Schena- La grazia invincibile
(La Stanza Nascosta Records)
Anticipato dal riuscito singolo Poesia
facile (testo di Dino Campana), è uscito per La Stanza
Nascosta Records “La grazia invincibile” di Schena.
La grazia invincibile è quella della natura,
quella della connessione tra poesia e natura, ma anche quella di un lavoro che
di una grazia invincibile sembra essere pervaso nelle melodie, negli
arrangiamenti e nella performance interpretativa.
Il paragone (lusinghiero) che ci viene in
mente, all’ascolto dell’album, è quello con Mille Baci di
Patrizia Cirulli, artefice di un “capo-lavoro” nel senso etimologico del
termine (la definizione è del critico musicale Andrea Podestà),
al quale fu attribuito il primo Lunezia 2016, che proprio in
quell’occasione istituì la sezione “Musicare i poeti”.
Musicare i poeti è quello che ha fatto
anche Schena, con l’eccelsa produzione di William Duarte,
realizzando una sapiente fusione fra la musicalità e
la purezza proprie dei versi di Ernesto Ragazzoni, Antonia Pozzi
e Dino Campana con la poeticità intrinseca
all’arte musicale. Senza vincolo di genere musicale e in maniera fedele
alla diversa personalità dei tre poeti, con rispetto e un
debito di amore per le parole di Ernesto, Dino e Antonia (così si legge
nella nota stampa), i brani si succedono in una alternanza di conflitto
e pacificazione, raccontando paesaggi potenti e la ricerca inesausta di
un contatto più autentico con la realtà.
Particolarmente suggestiva- a tratti
sorprendente- “Amore senza ritorno” (testo di Dino Campana),
impreziosita dal cantato di Margherita Valtorta, un’effusione di grazia.
Nessuna sbavatura per un disco prezioso,
costellato di episodi felici. Altra menzione d’onore va a al combat folk di
“Parole contro le parole” (testo di Ernesto Ragazzoni).
La Terra, regolata biologicamente dai cicli naturali, è perfetta anche “senza soccorso di poeti e sofi”. L’interrogativo finale è puntuto e attualissimo: Se facessimo un poco come loro: chiacchiere niente, e alquanto più lavoro?
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