Fairport Convention, [Full House],
Line Up "July 1970"… Simon Nicol, Dave Swarbrick, Richard
Thompson, Dave Pegg, & Dave Mattacks
Da avere assolutamente!
Di tutto un Pop…
Wazza
All’indomani dell’uscita del celebrato “Liege & Lief”, vera e propria pietra d’angolo di tutto il folk revival
inglese anni ‘70, la premiata ditta “Fairport Convention” deve registrare
due importanti defezioni, quella di Ashley Hutchings, bassista ma in primis
vero e proprio ideologo della band, e
soprattutto quella di Sandy Denny, forse la più grande cantante inglese del decennio.
Il primo continuerà
nella propria infaticabile opera di ricerca e riscoperta filologica delle
radici della musica tradizionale inglese, dapprima fondando gli Steeleye Span,
in seguito dando vita al progetto “Albion Country Band”.
La seconda, desiderosa di dar maggior spazio alle proprie
canzoni, intraprenderà la carriera
solista; tornerà nella band
cinque anni dopo per una breve e controversa réunion, poco prima della prematura e tragica scomparsa.
FAIRPORT CONVENTION 1970
Date tali premesse, ci si potrebbe aspettare un inevitabile
sbandamento dell’ensemble,
orfano di due personalità di tale
calibro; nei fatti invece i membri rimanenti smentiscono tutto e tutti, dando
alle stampe questo “Full House” la cui musica si conferma
qualitativamente su livelli vertiginosi, non avendo nulla da invidiare all’illustre predecessore. Se al basso
viene assoldato l’ottimo Dave
Pegg (il quale negli anni Ottanta farà anche parte dei Jethro Tull, e che, sopravvissuto a tre decenni di
travagli e continui cambi di formazione, rimane ancora ai giorni nostri il vero
faro della band), tocca al chitarrista Richard Thompson e al violinista Dave
Swarbrick accollarsi, oltre che il songwriting, le parti vocali. Ovviamente non
reggono il confronto con la sontuosa vocalità della Denny, ma non sfigurano di certo, completandosi a vicenda ed
amalgamandosi alla perfezione.
FAIRPORT CONVENTION Philadelphia Folk
Festival 1970
Ne è la controprova il trascinante brano d’apertura, “Walk Awhile”, ancora oggi efficace cavallo di
battaglia nelle esibizioni dal vivo, un brioso ed incalzante mid-tempo con il
funambolico violino di Swarbrick in gran spolvero. Quest’ultimo in grande evidenza anche nella
successiva ed insolitamente dura “Doctor of Physick”, azzarderei dire una sorta di hard-folk, caratterizzato dai
toni particolarmente enfatici del cantato. La coppia di indiavolati strumentali
“Dirty Linen” e “Flatback Carper” continuano la consuetudine dei “traditional arranged” e proseguono ed ampliano il discorso
di riscoperta di danze della tradizione popolare inglese già intrapreso in "Liege &
Lief"; l’amalgama e l’affiatamento strumentale raggiungono
qui livelli a dir poco prodigiosi, con i cinque musicisti intenti a inseguirsi,
intrecciarsi, alternarsi, gareggiare in virtuosismi, a tratti sembrano
addirittura sfidarsi a duello, a tutto vantaggio goduria uditiva dell’ascoltatore. La lunga e dilatata
ballata (oltre nove minuti) “Sloth”, dai tratti ipnotici e quasi
indolenti, traccia invece sentieri finora quasi inediti ai Fairport, rievocando
atmosfere ben poco british bensì dal vago
sapore west-coast americano, facendo riaffiorare alla mente qualcosina degli
Eagles dei giorni migliori; inutile dire che diverrà subito anch’essa un classico cavallo di battaglia
dal vivo. “Sir Patrick Spens”, altro tradizionale arrangiato, una suggestiva melodia
dal sapore medievale, di quelle melodie senza tempo, cantata, o meglio, raccontata
con azzeccato piglio trobadorico, ha il suo punto di forza nell’elegante ed efficace ricamo della
chitarra elettrica di Thompson, la stessa chitarra elettrica che tanto
(ingiustamente) aveva fatto inorridire i cosiddetti puristi della scena folk. “Now Be Thankful”, evocativa ballata corale, chiude
degnamente un album memorabile, sicuramente da annoverare tra i grandi classici
del genere. Sicuramente da menzionare la recente reissue (del 2001) in versione
rimasterizzata, contenente tre bonus tracks tra cui val la pena citare una
ottima “Bonny Bounce of Roses”, fine e suggestiva ballata ed una “Now Be Thankful” in versione new stereo mix.
Fairport Convention, Record Song
Book, 1970
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