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venerdì 27 dicembre 2024

NOTTURNO CONCERTANTE -“DISTRESSED COLOURS”, di Andrea Pintelli

NOTTURNO CONCERTANTE
“DISTRESSED COLOURS”

Di Andrea Pintelli 

 

Chi mastica un po’ il progressive italico, sa già che il Notturno Concertante è stato uno dei maggiori gruppi in seno al prog revival degli anni Novanta. Tuttora resta uno dei migliori sulla piazza, oggettivamente. Per chi non li conoscesse, buon ascolto; non è mai troppo tardi. Attivo fin dal 1984, ha rilasciato diversi e notevoli album per la mitica Mellow Records, etichetta discografica guidata da Mauro Moroni e Ciro Perrino, che ha contribuito in maniera enorme a rilanciare il genere con clienti sparsi in tutto il mondo. Nel tempo la band è stata chiamata a collaborare con autori di grande rilievo, ovviamente in ambito musicale (es. Steven Wilson), ma anche teatrale, cinematografico, televisivo. Personalmente continuo ad adorare il loro terzo disco, “News from Nowhere” del 1993, ma ora è il turno di “Distressed Colours”, l’ottavo lavoro, uscito a inizio novembre per la Luminol Records.

Si tratta di un’opera interamente strumentale, suonata e arrangiata con tecnica mirabile e trovate eccellenti all’insegna di un’alta qualità che, ancora una volta, sorprende. I brani hanno rimandi che vanno dal folk all’elettronica, dal jazz alla classica; un melting pot che esprime libertà, atta a spaziare ovunque. Questa è la vera forza del Notturno Concertante, i cui musicisti hanno sempre messo interamente se stessi nella loro arte, ritrovandosi l’un l’altro nei risultati finali: Raffaele Villanova, chitarra/tastiere/basso, Lucio Lazzaruolo, chitarra/tastiere, Francesco Margherita, batteria. In questo disco si sono avvalsi della collaborazione di diversi eccellenti ospiti, che hanno portato un valore aggiunto tangibile. Su tutti Cristiano Roversi (Moongarden, CCLR, ecc.) che, oltre a suonare basso e stick, ha anche lavorato dietro la consolle, masterizzando il tutto.

Soft Moon, prima traccia, meravigliosa, con chitarre a creare atmosfera, ritmo, gioca con la possente sezione ritmica per determinarne il percorso; il violino allarga gli orizzonti con gusto e magia.

Shadows Party, col basso che entra nello sterno per restarci, offre alle chitarre lo spazio per potersi esprimere al meglio, con floride aperture e cambi di tempo che in soli due minuti e mezzo fanno intendere la materia di cui sono fatti questi artisti.

Distressed Colours è etnica (direbbero oggigiorno), ma io preferisco citare il cammino folk dal quale parte per inerpicarsi in un difficile, quanto inusuale, tragitto sonoro; la copertina ne racchiude tutto il senso di angoscia per chi ogni giorno attraversa quel cimitero chiamato mare Mediterraneo, in cerca di un futuro vivibile, senza averne un briciolo di certezza. Chi dimentica (o fa finta di non vedere) il dolore altrui, chiaramente, non ha capito nulla della vita.

Kissing Cloud, con andamento rilassato e chitarre acustiche che fanno volare, offre un altro aspetto della band: sofisticato senza vanti, profondo con naturalezza, messaggero di beneficio interiore.

Elusive riporta al movimento, dove il lavoro d’insieme è luce per le orecchie e fiori per l’anima. L’intervento del flauto è da applausi. Lost Cloud, più cupa delle precedenti, si misura con le ansie e le mancanze, per poi tuffarsi in un mare di armonie stratificate e cadenze pressoché perfette.

Dark Silence, ossia ode al prog più intenso, con controtempi da manuale. I ragazzi sono davvero in gamba, in forma, in contatto con entità che, spesso, non vogliamo vedere. Loro ce li presentano direttamente. Poison Town, canzone dai tratti strani e misteriosi, pone l’accento sull’abilità compositiva dei nostri. Partorire pezzi così è rarità, concepire un disco del genere ancora di più. Le parti di tastiera e clarinetto sono d’altrove, a formare un lago di emozioni.

On the Nature of Things torna ad uno sviluppo più disteso; come essere su un tappeto volante fra brezze gentili e profumi di glicine. Da ascoltare a occhi chiusi.

PR Smiles: e qui ci trovo un tono leggermente minaccioso; vuoi il ritmo, vuoi il titolo, vuoi che ognuno di noi negli strumentali ci trova quello che ha, in parte, già vissuto. Comunque, un altro tassello del messaggio che il trio vuole manifestare.

Skywriting ha luci differenti, più sfavillanti, meno velate. Ottima nel procedere, con un grande lavoro di batteria, che va comunque sottolineato per ogni traccia; cadenzata e fantasiosa nelle indicazioni che fornisce all’ascoltatore.

Pastel Ghosts è incentrata su un sax dai tratti fusion, che sorvola, plana, volteggia nell’etere dell’intimità. Bomba.

Winterlude, ottima di questi tempi, guarda le fresche lande per donare calore, stringe la mano alla signora Libertà dandole del tu, fa l’occhiolino a chi non ha follia.

Raw Elegance chiude quest’album in maniera solenne, dimenticandosi della gravità, riportando tutti noi sulla stessa linea d’onda, fatta di emozioni, sorrisi, fratellanza. O almeno, così dovrebbe essere se desideriamo andare avanti e vedere tante albe. “Distressed Colours” può aiutarci a riflettere in tal senso. Abbracci diffusi.



Track list (cliccare sul titolo per ascoltare)

1.    Soft Moon

2.    Shadows Party

3.    Distressed Colours

4.    Kissing Clouds

5.    Elusive

6.    Lost Cloud

7.    Dark Silence

8.    Poison Town

9.    On the nature of things

10.   PR Smiles

11.   Skywriting

12.   Pastel Ghosts

13.   Winterlude

14.   Raw Elegance

 

NOTTURNO CONCERTANTE are:

-         Raffaele Villanova (classical guitar, keyboards, additional bass)

-         Francesco Margherita (drums)

-         Lucio Lazzaruolo (classical guitar, keyboards) 

Guests:

-         Cristiano Roversi (bass and stick bass)

-         Defrim Mala (clarinet on Poison town)

-         Gianluca Milanese (flute on Kissing cloud and Elusive)

-         Jack Julian (keyboards on On the nature of things)

-         Nadia Khomoutova (violin)

-         Spiros Nikas (saxes on Pastel ghosts)

 

All tracks composed by Lucio Lazzaruolo and Raffaele Villanova

Recorded at Transparent Music October 2020 to January 2024

Produced by Raffaele Villanova and Lucio Lazzaruolo

Mixing: Raffaele Villanova

Mastering: Cristiano Roversi

Photo cover and graphics: Raffaele Villanova




 

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