Aurora Lunare, Translunaggio. Musica
per andare in orbita
Radiointervista di Max Rock Polis
Che si abbia la testa sulla Terra o
sulla Luna, il Progressive rock è sempre più riconosciuto come un linguaggio
universale che negli anni unisce gli artisti e appassiona sempre più persone.
Non è quindi una sorpresa scoprire la ragione per cui una band dagli anni '70
decide di riformarsi in piena regola e pubblicare un album raccolta di pezzi
storici del genere. Ne parliamo con Mauro, il toscano fautore del progetto.
Siamo qui con Mauro degli Aurora Lunare.
“Ciao, grazie a te e buon pomeriggio a
tutti i cittadini di Rock polis.“
Parliamo del vostro album “Translunaggio”
e della canzone “Fino alla mia porta” del Banco del mutuo soccorso, che
avete rifatto. È un album di cover suonate in modo particolare: com'è che avete
deciso di farlo?
“Senti, in realtà sapevamo che si
trattava di una scelta un pochino di compromesso, però ci sono stati tanti
motivi che ci hanno spinto a realizzare questo CD, che per noi è una tappa
importante. Effettivamente siamo partiti nel 2013 con l'album uscito con la
Lizard records, per cui colgo molto volentieri l'occasione di ringraziare il
nostro grande Loris, patron della Lizard che ci ha sopportato e supportato nel
migliore dei modi. Nel 2013 abbiamo realizzato un capitolo che avevamo chiuso
tanti anni fa, che si era riaperto nel 2007-2008 quando ci siamo rivisti e
rimessi insieme. Abbiamo realizzato un CD con i nostri brani storici di fine
anni '70, che per noi rappresenta una tappa fondamentale. Noi tre elementi storici
degli anni '70 ci siamo rimessi insieme e a noi si è unita una nostra vecchia
conoscenza, anche se lui sul vecchio avrebbe qualcosa da ridire [ride,
ndr]: Stefano Onorati, un ragazzo che conoscevamo da tanti anni. Lui è
un professionista che opera in vari campi della musica e anche nel Jazz. Così
abbiamo realizzato questo CD, dopodiché ci siamo un pochino guardati negli
occhi o meglio, visto che stiamo nelle parti più disperse d'Italia, ci siamo
confrontati con le vecchie email, i telefoni e abbiamo deciso di raccogliere in
un unico lavoro tutta una serie di precedenti brani, cover che avevamo sparso e pubblicato in qua
e là in vari CD tributo a The Flower Kings, Yes eccetera.”
Andate sul loro sito Aurora Lunare a
leggere, perché ci sono parecchie notizie interessanti e i dettagli sulle
canzoni.
“Abbiamo fatto
questo unico prodotto per fruizione nostra e per chi avesse curiosità di
sentire quello che abbiamo realizzato, per cui ci siamo sforzati di dargli un
taglio interpretativo piuttosto originale.”
Sì vero, chi ha il vostro lavoro o se
lo comprerà sul sito della Lizard records potrà riconoscere la vostra
particolarità. Non è Prog normale, è piuttosto peculiare e personale.
“Sì, e poi come avrai visto abbiamo
anche voluto aggiungere due brani inediti, cover dedicate a due grandissimi
capitoli del Prog storico, e per certi aspetti anche attuale, italiano: il
Banco e gli Area. Due brani con cui abbiamo colto la palla al balzo e voluto
rendere omaggio a due grandi personaggi, artisti compianti come Demetrio
Stratos e Francesco Di Giacomo. Il brano degli Area è “Hommage a Violette
Nozieres” tratto dall'album “Gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano”,
un LP che ha segnato la tappa artistica della nostra adolescenza.”
Altri brani che avete scelto, ad esempio
degli Yes “Don't kill the whale”, dei Procol harum “A whiter shade of
pale”. Ricordiamo gli altri gruppi che avete interpretato, tanto per
mettere curiosità.
“Sì guarda, noi gli abbiamo dato un
ordine cronologico, nel CD sono ordinati per la loro uscita. Partendo dai
Procol harum è un omaggio, una traccia storica di un gruppo che ha segnato il
passaggio dagli anni '60, dal Beat alle prime formazioni Prog, poi c'è Enrico
Simonetti il padre di Claudio con un classico: “Gamma”. Dopo Banco, Area
e Yes, con un brano degli anni '70 che conoscono tutti, vengono i Goblin con un
brano degli anni '80: “Connexion” da “Contamination”, proseguendo
abbiamo anche Phli Collins col brano “Lorenzo” della carriera post
Genesis. Andando avanti ci sono i Marillion, una band grandiosa sotto tutti gli
aspetti che amiamo molto, e per finire i The flower kings, un gruppo storico
del nord Europa, importantissimo che adoriamo, con un brano dai loro CD più
recenti.”
Ma ora nominiamo e salutiamo tutti gli
altri componenti del gruppo degli Aurora Lunare, e salutiamo anche Alessandro
Corvaglia che si è interessato a voi.
“Certo, poi lo interroghiamo il nostro
Ale [ride, ndr]. La lineup attuale di Aurora lunare siamo io Mauro
Pini a tastiere e voce, poi c'è Luciano Tonetti al basso, Marco Santinelli
alla batteria e Stefano Onorati alle tastiere e chitarra acustica. In realtà
poi dovremmo ringraziare una schiera talmente ampia di ospiti che probabilmente
domattina ci addormentiamo qui assieme [ride, ndr] e non è il caso. Alessandro
Corvaglia un pochino su tutti, perché sai noi lo conosciamo da quando
avevamo i calzoncini corti [ride, ndr] e lui di fatto come sappiamo collabora
con tanti gruppi. E poi ci siamo anche avvalsi di collaborazioni per noi
prestigiose come Ares Tavolazzi, Gianluca Milanese, Marco
Severa e molti altri. In molti hanno contribuito a realizzare questo lavoro
per cui li ringrazio pubblicamente, non possiamo citare tutti perché altrimenti
ci facciamo domani. E poi noi non possiamo rivelare la fine del film [ride,
ndr]: chi è curioso di sapere chi ha contribuito, può andare sul nostro sito e
scoprire gli ospiti importanti e per noi significativi su un piano umano e
artistico.”
Rinnoviamo l'invito quindi ad andare
sul vostro sito e leggere tutto quello che vi riguarda. Andando poi sul sito
della Lizard si può acquistare questo “Translunaggio”, sia in digitale
che in CD fisico. Io però ti devo salutare Mauro, ti ringrazio per essere stato
qui con la tua musica, con la tua toscana lunarità. Un abbraccio.
“Sì, con la nostra toscanità [ride,
ndr]. Grazie anche da parte mia a te, a tutti i cittadini di Rock polis e al
nostro Loris Furlan della Lizard records che è sempre presente.”
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