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lunedì 29 ottobre 2018

C'era una volta la musicassetta demo... di Daniele Badursi


I formati che ci hanno permesso di usufruire della musica - e qui le passioni specifiche non c’entrano - partono dal vinile per arrivare all’attuale musica liquida, passando essenzialmente per la musicassetta e il CD.
L’evoluzione tecnologia ci ha portato verso il miglioramento della qualità, ma sono molte le correnti di pensiero che riescono a trovare lati positivi in ognuna delle vie percorse, anche quelle molto antiche.
E’ sotto gli occhi di tutti il massiccio ritorno al vinile, quell’oggetto che ha fatto sognare il popolo dei seventies - forse un po’ scomodo rispetto agli attuali standard di utilizzo -, sparito per molto tempo dalla circolazione e venerato, ieri come oggi, come fosse un feticcio.
La musicassetta è rimasta un po’ nell’ombra, ma non ho dubbi che presto verrà posta all’attenzione del vecchio pubblico e di quello che, per motivi anagrafici, non l’ha mai utilizzata, ed è abbastanza frequente trovare oggigiorno nuovi album che, tra le tante possibilità inseriscono la loro proposta su “cassetta” che, è bene ricordarlo, arriva in massa sul mercato a metà anni ’60 per poi scemare negli anni ’90… un lungo e felice periodo di vita!
Meglio l’analogico o il digitale?

Accantoniamo il dilemma e leggiamo il pensiero di Daniele Badursi, che regala al popolo del web immagini emozionanti!
Un ricordo di Daniele Badursi
C'era una volta la musicassetta demo... 

Un nuovo regalo vintage è disponile per gli appassionati di musica.
Direttamente dall'archivio di Raw Art Fanzine, ovvero dalla collezione privata del fondatore lucano
Daniele Badursi, è ora consultabile gratuitamente online un catalogo/documentazione delle produzioni analogiche su audiocassette di bands italiane underground del passato. Parliamo di 20 anni fa.
Una vera e propria chicca vintage online che puoi sfogliare liberamente QUI:
L'edizione digitale su Issuu fotografa la scena musicale più underground e autoprodotta in Italia nella seconda metà degli anni '90.
Non è un caso trovare band emergenti metal, rock, punk, grunge, dark, hc, indie e altri generi musicali che hanno accompagnato e spesso creato lo stile e la cultura giovanile di quel periodo. L'insieme di tutte le copertine di musicassette, messe in fila con la suddivisione delle regioni italiane, fanno immaginare di trovarsi a una mostra in formato digitale revival vintage.
L'operazione di digitalizzazione su Issuu continua a essere sempre rigorosamente gratis e senza scopo di lucro. L'idea di restauro e recupero artistico/culturale degli archivi di Raw Art, da parte del fondatore Daniele Badursi, è una donazione al web sempre indirizzata a omaggiare la scena musicale per lasciare una traccia storica dell'ingegno artistico della generazione di quel periodo.
Si tratta di ben 200+ copertine di nastri di gruppi italiani e stranieri che sono stati ricevuti e recensiti dalla storica fanzine Raw Art con base operativa in Basilicata. Un dato storico importante. La raccolta di audiocassette rallenta alla fine del '90 e si ferma negli anni successivi per via dell'iniziale diffusione del masterizzatore cd, fino a continuare nell'evoluzione tecnologica con il passaggio definitivo al supporto digitale e alla musica liquida tra cd, mp3, streaming, download, Youtube, Bandcamp, etc.
In questa raccolta, pubblicata in forma di libro digitale, puoi sfogliare online le copertine di oltre 200 musicassette demo di 200 band, cioè un'interessante parte delle audiocassette autoprodotte che erano in circolazione intorno al periodo 1995-2000.
Oltre ad essere un regalo per i fan, questo aggiornamento rappresenta sicuramente un giusto omaggio dedicato anche a tutte le band che hanno contribuito all'esistenza della scena musicale underground italiana nella seconda metà degli anni '90.
Sicuramente molti fan e componenti delle band presenti sul libro apriranno con grande emozione i cancelli dei ricordi rivedendo le copertine delle musicassette di gruppi conosciuti tanti anni fa nella provincia o anche fuori regione.
Rassegne di gruppi con canzoni originali (non cover band); incontri nei numerosi negozi di dischi che diventavano luoghi sacri e punti di aggregazione giovanile; negozi di strumenti musicali in cui si fissavano quasi tutti i giorni gli strumenti desiderati in vetrina; ore trascorse davanti al vecchio stereo per ascoltare musica e registrare cassette da scambiare; pacchetti da spedire con colla sui francobolli; sogni di diventare famosi; pellegrinaggi in edicola per leggere le novità dei propri gruppi preferiti sulle riviste specializzate; speranze di vivere di musica e chi ce l'ha fatta davvero. Insomma, ci sono un bel pò di ricordi emozionanti da risvegliare."
Allora buon viaggio!

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