ANCIENT VEIL: Uplugged live
Open Mind-Lizard 2020
ITA
Di Valentino Butti
A due anni da “Rings of earthly… live” eccoci nuovamente a
parlare dei genovesi Ancient Veil: sulla
scena ormai da oltre 30 anni essendo, i due mastermind del progetto, Alessandro
Serri ed Edmondo Romano, anche i fondatori degli Eris Pluvia, il cui
album d’esordio, del 1991, “Rings of earthly light” ha fatto breccia nel cuore
di molti appassionati italiani e non.
Lasciati gli Eris Pluvia e fondato gli Ancient Veil, i due,
con l’aggiunta di Fabio Serri (tastiere, piano e voce) hanno pubblicato tre
album in studio, il disco dal vivo già menzionato e, ora, questo “Unplugged live”. “Acustico” che poi
completamente non lo è, poiché quattro brani sono in versione elettrica con la
band completata da Massimo Palermo al basso, Marco Fuliano alla batteria e dall’ospite
Marco Gnecco all’oboe. Le undici tracce sono estrapolate da tre differenti
concerti: due al “La Claque” di Genova nel maggio e nel luglio del 2017 (quelli
unplugged), l’altro a “La casa di Alex” di Milano nel gennaio 2019.
Particolarmente interessanti sono i tre brani inediti presentati: “Return to the past” (che appartiene al primissimo repertorio degli Eris Pluvia ), suadente e vellutata per chitarra acustica, flauto, piano, sax e voce; “A clouded mind” evocativa nel suo breve e lento dipanarsi con il clarinetto in evidenza e “You’ll become rain part two” presentata in una versione diversa (rock diciamo) rispetto a quella, per quartetto d’archi, presente nell’album d’esordio del gruppo nel 1995.
Ogni pezzo della raccolta ha comunque una propria storia, un
proprio pathos, una propria anima e questo grazie alla grande sensibilità che i
musicisti mettono in mostra. Una sensibilità che si manifesta mediante la
creatività degli arrangiamenti e nella capacità di “toccare” l’anima degli
ascoltatori attraverso un vero e proprio dialogo, quasi fisico, con i
rispettivi strumenti, carezzandoli, sfiorandoli e conducendoci, infine, per
mano, alla scoperta del loro mondo incantato, lasciandoci con non pochi piacevoli
brividi. Come non rimanere affascinati dall’esecuzione, seppur parziale, della
suite “Rings of earthly light” adattata mirabilmente in chiave acustica con la
voce di Fabio Serri a sostituire in “Sell my feelings” (una sezione del brano) quella
di Valeria Caucino. Affascina la delicatezza di “Chime of the times” condotta
dalla voce soffice di Alessandro Serri accompagnato dal parco strumenti di
Edmondo Romano (sax soprano, clarinetti, flauti, low whistle… noccioline e
caramelle…) e con una delicata ritmica che fa capolino sul finale. Molto
convincente (ed in versione elettrica) “Feast of the puppets”, quasi una danza
rinascimentale di gran gusto e la sempre splendida “Creature of the lake” fiore
all’occhiello della band e perfetto esempio di romanticismo musicale non
zuccheroso. L’album è poi chiuso dal binomio “You’ll become rain” e “You’ll become
rain pt.2” perfetto epilogo di quaranta minuti di altissimo profilo in cui le
due anime (ma anche più…) degli Ancient Veil emergono in tutto il loro
splendore.
01 Rings of earthly light (suite)
Earthcore
Portrait
Sell my feelings
02 Only when they’re broken
03 The way home
04 Chimes of the times
05 A clouded mind
06 Feast of the puppets
07 New
08 Return to the past
09 Creatures of the lake
10 You’ll become rain
11
You’ll become rain part two
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