoscimenti conseguiti… Avete
voglia di ricostruire per i lettori le tappe più importanti del vostro
percorso, da quando siete nati a oggi?
Il
progetto Ginez e il bulbo della ventola nasce nel 2016. Dopo una brevissima
esperienza solista Ginez (voce e chitarra), insieme a Daniele Duchini (basso) e
Gianni Licini (batteria), danno il via a “Ginez e il bulbo della ventola”;
successivamente Roberto Ascoli (batteria e pianoforte) prenderà il posto di Licini
e Fabio Pollono (chitarra) si unirà al gruppo. Nel 2017 esce il primo album “Canzoni,
bottiglie e altre battaglie”, che fin da subito desta interesse agli addetti ai
lavori. Nel 2018 vinciamo il concorso giovani musicisti città di Beinasco (TO),
vinciamo il contest “Rock Cantina” di Inveruno (MI) e veniamo invitati a
suonare a Sanremo per l’edizione 2018 del Tenco Ascolta. Sempre nel 2018 siamo
invitati a partecipare al Festival “Su la testa” dove apriremo ufficialmente la
manifestazione. Nel 2019 esce il secondo album “L'ultima cena”, album più intimo
del precedente; dopo molti live nella nostra regione, la Liguria e qualcosa
anche fuori, partecipiamo alla finale del Varigotti Festival.
al
posto di Fabio Pollono entra a far parte del gruppo Aliano de Franceschi alla
chitarra; vinciamo il premio social come miglior videoclip indipendente ILM,
continuando l'attività live. Oggi siamo in attesa dell’uscita del terzo album, che
è stata anticipata dal singolo “Benzene”.
Questo
album arriva dopo un periodo, quello della pandemia, che sicuramente ha colpito
tutti gli artisti, dal cinema al teatro, ma che per il mondo della musica si è
fatto sentire nel modo più devastante. Quei momenti quanto hanno condizionato
il vostro modo di comporre?
Non
so dire se quei momenti hanno condizionato il modo di comporre, sicuramente
hanno segnato un cambio nel rapportarsi con le altre persone e nella percezione
della società stessa. Come tutte le altre realtà siamo stati colpiti per quanto
riguarda le esibizioni e inevitabilmente abbiamo notato un aumento delle
difficoltà per suonare dal vivo ancora oggi. È come se ci fosse una sorta di
pigrizia generale nei confronti di organizzare eventi o semplici concerti.
Dal
vostro primo album a oggi in quale direzione pensate che si sia trasformata la
vostra musica? Quali punti fermi del vostro sound sono rimasti come certezze
inamovibili e quali aspetti invece sono cambiati?
Nel
primo album al centro di tutto ci sono stati sicuramente i testi e la musica ne
è diventata il vestito. Nel secondo album l’intenzione era quella di avere un
sound ancora più acustico e la scelta di registrare in presa diretta era legata
alla necessità di essere immediati, un disco sicuramente molto “Nature”. Nel
terzo album abbiamo scelto una strada diversa, c’è stato molto più lavoro sugli
arrangiamenti e in studio e ci siamo circondati di molti strumenti e molti
graditi musicisti.
In
questo momento state promuovendo un crowdfunding. Potete già anticipare ai
lettori qualcosa su che cosa succederà dopo? Se avete in programma il lancio di
uno o più singoli, di un video o se ci sono delle date live programmate a
breve?
Il
crowdfunding sta andando piuttosto a rilento ma eravamo già consapevoli delle
difficoltà di questa scelta. Come potete immaginare i progetti inerenti al
disco saranno in proporzione con il tipo di esito del crowdfunding. Come
dicevamo un singolo è già uscito, “Benzene” e ne arriverà un prossimo che
accompagnerà l’uscita ufficiale dell’album. In progetto c’è anche un videoclip
del singolo stesso e i live li stiamo organizzando in concomitanza con l'uscita
del disco.
Concludiamo
lasciandovi carta bianca per i ringraziamenti se avete qualche nome che vi ha
supportato nelle registrazioni nella procedura di crowdfunding, nei vostri
precedenti video o altro.
La
prima persona in assoluto che va ringraziata è il nostro Davide Galletti, che
oltre averci sopportato per un anno nel suo studio, ha registrato e mixato
l’album. Un ringraziamento speciale va fatto a tutti i musicisti che hanno
partecipato con vero entusiasmo e grande professionismo a questa impresa e che
sono: Piero Dondi (tastiere), Carlo Ormea (fisarmonica), Alessia Baldini (voce),
Luciano Macchia (trombone), Raffaele Kohler (tromba), Francesco Saverio Gliozzi
(violoncello), Simone Rossetti Bazzaro (viole e violini). Un ringraziamento va ad
Andrea Maglio per la parte fotografica (autore anche della foto della band in
questo articolo).
https://www.facebook.com/ginezeilbulbodellaventola
https://www.youtube.com/watch?v=HNXbKJpgG9Q
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