VERUNO
2019 PROG FESTIVAL 2DAYS+1
Per chi non lo
sapesse, il Festival che si tiene annualmente a
Veruno (NO), consiste in una tre
giorni con dodici gruppi provenienti da tutto il mondo. I concerti iniziano
alle 18 e proseguono fino a notte.
La cosa notevole è che
il tutto è assolutamente gratuito, il che di per sè è già un fatto eccezionale.
Il Festival è
organizzato dall’Associazione Culturale Verunense che vanta una
task-force di entusiasti volontari che si occupano di tutto ed è un virtuoso
esempio di passione ed efficienza.
In questa foto vediamo
il colpo d’occhio che offre la location che ospita il palco della prestigiosa
kermesse.
Ma conosciamo in
dettaglio la scaletta di quest’anno…
PRIMA
SERATA
Si comincia venerdì 6
settembre con i primi quattro gruppi.
UniversalTotem Orchestra, gruppo nato nel 1998, gruppo di
genere Zehul ispirati ai francesi Magma, con all’attivo tre album.
I Flor de Loto sono il maggior gruppo prog peruviano e la loro musica è ispirata al lavoro dei Jethro Tull.
I piatti forti della
prima serata saranno invece il Balletto di Bronzo…
… e gli storici Caravan.
Entrambi non hanno
certo bisogno di presentazioni: il gruppo di Gianni Leone è stato uno
dei più famosi portabandiera del Prog italiano, mentre i rappresentanti della
scena di Canterbury, purtroppo privi della fondamentale presenza del
grandissimo Richard Sinclair, nostro socio onorario, garantiranno comunque una
grande emozione.
SECONDA
SERATA
La serata di sabato 7
settembre vedrà impegnati sul palco gli Arcadelt,
gruppo romano di sapore Genesiano nato nel 1992, che ha all’attivo tre album di
cui l’ultimo, ARC8, pubblicato quest’anno.
Seguiranno i greci Verbal Delirium,
band che ha iniziato nel 1999 proponendo uno stile classico anni ’70 per poi
evolvere verso sonorità più moderne.
In serata sarà la
volta di Bjørn Riis,
membro fondatore, chitarrista compositore della band norvegese di grande
successo Airbag. Bjørn ha condiviso il palco con alcuni dei più grandi
nomi del prog, come Marillion, Yes, Saga, e Neal Morse.
Chiuderanno gli attesi
King’s X direttamente
dagli Stati Uniti, classico power trio composto dal bassista e cantante Doug
Pinnick, dal chitarrista Ty Tabor e dal batterista Jerry Gaskill.
TERZA SERATA
La serata conclusiva
di domenica 8 settembre vedrà gli ultimi quattro gruppi della kermesse esibirsi
in un crescendo di suoni e grandi emozioni.
Il Bacio della Medusa proporrà un coraggioso connubio fra
stili che, discostandosi un po’ dal prog più classico, risulta essere tuttavia
in linea con la filosofia del genere, che vuole la sperimentazione al primo
posto.
Gli Acqua Fragile sono un gruppo storico del panorama prog italiano
degli anni ’70. All’inizio della carriera hanno suonato come gruppo di apertura
nei concerti della PFM; ricordiamo che il loro vocalist Bernardo Lanzetti ha
fatto parte della Premiata dal 1975 al 1977.
I britannici Arena,
fondati da Clive Nolan e Mick Pointer, costituiranno il succulento antipasto
all’ultima band. Il loro sound iniziale era innegabilmente ispirato ai lavori
dei Marillion, dei quali Pointer ha fatto parte. Dopo i primi tre album, però,
il loro sound è in bilico fra il neoprogressive al prog metal, restando
tuttavia la radice sinfonica un punto fermo.
In chiusura gli
attesissimi Iron Butterfly,
grande band statunitense di fama mondiale; nati nel 1965 sono balzati al
successo internazionale con l’album In-A-Gadda-Da-Vida del 1968, che raggiunse
la quarta posizione nella classifica Billboard 200. L’omonima suite occupa
l’intera facciata B dell’album e la sua durata, oltre 17 minuti, era
considerata all’epoca straordinariamente lunga.
Lo spazio dedicato al Meet & Greets Band prevede la presenza delle seguenti band, nei giorni e negli orari indicati nell'immagine a seguire...
Anche quest’anno, dunque, il programma del Festival si preannuncia estremamente interessante, variegato e ricco di nomi celebri. Ricordiamo che, se volete restare aggiornati sull’evento, potete visitare la pagina web dell’Associazione culturale Verunense oppure la relativa pagina Facebook
L’OBIETTIVO
L’associazione
culturale VER1 MUSICA nasce dall’idea di undici amici della musica nel
corso del mese di aprile 2004, con lo scopo principale di organizzare il
settembre musicale verunese, con un’organizzazione che - sempre supportata
dall’Amministrazione comunale - risultasse autonoma rispetto a quest’ultima.
L’Associazione no profit ha scopi ben precisi, previsti dal proprio Statuto:
“la promozione attività culturali, con particolare anche se non esclusivo
riferimento all’ambito musicale, sul territorio di Veruno” e “la promozione di
iniziative in altri ambiti musicali, che abbiano come scopo far conoscere le
realtà musicali ed in genere culturali esistenti nel Comune di Veruno”.
Uno degli altri motivi
per cui è un piacere partecipare al Veruno Prog Festival, è sicuramente
cogliere l’occasione di ammirare le bellezze naturali che circondano la zona
della manifestazione, ma non solo. Arona, Stresa, Orta, Omegna, Verbania, sono
solo alcuni dei nomi di cittadine meravigliose da visitare, molto note da turisti
francesi, tedeschi e austriaci che ormai da anni popolano i nostri bacini
lacustri durante l’estate. Infatti famosa è l’area del cosiddetto,
Verbano-Cusio-Ossola e della provincia di Novara per i suoi 7 laghi, borghi,
bellezze architettoniche, cultura nel più ampio dei significati, ristoranti e
osterie tipiche, ottimi vini e atmosfera accogliente. Sappiamo bene che coloro
che vengono al Prog Festival hanno poco tempo, soprattutto concentrato alla
mattina e al pomeriggio per poi, la sera, assistere ai concerti, ma è un
peccato non fermarsi un paio di giorni in più o prendersi il tempo per fare un
bel giro.
Scriveva un pò di
tempo fa Alberto Temporelli, Presidente dell’associazione Ver1Musica
Parlare di musica al
giorno d’oggi è sempre più complesso. Soprattutto se alla musica non si associa
il semplice divertimento dell’ascolto, che peraltro deve sempre esserci, ma un
maggior complesso di assonanze alla cultura, all’impegno ed allo studio che
dovrebbe a mio avviso sempre essere accompagnato alla parola musica. Ecco come
è nato il 2DAYS PROG, come momento di aggregazione nei confronti di una musica
‘impegnata’ sebbene nell’ambito della musica rock, com’è il progressive. Ma
analizzato e visualizzato nelle molteplici sfaccettature che tale musica ha
regalato ed ancor oggi regala (o comunque può regalare) a quanti amano
divertirsi in maniera non banale (sarebbe troppo forse dire intelligente…).
Senza però lasciarsi coinvolgere da pregiudizi e sentimentalismi esasperati. A
chi, amante della musica prog, non piacciono i King Crimson o i Gentle Giant o
la PFM ed il Banco, ma non evidenziare come dei giovani tengano alto il
concetto musicale di fondo, magari con vari distinguo come può essere nel
genere metal prog o nella psichedelia o nel crossover significa non pensare
come facevano Fripp o Di Giacomo o Hammill a quello che sarebbe venuto e non
solo a quello che c’era stato. Amo questa musica proprio per questo, perché ha
appreso dalla storia (la musica classica e sinfonica in particolare) per
costruirne un’altra e non solo per leggerla e riproporla pedissequamente. 2DAYS
PROG significa appunto il prog oggi (today’s prog) e non due giorni di musica o
almeno non solo, considerando che il festival dura tre giorni (ma per quello ci
abbiamo aggiunto il +1…) partendo da un gioco di parole che poi è stato anche
uno degli elementi distintivi della musica progressive degli anni Ottanta.
Quante discussioni con gli amici nell’interpretare i testi dei GENESIS negli
anni Settanta! Un modo come un altro per non rendere banale neppure un
ritornello. Nelle quattro edizioni che finora abbiamo avuto, il crescendo di
interesse e di passione verso questo genere musicale è stato vertiginoso. Il
piacere della condivisione musicale tra il pubblico della passata edizione è
stato esaltante per tutti noi di VER1 MUSICA. Che poi neppure so bene cosa
significhi pubblico perché il termine migliore è amici, anche quando il numero
di spettatori superava ampiamente le duemila persone. In un’epoca dove gli
album hanno perso il loro significato, dove la vendita dei CD e dei DVD è
sensibilmente calata per i motivi ormai conosciuti (internet e derivati) dove l’attenzione per il nuovo
non esiste essendo cullati dall’ovvio che ci viene propinato, coinvolgere aziende,
persone - circa 80 sono i collaboratori che si susseguono nella tre giorni
musicale e nessuno e ribadisco nessuno che percepisca un centesimo! - e la
nostra piccola cittadina, di cui ho fatto il Sindaco per 9 anni e che a ben
vedere vogliamo sponsorizzare come la città della musica, in un evento live di
così ampia portata anche a livello europeo sembra essere un donchisciottesco
tentativo contro la logica. È per questo che con maggiore animo ogni anno ci
troviamo da ottobre fino a settembre per organizzare al meglio tutto. E non
contenti di organizzare concerti rock non certo popolari, continuiamo la scelta
settembrina di tre settimane musicali, di cui una dedicata alla musica
classica, con la nostra Orchestra (si chiama appunto Orchestra del Settembre
Musicale) che ogni anno si ritrova per prove e concerti di altissima qualità a
cui partecipano normalmente almeno duecentocinquanta spettatori, ed una
dedicata alla musica jazz di alto livello: solo per ricordare le ultime
edizioni, Stefano Bollani, Enrico Rava e Paolo Fresu. Ed in nessuna delle
occasioni c’erano meno di millecinquecento spettatori: per la musica jazz si
può tranquillamente parlare di fiumana … Sicuramente queste affluenze sono
‘viziate’ dal fatto che i nostri concerti sono ad ingresso gratuito, lo
sappiamo. Ma ritengo che coinvolgendo le aziende quali sponsor e gli Enti
territoriali quali le Fondazioni bancarie (ad esempio il nostro festival è
aiutato dalla Fondazione della Banca Popolare di Novara). Facendo comprendere
l’importanza che la cultura riveste in Italia, forse l’unica vera risorsa
naturale della nostra penisola, assieme al turismo, ma mai valorizzate a
dovere, si possono ancora avere spazi per far crescere simili manifestazioni. O
almeno io credo.
E GLI
APPASSIONATI DEL PROG ASPETTIANO CON ANSIA L’EVENTO!
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