STRAWBS ON
THE FIELD FOREVER
L’ultimo
show degli Strawbs
Cropredy-11 agosto2023
Di Michele Pisaturo
Quando Dave Cousins, lo scorso dicembre, è stato contattato dagli organizzatori del festival di Cropredy, ha accettato senza esitazioni, malgrado da oltre un anno fosse sotto intense cure per contrastare il cancro. See you on the field ci si promette tra i partecipanti al festival, artisti o spettatori che siano. E così deve aver risposto Dave Cousins, travolto dall’entusiasmo dell’artista di razza, quando lo hanno invitato per l’ennesima volta sul palcoscenico della campagna dell’Oxfordshire. Dopo un mese, purtroppo, le analisi hanno fatto emergere una seria compromissione del sistema immunitario, ma Cousins non si è arreso e, promesso ai suoi medici di seguire le loro indicazioni e tenersi lontano da qualsiasi potenziale agente infettivo, ha deciso di rispettare l’impegno e la sua natura di musicista per dar vita all’ultimo show degli Strawbs.
L’atmosfera sui campi di Cropredy,
come si può immaginare, diviene fiabesca, quasi surreale, le emozioni degli
spettatori sono amplificate a dismisura, compreso il timore di una prestazione
sottotono. Ma i timori vengono immediatamente spazzati via già dalle prime note
di una potentissima versione di New world,
e malgrado il testo cupo e la struggente interpretazione di Cousins, qualsiasi
malinconia scompare.
La band è un mix di membri storici e recenti innesti: John Ford e Brian Willoughby alle chitarre, Blue Weaver alle tastiere, Schalk Joubert e Kevin Gibson, rispettivamente al basso e alla batteria; la presenza di Cathryn Crayg ridà spazio alla voce femminile, che fu di una giovanissima Sandy Danny, il cui spirito aleggia naturalmente al festival dei Fairport Convention. Cousins imbraccia all’occorrenza banjo e dulcimer appalachiano. Insomma, ci sono tutte le componenti per un concerto indimenticabile.
I classici Stormy down, Shine on silver
sun e The hangman and the papist,
precedono The magic of it all, il
brano omonimo del recente disco, che interrompe l’atteso tuffo nel passato, per
creare le giuste aspettative per le splendide Witchwood e Benedictus. Ovviamente
non poteva mancare Ringing down the years,
dedicata al dolce ricordo di Sandy Danny, composta da Cousins appena appreso
della sua tragica scomparsa; “Georgia on my mind” canta nel finale, riferito al
pensiero della piccola figlia di Sandy. Georgia vive da sempre in
Australia e segue le orme artistiche del nonno paterno, dipingendo, ora è a
Cropredy per presentare una mostra di oggetti appartenuti alla madre.
I concerti del festival sono
spesso magici e ricchi di ospiti, in questa occasione fa la sua comparsa, fino
al termine del concerto, il figlio di altro un illustre membro del glorioso
passato: Adam Wakeman, esibitosi il giorno prima con Damien Wilson alla
voce.
Da Bursting at the seems, album live del 1973, controverso all’epoca
ma successivamente divenuto un contenitore di classici della band, vengono eseguiti
Lay down, apparso per la prima volta come singolo, tra accuse di svolta pop
e poi riproposto nel pregevole disco acustico di Cousins e Willoughby e in Blue
Angel, The river unito a Down by the Sea, come registrata nel 1990 e pubblicata come bonus track su Prognostic e Part of the
Union.
Il dinamico Ready (Are we ready), brano dell’ultimo disco, a chiusura del
concerto, ha il sapore di una finestra aperta sul futuro. Il futuro della band,
infatti, prevede ancora lavori in studio e sicuramente il ricordo di
performance live indelebili, pregni della dolce energia che gli Strawbs hanno
saputo trasmettere in oltre 50 anni di attività.
In
perfetto equilibrio tra passato e presente
Come
quando è stato scritto
Ora
è avvenuto
Ciò
che proteggeva
Si frantuma come il vetro
La
polvere della città
Scende
come sangue
Pochi
sopravvivranno
L'incendio e l'alluvione
Pronto
Siamo
pronti?
Pronto
Siamo pronti?
Giù
al mare
Si
prendono cura dei loro greggi
Campi
selvaggi
Un macerie di rocce
La
neve si accumulava alta
In
una tempesta invernale
Ci
stringiamo insieme
Per tenerci al caldo
Quelli
che hanno il potere
Hanno
mascelle e nessun morso
Sono
come i lupi
Mangiare lentamente di notte
Né
argento né oro
Pagherò
per i peccati
Di
chi li commette
Nessuno vince
Come
quando è stato scritto
Adesso
è arrivato il momento
Nella
fiducia siamo guidati
Per
verità siamo vincolati.
SETLIST
1. New World
2. Stormy Down
3. Shine on Silver Sun
4. The Hangman and the Papist
5. The Magic of It All
6. Witchwood
7. Benedictus
8. Ringing Down the Years
9. Lay Down (with Adam Wakeman)
10. The River/Down by the Sea (with Adam Wakeman)
11. Part of the Union (with Adam Wakeman)
12. Ready (Are We Ready) (with Adam Wakeman)
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