Era
il 27 gennaio 1967 quando Luigi Tenco decise di "lasciare" Sanremo…
Per
non dimenticare!
Wazza
Nella la città dei fiori
disse chi lo vide passare
Che forse aveva bevuto troppo ma per lui era normale.
Qualcuno pensò fu problema di donne,
Un altro disse proprio come Marylin Monroe.
Lo portarono via in duecento,
Peccato fosse solo quando se ne andò.
La notte che presero il vino e ci lavarono la strada.
Chi ha ucciso quel giovane angelo che girava senza spada?
Che forse aveva bevuto troppo ma per lui era normale.
Qualcuno pensò fu problema di donne,
Un altro disse proprio come Marylin Monroe.
Lo portarono via in duecento,
Peccato fosse solo quando se ne andò.
La notte che presero il vino e ci lavarono la strada.
Chi ha ucciso quel giovane angelo che girava senza spada?
E l'uomo della
televisione disse:
"Nessuna lacrima vada sprecata, in fin dei conti cosa
C'è di più bello della vita, la primavera è quasi cominciata".
Qualcuno ricordò che aveva dei debiti,
Mormorò sottobanco che quello era il motivo.
Era pieno di tranquillanti, ma non era un ragazzo cattivo.
La notte che presero le sue mani
E le usarono per un applauso più forte.
Chi ha ucciso il piccolo principe che non credeva nella morte?
"Nessuna lacrima vada sprecata, in fin dei conti cosa
C'è di più bello della vita, la primavera è quasi cominciata".
Qualcuno ricordò che aveva dei debiti,
Mormorò sottobanco che quello era il motivo.
Era pieno di tranquillanti, ma non era un ragazzo cattivo.
La notte che presero le sue mani
E le usarono per un applauso più forte.
Chi ha ucciso il piccolo principe che non credeva nella morte?
(Festival - Francesco De Gregori)
(dalla rete)
Luigi Tenco, Sanremo 27
gennaio 1967
Chi ha ucciso il piccolo principe che non credeva
nella morte?
Fabrizio De Andrè confidò a Nanda Pivano «Sono debitore in particolare a Piero Ciampi».
E se l’altro amico fraterno Luigi Tenco lo avesse ascoltato quella sera
d’autunno, poco prima del 27 gennaio del 1967 (il giorno in cui Tenco si
suicidò), forse oggi gli sarebbe debitore della vita.“Luigi non devi andare a Sanremo, tu non c’entri niente con quel mondo lì”.
E Tenco furioso rispose: “Ma parli tu
Piero, che non combini mai niente”. Luigi si alzò e se ne andò...
Luigi Tenco si è ucciso con un colpo di rivoltella,
stanotte, dopo che la sua canzone «Ciao,
amore, ciao» era stata eliminata al Festival di Sanremo. Il suicidio è
avvenuto dopo le ore 2 in una camera dell’albergo Savoy. Luigi Tenco ha
lasciato una lettera nella quale sarebbe scritto che egli ha sempre creduto
nella sua canzone e che gli altri non l’hanno capito. Ha anche lasciato una
dichiarazione in carta da bollo del regolare acquisto dell’arma, una Walker PPK
calibro 7,65.
Aveva 28 anni.
Aveva 28 anni.
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