Report a cura di Fabio Pugliese
Photo a cura di Stefano Panaro
Articolo già apparso sul portale Rome
by Wild:
Venerdi 21 novembre 2014, il Jailbreak apre il palco
alle band nostrane, stasera si esibiscono Pavic e Musicphobia.
Pur essendo venerdì non si può certo dire che il
locale sia strapieno, eppure tutti i tavoli e i posti a sedere sono prenotati
per questo concerto dedito alle sonorità hard rock e alternative/grunge.
I primi a salire sul palco sono i romani Musicphobia che,
così come i Pavic, si sono formati intorno al 2005. I Musicphobia vedono
in formazione il cantante Michelangelo Lubrano, il chitarrista Giuseppe
Silvestri, il bassista Fabio Mociatti e il batterista Alessandro Carotti, che
recentemente ha sostituito Marco Sebastianelli. Il loro album d’esordio del
2011 si intitola “T.W.S.A.”, da cui la band stasera eseguirà 3 brani.
Il primo, che apre anche il loro concerto è “Stones In The Air“, un bel brano dove la ripresa del cantato dopo il primo ritornello viene sostituito da una sorta di cantilena, un arrangiamento che dura solo pochi secondi, ma bastano per colorare il brano in maniera diversa. Si continua con un altra song del disco,”Raven is Living“, che mantiene un buon cantato e un ritornello accattivante.
Il primo, che apre anche il loro concerto è “Stones In The Air“, un bel brano dove la ripresa del cantato dopo il primo ritornello viene sostituito da una sorta di cantilena, un arrangiamento che dura solo pochi secondi, ma bastano per colorare il brano in maniera diversa. Si continua con un altra song del disco,”Raven is Living“, che mantiene un buon cantato e un ritornello accattivante.
Pur non essendo un grande amante di questo genere
musicale, riconosco che la voce di Michelangelo è a dir poco perfetta per la
loro proposta. Con “I Feel No Better” la band ci regala un ottimo giro
di chitarra veloce e più heavy, seguito da stoppate di basso e batteria, per
poi tornare a un mid tempo. Anche in questo la linea di cantato è perfettamente
calzante e ripete la formula del primo brano eseguito, “Stones In The Air“.
Dopo “Wasted Time” e “Life” si torna all’album “T.W.S.A.” con il singolo “Undivided“, altro ottimo brano che inizia con un arpeggio di chitarra per svilupparsi poi in un hard rock dalle tinte sempre alternative/grunge. Si conclude degnamente la setlist con “Waiting 4 Tomorrow” e “Freedom“, scroscio di applausi e al pubblico non rimane che attendere l’esibizione della band Headliner.
Dopo “Wasted Time” e “Life” si torna all’album “T.W.S.A.” con il singolo “Undivided“, altro ottimo brano che inizia con un arpeggio di chitarra per svilupparsi poi in un hard rock dalle tinte sempre alternative/grunge. Si conclude degnamente la setlist con “Waiting 4 Tomorrow” e “Freedom“, scroscio di applausi e al pubblico non rimane che attendere l’esibizione della band Headliner.
Veloce cambio e sul palco arrivano i Pavic,
la band capitanata dal chitarrista Serbo, trapiantato in Italia, Marko Pavic.
Forti del loro terzo album “Is War The Answer?” la band torna al
Jailbreak dopo essere appena rientrata dal tour “Unconditioned” che li
ha visti come opening act degli americani Circle II Circlein Olanda
e Svizzera.
Il combo ci impressiona subito con il possente hard rock di “Miracle Man”. Ed è immediatamente chiaro che il cantante Joe Calabro non fa rimpiangere il suo predecessore Chris Catena.
Il combo ci impressiona subito con il possente hard rock di “Miracle Man”. Ed è immediatamente chiaro che il cantante Joe Calabro non fa rimpiangere il suo predecessore Chris Catena.
Arriva “In Your Eyes” e il pubblico in sala è
pronto per essere di nuovo investito dal roccioso suono di chitarra di Mr.
Pavic, altro brano che fonde alla perfezione potenza e melodia. Da notare l’ottimo
lavoro dietro le pelli del batterista Antonio Aronne.
E’ ora il momento della cover di turno, “Notorius” (Duran Duran), che sinceramente non avrei riconosciuto se non dal ritornello, quindi un plauso alla band per averla egregiamente personalizzata e non copiata.
E’ ora il momento della cover di turno, “Notorius” (Duran Duran), che sinceramente non avrei riconosciuto se non dal ritornello, quindi un plauso alla band per averla egregiamente personalizzata e non copiata.
Con “Song For The Rain” si calmano le acque, la
semi ballad dall’orecchiabile ritornello (da cui è tratto anche un video per
l’ultimo album), è anche molto apprezzata dal pubblico.
Si torna a sonorità hard con il brano “Ghost In A Trash Machine” dal secondo album “Unconditioned”, così come dal secondo lavoro sono tratti i brani “Trapped” e “Ride ‘n Run”, cantata dal bassista Aleks Ferrara. Uscito dalla scena, Joe Calabro rientra per duettare insieme all’amico Enrico (ERK) Scutti, invitato sul palco per interpretare il brano che dà il titolo all’ultimo lavoro, “Is War The Answer?”, in cui, insieme alla chitarra, la fanno da padrone le tastiere di Lorenzo Antonelli. Anche da questo è stato tratto un videoclip.
Ringraziato l’amico Enrico si prosegue l’ormai caldo concerto con altri brani, quasi tutti tratti dall’ultimo lavoro, come “Free Fall”, “Every Time I Die” e “Your Own Misery”, per arrivare verso la fine con “Strong Enough” dove ancora una volta il contrasto tra chitarra distorta e i suoni synth sono protagonisti.
Si torna a sonorità hard con il brano “Ghost In A Trash Machine” dal secondo album “Unconditioned”, così come dal secondo lavoro sono tratti i brani “Trapped” e “Ride ‘n Run”, cantata dal bassista Aleks Ferrara. Uscito dalla scena, Joe Calabro rientra per duettare insieme all’amico Enrico (ERK) Scutti, invitato sul palco per interpretare il brano che dà il titolo all’ultimo lavoro, “Is War The Answer?”, in cui, insieme alla chitarra, la fanno da padrone le tastiere di Lorenzo Antonelli. Anche da questo è stato tratto un videoclip.
Ringraziato l’amico Enrico si prosegue l’ormai caldo concerto con altri brani, quasi tutti tratti dall’ultimo lavoro, come “Free Fall”, “Every Time I Die” e “Your Own Misery”, per arrivare verso la fine con “Strong Enough” dove ancora una volta il contrasto tra chitarra distorta e i suoni synth sono protagonisti.
Bellissima anche la placata e melodica “Just Go On”,
nel cui videoclip c’è anche la pregiata presenza del chitarrista Kee
Marcello. E per chiudere in bellezza questa serata il bis viene affidato ad
un altro ottimo brano, “Welcome To My World”, un bel miscuglio hard rock
e alternative metal.
Rome by Wild ringrazia il Jailbreak e le due band per
averci offerto questa bella serata all’insegna del groove, della potenza e
della melodia, ingredienti fondamentali per creare dell’ottima musica come
quella che ha tuonato tra le mura del locale.
Continuiamo a seguire le nuove proposte che, evidentemente, hanno ancora qualcosa da dire.
Continuiamo a seguire le nuove proposte che, evidentemente, hanno ancora qualcosa da dire.
Set List Musicphobia
1 Stones In
The Air
2 Raven Is Living
3 I Feel No Better
4 Wasted Time
5 Life
6 Undivided
7 Waiting 4 Tomorrow
8 Freedom
2 Raven Is Living
3 I Feel No Better
4 Wasted Time
5 Life
6 Undivided
7 Waiting 4 Tomorrow
8 Freedom
Set List Pavic
1 Miracle
Man
2 In your Eyes
3 Notorious (Duran Duran cover)
4 Song For The Rain
5 Ghost In A Trash Machine
6 Trapped
7 Ride ‘n Run
8 Is War The Answer?
9 Free Fall
10 Every Time I Die
11 Your Own Misery
12 Strong Enough
13 Just Go On
14 Welcome To My World
2 In your Eyes
3 Notorious (Duran Duran cover)
4 Song For The Rain
5 Ghost In A Trash Machine
6 Trapped
7 Ride ‘n Run
8 Is War The Answer?
9 Free Fall
10 Every Time I Die
11 Your Own Misery
12 Strong Enough
13 Just Go On
14 Welcome To My World
Nessun commento:
Posta un commento