Compie gli anni oggi, 21 luglio, Steve Georgiou, Yusuf Islam. Per noi era, è, e sempre sarà Cat Stevens.
Cantautore inglese, figlio di un greco-cipriota e madre svedese, ebbe il suo primo successo nel 1967 in piena era "beat", con il brano "Matthew and son" e "Here comes my baby", che noi poveri "burini" non sapevamo che fosse la versione originale di "Eccola di nuovo" dei Rokes!
Negli anni '70 cambia stile, con
brani più corali e testi impegnati.
L'album "Mona Bone Jackson"
conteneva un'altra hit, "Lady d'Arbanville", dove il flauto era
suonato da uno sconosciuto Peter Gabriel.
Poi una serie di album favolosi: "Tea for the Tillerman", "Teaser and Firecat", "Catch bull at four"... brani entrati nella storia come "Wild World", "Father and son", "Morning has broken", "Peace Train", "Moonshadow", "Sitting"… potrei continuare all'infinito.
Nel 1977, mentre rischiava di morire
affogato, fece un voto in caso di salvezza, quello di dedicarsi
all'insegnamento del corano ai bambini mussulmani in Inghilterra. Cambiò nome,
vendette tutto il suo equipaggio da musicista, sparì dalle scene fino al
2006...
Ha fondato associazioni benefiche per assistere vittime di carestia in Africa.
Nel 2001 ha donato parte delle royalties del "Box set" al fondo "vittime attentati dell'11 settembre 2001".
Fortunatamente è tornato ad esibirsi in pubblico e ad incidere nuove canzoni.
Sempre molto amato dal pubblico italiano, nel 2014 partecipò come ospite al Festival di Sanremo, facendo commuovere la platea ed il pubblico a casa eseguendo "Father and Son"...
In fondo si sa che i gatti hanno sette vite!
Happy Birthday Cat!
Wazza
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