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mercoledì 19 ottobre 2022

NIK TURNER & THE TRANCE DIMENSIONAL - “Synchronicity” - Commento di Andrea Pintelli


NIK TURNER & THE TRANCE DIMENSIONAL

“Synchronicity” 

BWR

Commento di Andrea Pintelli


Ci sono artisti che non potranno mai essere domati, in quanto anarchici nell’animo, uno di questi è Nik Turner, fondatore dei celeberrimi Hawkwind, inventori dello space rock.

Classe 1940, ha ancora tanta benzina in corpo da permettergli di riproporsi discograficamente e mai in maniera scontata. Negli anni ha attraversato tutte le stagioni musicali e ne è sempre uscito illibato, ossia mai toccato dai trend del momento. Un esempio. Ora, nel 2022, tramite la Black Widow Record (gloria sempre), ha dato alla luce “Synchronicity”, insieme ai The Trance Dimensional, band fondata nel 2016 da Steve Hillman. Un album pieno di idee e dalle mille sfaccettature, in grado di soddisfare anche i fans della prima ora: prog, space, psych, ma bellamente incatalogabile, meravigliosamente fuori di testa, in barba ai predoni della stereotipizzazione. Fanno parte della partita, e con molto piacere, anche due ex-Hawkwind, ossia Dave Anderson al basso (già Amon Düül II e Groundhogs) e Mr. Dibs.

 

Destination Void” apre il sipario sul cosmo dei nostri, e si è subito in assenza di gravità! L’arzillo Nik ci trasporta nella sua personale astronave fatta di soffice galleggiare e suoni liquidi, ben coadiuvati dal preciso basso di Rob Andrews.

The Enchantress” è narrata da Angel Flame, nel più classico di intro di matrice hawkwindiana; un dolce passeggio fra le stelle dell’Universo lascia spazio a un serrato ritmo che nobilita la band che non è a supporto di mr. Turner, ma è parte di un’amalgama di notevole fascino. Si arriva, o meglio si atterra, in un luogo non identificato di una galassia lontanissima.

Taken to the Limit” vede Mr. Dibs alla voce, un deja vu che farà il piacere della folta schiera dei nostri beniamini. Musicalmente è una traccia di ottimo impatto, trascinante e tirata, grazie anche alle splendide tastiere di Steve Hillmann.

Cloudland's” riconduce a un incedere più lento e riflessivo, nel mondo e nel modo caro ai nostri. Sembra soffice, pare respirare, una poesia senza parola alcuna, ma che spiega più di qualsiasi frase.

Thunder Rider Invocation” ossia echi di esoteriche preghiere in sinistre strutture d’incedere, un circle che riporta alla parte più oscura delle coscienze, fra tuoni, lampi e sussulti sempre più vorticosi.

Sphinx Dancer” proviene e ricerca certi passaggi cari alla kosmische musik teutonica, senza paura di cadere nel ripetuto. Una solenne dimostrazione di come si possa ancora inventare, e bene, sopra gli ottant’anni. Il flauto magico, qualcuno lo ricorderebbe così.

Sekhmet”, passaggio fra le mura senza limiti dell’indefinito, due minuti e mezzo di pura riflessione.

Angels of the Light” è una traccia meno ostica del previsto, quasi docile, con elementi di pop che fanno bene all’equilibrio di questo disco. Per chi scrive troppo commerciale, ma comunque compiuta.

Night of the Jeweled Eye” mette apprensione, quasi ansia, quindi poi si torna alla matrice originaria del lavoro: un turbinio di emozioni che potrebbe durare giorni, ma che qui per limiti di tempo sono ridotti a poco più di otto minuti. Il batterista Dai Rees si ritaglia un meritato spazio, per chi offre un motor(ik)e all’altezza della fama che si stanno meritando, insieme alla sognante chitarra di Hillmann.

Abode of the Blessed”, buona canzone, ottima atmosfera nell’economia di un episodio che trova la voce, ancora una volta, di Angel Flame.

Children of the Sun”, ultimo passaggio, con Dave Anderson al basso e in aggiunta Eleanor Rees alla controvoce, merita sicuramente una lode, siccome intriso di fuoco sacro psichedelico, gocce di paganesimo caro a chi si sente vicino alle tante vite di Nik Turner, alla filosofia senza compromessi di questo notevole e gradito ritorno.

Per chi ancora non lo conoscesse, vi porto un esempio di quanto possa essere profondo un ascolto a questa musica, quindi, nel caso consiglio l’acquisto di questo “Synchronicity”. Perché? Perché non ve ne pentirete e non lo ascolterete solo una o due volte. Ma tante di più. 



Tracks:

1. Destination Void (6:29)
2. The Enchantress (5:31)
3. Taken to the Limit (5:08)
4. Cloudland's (3:16)
5. Thunder Rider Invocation (5:04)
6. Sphinx Dancer (5:45)
7. Sekhmet (2:36)
8. Angels of the Light (4:56)
9. Night of the Jeweled Eye (8:12)
10. Abode of the Blessed (3:33)
11. Children of the Sun (7:12)
 

Line-up:

- Nik Turner / vocals, saxophone, flute
- Steve Hillman / guitars, keyboards, synths
- Dai Rees / drums
- Rob Andrews / bass

Guests:
- Angel Flame / narration (2,10)
- Dave Anderson / bass (11)
- Eleanor Rees / vocals (11)
- Linda Hillman / voice & flute (2)
- Mr. Dibs / vocals (3)
- Richard Benjamin / vocals (8)

 

https://sound.blackwidow.it/artist.php?id=Synchronicity

 


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