Frømm – frømm
(Autoproduzione, 2024)
Di Luca Paoli e Alfredo Buonumori
Atmosfere decisamente crude, dark, lo-fi ed elettroniche per il nuovo
capitolo (il secondo) omonimo dei catanesi Frømm.
La band è formata da Carmelo S. Sciuto, Fabio Musumeci e da Gianlorenzo Di Mauro che hanno utilizzato: vocals, electric
bass, shermann filterbank, many analog and digital synthesizers, field
recordings, sample machine/groove box, machinedrum and samples.
Un suono
sintetico e di grande impatto che le dieci tracce, in meno di venticinque
minuti, ci scaraventa addosso come un pugno nello stomaco.
Alla mente
tornano le atmosfere della scuola tedesca, del krautrock; a volta sembra di
essere al cospetto dei Kraftwerk del ventunesimo secolo (su tutte a tal
proposito la seconda traccia “Pin” e “3” … sembrano aver ascoltato con molta
attenzione la band di “Autobahn”).
Un cantato al
limite tra sguaiato e svogliato, quasi un lamento, caratterizza “Upsong”,
mentre sotto la ritmica è sempre prepotente.
In qualche
frangente siamo al limite del rumorismo, tuttavia durante l’ascolto si rimane coinvolti
e non si perde il filo.
“Daft
brunch” anche dal titolo richiama un altro nome, quello dei misteriosi
francesi Daft Punk, tra gli esempi più significativi nell'ambito della musica
elettronica: ottimo brano.
Della brevissima
(circa un minuto) title track “Fromm” neanche ti accorgi; con le
due successive, “Plane” e “Terraforming” si torna
ad un ritmo ossessionante, con una voce sintetica e recitata.
Siamo alle
battute finali: “Inferno”, la traccia più lunga con quasi sei
minuti, ha uno straniante testo in italiano e rifà capolino la “rumoristica”
del “pocket calculator” dei Kraftwerk; il piano di “Outro” chiude
in modo solenne il lavoro del gruppo siciliano.
Certo non è
semplice ascoltare questo genere musicale, ma alla fine, grazie alla durata
contenuta ed a ripetuti ascolti, si può affermare, al di là dei punti di
riferimento a cui s’accennava in precedenza - tra i quali si potrebbero
senz’altro aggiungere anche i Radiohead - che c’è della genialità in queste
tracce.
La voce, quasi
distratta, è il marchio di fabbrica del trio che musicalmente bada al sodo
favorendo un suono diretto, duro, ma arricchito con effetti che danno colore
alle loro composizioni; un album di non facile ascolto ma che volendo può
essere ben assimilato.
Link utili:
https://frmm.bandcamp.com/album/fr-mm
https://www.facebook.com/frommband
https://www.instagram.com/_fromm__/
https://www.youtube.com/@frmm2349
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