COBALTO-“Citus Mutus”
Di Andrea Zappaterra
Fondato dal produttore musicista Rilly Segalini (per 6 anni braccio destro di Fio Zanotti, produttore di fama internazionale) il gruppo COBALTO ha collaborato a molte produzioni discografiche italiane, quali Zucchero, Fiorella Mannoia, Anna Oxa, Pooh, Luciano e Marco Ligabue, Il Nucleo (band reggiana di grande spessore) e moltissimi altri artisti che vengono citati nella biografia sul sito ufficiale della band, e a livello internazionale con i Producer Sergio Dellamonica, Gigi Canu, Alex Neri membri della band Planet Funk, realizzando dischi e Live Tour in tutto il mondo.
Altri membri che
fanno parte del line up, collettivo COBALTO sono: Saul Paloschi (Vocal-Gtr) (ex IFC Incomprensibile) Robbie F (DJ-Bass-Programming) e altri special guest... MC Febbo (Rapper-K knox-Sud Sound
Sistem), Graziano Accinni
(Gtr) chitarrista e produttore
di Mango, Mauro Buratti (Bass) ex bassista de Il Nucleo.
Quest’ultimo
album in uscita, CITUS MUTUS, è un piccolo concentrato di sonorità
Thecno/pop anni 70/80 con la rielaborazione di brani famosi, come lo splendido
“LIFE WHAT YOU MAKE IT” dei Talk
Talk, per passare all’elettrizzante “NEXT THE MONEY”, brano che avrebbe
fatto ballare molti discotecofili per il ritmo percussionistico molto
sostenuto.
Ci si addolcisce poi con la meravigliosa “LIQUIDO BLU”, brano
veramente ben strutturato, cantato dalla splendida voce di Angela Parisi, un
andante lento, per poi riprendere velocità con il fantastico “HOP!” una
realistica parodia della nostra vita convulsa, fotogrammi repentini del
vissuto quotidiano. Segue "ATMOSPHERE
", una reinterpretazione del brano dei Joy Division, dalle sonorità ed armonie in stile Velvet Underground, interpretato
magistralmente da Rita Oberti alias Lilith (ex Not Moving) band piacentina degli
anni ottanta.
Quindi "LIKE
A BOMB", dalle tematiche relative allo scontro nucleare tra il
presidente U.S.A. Trump e il
leader nord-coreano Kimyounghun,
ma anche questo un brano piuttosto Disco, come anche “MST BAUENSA”, con
sonorità che richiamano le grandi band d’oltreoceano.
Infine “FLY”,
un melodico richiamo alla poesia ed allo stile di Phil Collins.
Conclude l’album
un’altra versione di “NEXT THE MONEY”, jazzata, con ritmiche tipiche dei
fantastici anni 70/80 alla James Brown.
Nel complesso un
album molto piacevole, di facile ascolto, che riporta un pò indietro l’orologio
musicale a tempi in cui ci si divertiva molto di più, con maggior
spensieratezza, forse con meno pretese, ma che comunque ha lasciato una certa
nostalgia, forse anche in ricordo della nostra giovinezza.
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