«”Brain Salad Surgery” fu creato in un periodo in cui ognuno nel gruppo era ricettivo ai massimi livelli. Fu l'ultimo vero album della band»
(Keith Emerson)
Usciva il 19 novembre 1973 “Brain Salad Surgery”, quinto album degli Emerson Lake & Palmer, come diceva Keith Emerson, forse l’ultimo vero album “corale” del trio.
La copertina è una delle più
suggestive del prog, e fu realizzata dall’artista svizzero H.R. Giger.
Il titolo, "Brain Salad Surgery", fu
probabilmente tratto da un verso della canzone “Right Place, Wrong Time”,
dell'artista rhythm and blues Dr. John, uscita nel febbraio del 1973, ed è
un'espressione slang per indicare la fellatio.
L'album raggiunse la seconda posizione nelle classifiche britanniche e la sedicesima negli U.S.A
Di tutto un Pop…
Wazza
Disse Greg Lake:
“Non ci siamo mai sentiti
presuntuosi, cercavamo solo di ottenere il meglio da noi stessi. La musica è il
frutto emotivo di un contratto non scritto tra persone. È importante avere una
visione e ELP sposava l'artigianato con le emozioni. Ci sono quattro aggettivi
per inquadrarci: eravamo espressivi e potenti da un lato, dinamici e romantici
dall'altro. Se riascoltate le parti di piano suonate da Keith in "Take a Pebble"
ne avrete un esempio palpabile.
Con "Brain Salad Surgery",
il nostro apice artistico, siamo stati fortunati e preveggenti, anticipammo la
letteratura fantascientifica e i romanzi cyberpunk, e poi la copertina di Giger
era meravigliosa. "Brain Salad Surgery" era un prodotto d'arte, solo
che non si poteva dire, sembrava troppo per un gruppo rock. Il nostro
faro-guida era la bellezza, esattamente l'opposto dei nostri giorni, che hanno
dimenticato che cosa sia la parola "artigiano". Molti produttori non
hanno idea di cosa sia la musica, imparano qualche trucco da studio d'incisione
e si lanciano su Internet.
Oggi il rock è finito. Il termine
rock'n'roll non luccica più, ha perso la sua brillantezza. Tutto è diventato
manufatto e l'industria è piegata solo alle logiche del profitto.”
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