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mercoledì 27 novembre 2013

Meglio soli che mal accompagnati? E’ vero anche nella musica? Il pensiero di Paolo Siani


Meglio soli che mal accompagnati? E’ vero anche nella musica?


Oggi coloro i quali sentono la necessità di scrivere musica propria o anche solo registrare un brano appena imparato cercano una Library di suoni preconfezionati e registrati perfettamente da qualcuno in qualche parte del mondo. Addirittura uno studio californiano offre la possibilità per pochi dollari di far cantare un tuo brano da un ventaglio di cantanti scelti da un menu e accompagnato da una base suonata da professionisti. Certo per chi inizia è una bella soddisfazione sentire riprodotto un proprio brano da professionisti al prezzo che qui non sarebbe sufficiente neanche per pagare uno studio! Dicevo delle librerie o delle tastiere con almeno 1.000 splendidi suoni ‘inside’- cori, orchestre, tastiere vintage, suoni vintage, folk, jazz e chi più ne ha più ne metta…vuoi una chitarra Fender del ’72 amplificato da un Vox AC 30? No problem…un paio di click e ce l’hai bello e pronto. Inutile negare le enormi possibilità che si sono aperte in questi ultimi anni a livello creativo e di arrangiamento..oggi un musicista ha a disposizione un mondo sonoro totale e facilmente utilizzabile. La mia convinzione però è diversa; forse sono un inguaribile romantico ma credo che la collaborazione fra musicisti sia ancora fondamentale per la creazione di buona musica; la personalità ed il gusto di ogni musicista non si può racchiudere in una Library per quanto professionalmente compilata. Lo scambio di idee, anche totalmente spiazzanti  rispetto al disegno che avevamo in mente originariamente su un nostro brano, non può che arricchire il risultato finale oltre all’accrescimento della propria esperienza personale. Si può dire che oggi la musica è completamente individualista e priva di quegli elementi di invenzione che solo la musica ‘di gruppo’ può offrire. La scelta dei suoni, il tipo di esecuzione la spontaneità rimangono valori inespressi se a livello creativo e di arrangiamento la musica nasce da una testa sola. Si può obiettare naturalmente che è vero il contrario e cioè che finalmente un musicista può esprimersi completamente e senza i condizionamenti quasi sempre inevitabili quando si ha a che fare con ‘altri’ ma non credo che, facendo un esempio blasfemo, Giuseppe Verdi avrebbe potuto esprimere tutta la sua grandezza senza l’aiuto di un maestro orchestratore che sviluppasse i suoi meravigliosi temi o che, per fare un esempio più facile, parleremmo ancora oggi dei Fab Four se la loro musica non fosse stata frutto della somma delle genialità di ognuno di loro anche se profondamente contrastanti. Forse queste righe possono apparire banali ma vedo che ultimamente i musicisti hanno la tendenza a fare tutto da soli nella convinzione imbarazzante e inconfessabile che questa sia la cosa migliore per scrivere un brano, evitando il confronto con altri musicisti che potrebbe invece essere la panacea per far spiccare il volo alle nostre idee. Insomma voglio affermare e ribadire la differenza tra una bella partita a carte con gli amici e un solitario! Chi ha buone orecchie…..

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