Racconti sottoBanco
Aprile 1975, mese pieno di attività per il Banco
del Mutuo Soccorso.
Nuovo disco per la
Manticore, concerto di presentazione al Teatro Malibran, Tour e copertine
dedicate alla band sulle maggiori riviste italiane, Ciao 2001, Super Sound e
Articolo sulla rivista spagnola "Popular 1" proprio sulla visita di Emerson
al Banco al concerto di Venezia.
Per non dimenticare…
Wazza
Popular 1 - Banco del Mutuo Soccorso
Teatro Malibran di Venezia
(Marco Ferranti da “Ciao 2001” n.14,
13 aprile 1975 )
«Il buio della scena mosso da poche ombre: Renato immobile al
basso, Rodolfo chinato sull’acustica, la presenza di Pierluigi intuita dietro i
tamburi, le prime note dall’oboe di Gianni… “in volo”… e una luce improvvisa e
accecante avvolge un palchetto da dove Vittorio incomincia a narrare, poi, il
lampo è nel palco di fronte e risponde l’ippogrifo, voce, teatralità,
gestualità superbe di Francesco Di Giacomo… […] con questo prologo di grande
effetto scenico, il Banco è riuscito a penetrare nello spirito giusto
dell’ambiente, quasi la sua musica, carica di accenti drammatici, di radure
melodiche in un continuo fluire dinamico, fosse parte di questo scenario, la
fantastica colonna sonora che accompagna la vita […] Il concerto con cui la
Manticore, di cui era presente il boss Keith Emerson, ha presentato questo suo
nuovo gruppo alla stampa internazionale, è stato caratterizzato da una musica
ad altissimo livello: le paure, gli sforzi, i brividi e le fatiche della
vigilia hanno stimolato il sestetto nella dimensione più giusta, allontanandolo
da ogni situazione “ruffiana” dello spettacolo […] Così da una “R.I.P.”
sostenuta dalla ritmica serrata del synth e con la chitarra di Rodolfo spesso
in bella evidenza, siamo passati a “L’Albero del Pane”, un brano inedito che
ancora una volta ha mostrato nelle linee melodiche di Francesco una delle armi
più efficaci della formazione. Quindi, accolta da applausi a scena aperta e dal
visibile entusiasmo dei giornalisti stranieri, “La Danza dei Grandi Rettili”,
autentica palestra di improvvisazioni e jazzismi per i cinque strumentisti, dal
basso di Renato ad un’inedita tromba per Rodolfo. A ruota segue “Non Mi
Rompete” cantata in inglese […] Una lunga improvvisazione di pianoforte che
Gianni Nocenzi conduce in “Metamorphosis” con tecnicità incredibilmente
espressiva e sintetica, ben usufruendo delle possibilità sonore di un
equalizzatore, inframezzato dagli spunti felici di Pierluigi […] Queste
tematiche espressive, abbinate ad una musicalità graffiante e originale, hanno
trovato nel concerto veneziano nuova linfa in un collage di suoni concreti di
synth e di passaggi strumentali tratti da “Passaggio” e “Canto Nomade per un Prigioniero
Politico” […] Ritorno alla musicalità pura con “Dopo… Niente è Più Lo Stesso”
dal gran finale barocco, splendida e meravigliosa orchestrazione di Vittorio,
vero perno della formazione. E sull’onda dell’entusiasmo generale, capace di
contagiare anche i giornalisti stranieri, alcuni dei quali stanno urlando sotto
il palco, arriva un’ondata di bis: “La Conquista della Posizione Eretta”, vero
manifesto del gruppo con Rodolfo al corno e il moog di Vittorio in primo piano,
e “750.000 Anni fa… l’Amore” stupendamente vibrante […] Poi un altro lungo bis
di impronta jazzistica e nuovamente “R.I.P.”; il pubblico che invoca il quarto
bis dopo tre ore di musica, felicità, il sorriso sul volto stanco di Marcello,
degno engineer del concerto, e di chi, come lui, ha contribuito in maniera
fondamentale allo svolgimento perfetto dello spettacolo».
Keith Emerson: «Premesso che il successo della PFM mi
inorgoglisce, devo dire che la scelta del Banco non è affatto subordinata alla
presenza di un altro gruppo italiano nell’etichetta. Quando feci la prima
tournèe italiana con EL&P, Francesco Sanavio mi portò una copia dell’album
“DARWIN” uscito proprio in quei giorni; mi piacque subito moltissimo e mi
interessai subito al gruppo… ma allora non si parlava ancora della Manticore.
Se poi il Banco non è entrato subito a far parte della nostra casa discografica
questo è dovuto esclusivamente ai componenti della formazione e al loro manager
che hanno preferito approfondire maggiormente il discorso italiano prima di
lanciarsi nell’avventura “estera” […] Nelle loro composizioni non c’è
frammentarietà, ma un discorso continuo, che si evolve, come una sinfonia,
tanto per intenderci. Se tu fai il tuo ingresso nella sala dove suona un gruppo
qualsiasi e questi hanno già iniziato, non comprendi mai a che punto sono, se
sono alle prime note o al bis. Con il Banco questo non succede, non può
succedere; dovrebbe essere proibito entrare a spettacolo iniziato, come per
certi film gialli, tanto è fondamentale ogni parte della loro musica».
Popular
1 -Rodolfo Maltese e Vittorio Nocenzi; Teatro Malibran, Venezia
Popular
1 - Gianni Nocenzi; Teatro Malibran, Venezia
Copertina Popular 1
Popular 1 -Keith Emerson e Francesco
Di Giacomo all'Hotel Danieli di Venezia
Nuovo sound 5 aprile 1975
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