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venerdì 28 febbraio 2025

NÉOS SAINT JUST/Jenny Sorrenti & Tullio Angelini, di Franco Vassia



 NÉOS SAINT JUST/Jenny Sorrenti & Tullio Angelini

di Franco Vassia


Néos Saint Just più che una nuova testimonianza discografica è un vero e proprio labirinto di specchi che – volutamente – ha azzerato le distanze che lo separano dalle linee guida a suo tempo tracciate da Saint Just (1973) e da La casa del lago (1974), album che risentivano e amplificavano fortemente i fermenti e gli umori di quella straordinaria epoca. Così come ha scartato anche dalla linea solista di Suspiro (1976), di Jenny Sorrenti (1979) e di Medieval Zone (2001) dove, tra le righe, era facilissimo cogliere gli umori di Enya, di Loreena McKennitt e del nuovo corso del folk progressivo.

Nel percorso minimalista che attraversa l’opera, dove è notevolissimo il contributo di Tullio Angelini, Jenny indossa come sempre gli abiti della musa, della vestale, ma questa volta, con la sua straordinaria voce – ancora una volta sottratta al coro degli angeli – per accompagnarci lungo corridoi infiniti e introdurci in inebrianti stanze colme di liricità e ubriache di magia e di attraversare i sogni color mandarino cari ai Corrieri Cosmici.

Non diventare mai l’ombra di cose che devono avvenire/ma realtà di cose che già siamo”. Un passo tratto da Sentire davvero…, non è che il manifesto di testi davvero ricchi di denuncia e di rabbia che danzano contro l’indifferenza ma che, di contro, sono anche invocazioni gravide d’amore.
Un album che certamente spiazzerà gli amanti ancora persi al frantumarsi delle onde sulle scogliere inglesi e sulle coste americane, poiché Néos Saint Just ne rappresenta invece un punto estremo di congiunzione: un salto lunghissimo che, scavalcando i continenti, raccoglie tendenze, stili, inclinazioni e sensazioni davvero universali.

La mente m’inganna/non è indulgente/E’ malvagia, informe, smarrita… Lei ti imprigiona come dentro uno specchio e tu rimani lì/hai paura” (The Mirror Inside Me).

In Néos Saint Just Jenny raccoglie tutte le sue ansie, le sue paure: le abbraccia e, attraversando il labirinto di specchi, lo frantuma per portarci al di fuori, verso l’aria pura.


TRACKLIST

1) Pneumatos (5:58)

2) Sentire davvero... (5:32)

3) In the presence of the entity (4:06)

4) The mirror inside me (6:23)

5) Hidden Things (3:16)

6) Psyché  (3:56)

7) Meraviglia (3:03)


Gli ospiti sono:

CLIVE BELL (polistrumentista ed esperto suonatore di shakuhachi): Khene

SYLVIA HALLETT (una delle più eclettiche violiniste inglesi): violino

ALESSANDRO PIZZIN (che ha "reinventato" la musica dei The Residents sotto il suo moniker Alieno deBootes): tastiere

ROBIN RIMBAUD alias Scanner (collaboratore di Michael Nyman, Laurie Anderson, Wayne MacGregor): elettronica

ROBERTO SCARPA (pianista, tastierista e compositore italiano): pianoforte

KENNY WOLLESEN (batterista già con Tom Waits e John Zorn, tra gli altri): vibrafono elettrico.

che naturalmente accompagno in questo lavoro

JENNY SORRENTI: tastiere, pianoforte, voce

TULLIO ANGELINI: loops e elettronica


Vannuccio Zanella

www.mprecords.it

www.gtmusic.it




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