Regina: un live lungo 30
anni @ Teatro Olimpico 04 01 2016
Live
Report
a cura di Paolo Carnelli
Foto di Domenico Di Bona
Articolo già apparso sul portale Rock by Wild:
Per molti
appassionati, l’immagine di Freddie
Mercury che a petto nudo alza la corona verso la folla accorsa al Wembley
Stadium di Londra il 12 luglio del 1986, rimarrà sempre
quella che descrive meglio ciò che i Queen hanno rappresentato nella storia
della musica rock. Un impatto forte e diretto, un successo ottenuto passando,
non sempre necessariamente, per la correttezza della forma e dei contenuti. Un
percorso che dopo i fasti degli anni ’70, attraversate le incertezze di inizio
anni ’80, aveva trovato nuovo vigore grazie alla celebre esibizione al Live Aid
del 1985, e poi al mastodontico tour di “A Kind of Magic“,
culminato con le due date a Wembley davanti a circa 300 mila spettatori.
Riuscire a ricreare, a 30 anni di distanza, quelle stesse dinamiche emotive che
avevano proiettato la performance dei Queen a Wembley nell’Olimpo dei concerti
rock era l’obiettivo dei Regina e del loro spettacolo al Teatro Olimpico.
La chiave di
lettura scelta dal gruppo è stata, come da copione, improntata alla massima
fedeltà visiva
e sonora nei confronti dell’evento originale: stesso allestimento scenico
(grazie a un palco realizzato appositamente per l’occasione), stessi vestiti,
stessa strumentazione, stessi movimenti e interazione con il pubblico. L’apertura
è affidata al filmato che apre il DVD “Live at Wembley“,
con l’intro di “One
Vision” a fare da colonna sonora al montaggio del palco e all’ingresso del
pubblico, opportunamente velocizzati, fino agli accordi di chitarra distorta
con cui, di fatto, è inizio il live vero e proprio.
I primi brani in
scaletta sono di assestamento: “One Vision“,
“Tie
Your Mother Down“,
“In
the Lap of the Gods“, “Seven
Seas of Rhye” e “Tear
It Up” permettono ai Regina di scaldare i motori e al pubblico di entrare nello
stato d’animo giusto. Gradualmente le pareti del teatro iniziano a dissolversi
e davanti ai nostri occhi rivive l’atmosfera brumosa di Wembley, evocata anche
dal sapiente uso delle luci, prevalentemente di colore azzurro.
“A
Kind of Magic“,
nella sua gioiosa semplicità, rappresenta il
momento di svolta: la voce di Daniele Fasciani è perfetta, così come la sua
interpretazione di Mercury; il pubblico è pienamente partecipe di un gioco che
vede la giusta complicità da parte di tutti.
La scaletta,
riproposta con la massima fedeltà, è un condensato
di emozioni: la chitarra di Alessandro Ascolani (veramente eccellente la sua
prova) ruggisce come quella di Brian May, senza sottrarsi al confronto neanche
durante il lungo spazio solista; la sezione ritmica composta da Diego
Chiacchierini e Lorenzo Colucci alimenta il soffio del vapore con classe e
potenza. Prima di “Under Pressure” è lo stesso Freddie
a duettare con il pubblico, grazie al video proiettato sullo schermo, generando
nei presenti un momento di sincera commozione. Ma le emozioni ovviamente non
sono finite qui: la parte acustica dello spettacolo, con Mercury e May
protagonisti e la gente a intonare “Love of My Life“,
e la divertente parentesi dedicata alle cover – “(You’re
So Square) Baby I Don’t Care“, “Hello
Mary Lou (Goodbye Heart)“, “Tutti
Frutti” – vera novità del tour del 1986, con i quattro
musicisti al proscenio e Roger Taylor al tamburello, sono riproposte dai Regina
in maniera impeccabile.
E’ il preludio alla
sezione conclusiva del concerto: si va da una palpitante “Bohemian
Rhapsody” fino alla sontuosa chiusura con “We
Will Rock You“,
“Friends
Will Be Friends” e “We Are the Champions“,
ma c’è spazio anche per il gustoso rock ‘n’roll di “Crazy
Little Thing Called Love“, con Fasciani che
a sorpresa si concede una passeggiata tra il pubblico, e per le mani alzate di “Radio
Ga Ga“.
L’immagine finale è
quella, iconica e celeberrima, dell’incoronazione di Mercury: una corona che i
Regina, splendidi e fedeli interpreti del repertorio dei Queen, porgono
idealmente alla gente che li ha acclamati e sostenuti con entusiasmo per tutto
il concerto.
Line Up – Regina e
ruoli interpretati
Alessandro Ascolani
– Brian May
Diego Chiacchierini
– Roger Taylor
Lorenzo Colucci – John
Deacon
Daniele Fasciani – Freddie Mercury
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