Racconti sottoBanco…
Il 22 giugno 2003, a Tradate (Varese), si ritrovarono sullo stesso palco tre leggende
del prog rock italiano:
(il mito) New Trolls - Banco del Mutuo Soccorso - Le Orme
Trascrivo l'articolo che
scrisse Mino Profumo, e pubblicato
sul numero 12 (luglio 2003) della fanzine "Il Giardino del Mago".
"Durante i gloriosi
anni '70 non era infrequente vedere sullo stesso palco alcune della maggiori
band di rock progressivo italiano, basti pensare ai vari Festival d'avanguardia
e nuove tendenze, Caracalla, Villa Pamphili o Palermo Pop .
Manifestazioni oggi
pressochè irripetibili e dunque va salutato con entusiamo l'avvenimento
svoltosi domenica 22 giugno a Tradate in occasione del 50° anniversario della
fondazione dell'Avis locale, reso possibile anche grazie alla tenacia
dell'organizzatore Alfio Cantarella, indimenticato batterista dell' Equpe 84. Il mito New Trolls (cioè la branca Nico di Palo, Ricky Belloni e Giorgio Usai, che
da anni si contrappone sia musicalmente che legalmente alla Storia dei New
Trolls di Vittorio De Scalzi e Maurizio Salvi), il Banco e Le Orme, preceduti da uno strano e forse inopportuno opening act di musica
soul, sono stati cosi i protagonisti di una bella serata di sano prog
tricolore, solo in parte rovinata dal caldo africano e da un enorme ritardo
sulla tabella di marcia che prevedeva i tre gruppi scaglionati rispettivamente
alle 18.00, 20.00, 22.00. Invece per motivi ignoti la band genovese e salita
sul palco solamente alle 20.30 suonando per circa due ore tutti gli hits di una
carriera passata agevolmente dal pop commerciale alle contaminazioni classiche
del Concerto Grosso. Da vecchio afecionado
boccio sonoramente l'orrenda tastiera a tracolla modello Sandy Marton sfoderata
da Usai… ridateci il mellotron!
Accolto col solito calore
da un pubblico numeroso e partecipe, il BMS ha sfornato (è proprio il caso di
dirlo vista la temperatura) ancora una volta una performance degna della sua
grande tradizione fatta di cuore, tecnica e sentimento. Ha aperto il set "Metamorfosi",
sempre incline alle interessanti variazioni di Vittorio Nocenzi, seguita dalla
più tradizionale "R.I.P.", fedele testimone della inalterata
limpidezza del canto di Francesco di Giacomo,cui il tempo ha altresi donato
sfumature ancora più arcane "L'Evoluzione", accorciata e
modernizzata, ne guadagna in incisività e autorevolezza, proprio nel momento in
cui qualche sciocco mette in discussione l'intera teoria di Darwin. Grandiosa e
poi ..." E mi viene da pensare", straordinariamente lirica e ispirata
col duo Nocenzi/Di Giacomo a duettare nella struggente melodia.
"Emiliano", dedicata da Francesco ad un uomo di grandi idee e poche
ideologie, è l'unica seventies, con il pianismo di Vittorio in bella evidenza e
ben raccordato agli antichi capolavori da questi benemeriti dissidenti dei 4/4.
"Il Ragno", "Moby Dick" e "Canto di Primavera"
sono altri quadri di quella sterminata galleria composta dai nostri
impressionisti del rock (del resto Rodolfo Maltese non assomiglia un pò a Van
Gogh?), fino alla chiusura in pieno stile salvadanaio di "Traccia"
seguita dall'unico bis che non poteva che essere "Non mi rompete",
cantata a squarciagola dall'intera audience.
E chi non vorrebbe ora ascoltare
il "Giardinio del Mago ?"; purtroppo si è fatto davvero tardi, e dopo
un'ora e mezza è doveroso lasciare spazio anche alle penalizzate Orme, costrette
a rafforzare solamente 60 minuti di musica, sia pure di grandissimo livello con
l'esecuzione integrale di "Felona e Sorona", ma senza alcun accenno
agli ultimi due splendidi lavori. Abbiamo assistito ad un evento eccezionale e
speriamo che non rimanga un episodio isolato, forse sto invecchiando ma
riesco a commuovermi nel vedere vive e vegete formazioni che fanno parte della
storia della musica."
Mino
Profumo
NDR
Confermo il caldo… ricordo
che Aldo Tagliapietra e il tastierista Andrea Bassato vennero nei camerini a
salutare il Banco, e Bassato si fece autografare "Movimenti" da
Vittorio.
L'organizzazione un pò
latitante: il Banco fece il soundcheck alle 18,30, già con la gente che
entrava, e non ne poteva più di aspettare; il colmo fu che nonostante il
ritardo alle 19,30 iniziò un "gruppo spalla"!
Lo stesso concerto fu
ripetuto il 20 settembre a Jesolo (Venezia), ma con meno problemi…
Wazza
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