Banco del
Mutuo Soccorso: un tour per raccontare il nuovo album "Transiberiana"
Testo di
Vincenzo Nicolello e Aurelio Heyrace
Foto di
Vincenzo Nicolello
Il mondo del Prog
spesso rischia di rimanere ancorato al passato. Molti dei gruppi che negli anni
’70 spopolavano proponendo questo genere musicale, hanno proseguito la carriera
rimanendo fedeli ai successi “vecchi” ormai di quasi 50 anni. In pochi hanno saputo
girare pagina e rinnovarsi.
Il Banco del Mutuo Soccorso, probabilmente avrebbe
volentieri evitato questa “china”, se solo non fosse stato costretto a piangere
la scomparsa di alcuni dei membri storici e a registrare l’uscita di altri
componenti “fondamentali”. Rinunciare a Rodolfo Maltese e Francesco Di Giacomo
(morti recentemente) e a Gianni Nocenzi, che ha scelto di percorrere altre
strade professionali non è stato affatto semplice. Eppure, pian piano, l’unico
storico superstite, Vittorio Nocenzi, non si è dato per vinto. Così a distanza
di 22 anni da “Nudo”, è finalmente uscito un disco di inediti, intitolato “Transiberiana”.
In seguito alla
pubblicazione di questo album, la band è partita per un tour italiano, che ha
fatto tappa al Teatro Colosseo di Torino, il 16 novembre. Sul palco, a fianco, di Nocenzi, sono
saliti i chitarristi Filippo Marcheggiani e Nicola Di Già, il batterista Fabio
Moresco, il bassista Marco Capozi e la “nuova” voce, Tony D’Alessio (che per i
non addetti ai lavori era il frontman degli Ape Escape, gruppo che ha preso
parte a X-Factor 7 del 2013). L’ingresso, che forse in un primo tempo ha fatto
storcere il naso ai fan storici, si è rivelato un vero e proprio valore
aggiunto per un gruppo che ha riscoperto la voglia di suonare e di salire sui
palchi di tutto il mondo.
Che dire dello show?
Sicuramente è stato convincente. La scaletta, basata per forza di cose sul
lungo repertorio storico del Banco, ha attinto parecchio anche da
Transiberiana, raccogliendo gli applausi convinti dei fan presenti in sala.
Chi ascolta Prog è
portato a cercare il pelo nell’uovo ed allora, se possiamo sommessamente dirlo,
sono emersi alcuni problemi di mixaggio, con voci altalenanti e suoni talvolta
poco cristallini. C’è da dire, a discolpa dei tecnici, che il Teatro Colosseo,
non è luogo facile per bilanciare le tracce, viste le grandi dimensioni e la
differente risposta in base al numero di persone presenti.
Resta, comunque, il
ricordo di una bella serata, che ha visto sul palco a fianco della band, anche
alcuni fan, invitati a sedere tra i vari strumentisti, durante tutto lo
spettacolo.
Ringraziamo la Band
(ed in particolare Lorella Brambilla), Nadia Rosciano di Daniele Mignardi
Promopressagency e Cocchi Ballaira di adfarmandchicas e del Teatro Colosseo per
gli inviti.
Chiudiamo il nostro reportage con la scaletta della serata,
che salvo imprecisioni ha proposto:
Metamorfosi, Il ragno / Perché, perché, perché, Cento mani e
cento occhi, La conquista della posizione eretta, Eterna Transiberiana,
L’Evoluzione, Moby Dick, Canto di primavera, L’imprevisto, R.I.P. (Requiescant
in pace), Traccia. Bis: Non mi rompete.
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