WHITE
CIRCLE PROJECT – “CLOSE YOUR EYES AND SEE YOUR GHOSTS” (2024)
Di Evandro
Piantelli
White Circle
Project era inizialmente il nome del
progetto musicale del pianista e compositore Paolo Pagnani, ma da
qualche anno è diventato un gruppo vero e proprio. La lavorazione di questo
album (dal titolo veramente azzeccato perché, diciamocelo francamente, ognuno
di noi ha i suoi spettri che lo tormentano) è iniziata nel 2020, ma è stata poi
interrotta per i noti motivi legati alla pandemia. È stata ripresa ed ultimata
nel 2024, con qualche cambiamento nella formazione (che vedremo più avanti). Il
disco è stato pubblicato lo scorso mese di ottobre.
Inserire la musica dei WCP
in un genere preciso è difficile, considerate le diverse fonti di ispirazione
della band che, partendo dalla musica classica, incrociano il prog e la canzone
d’autore, ottenendo così un prodotto decisamente originale. La formazione
attuale del gruppo vede Paolo Pagnani al pianoforte, Claudia Liucci
alla voce, Alfonso Mocerino alla batteria e Raffaele Sorrentino
al violoncello. Al basso c’è un ospite: Roberto Giangrande.
L’ascolto dell’album mi ha
piacevolmente sorpreso perché, pur in presenza di un lavoro autoprodotto e
suonato prevalentemente con strumenti acustici, si rivela un album fresco,
piacevole da ascoltare e in qualche modo innovativo.
Si parte con Shadows
(5.13), un pezzo dolce e sognante, dove su un pianoforte decisamente marillioniano
(mi si passi il termine) si innestano prima il violoncello e poi la voce d
Claudia Liucci con le sue interessanti escursioni vocali.
Ma già col secondo pezzo si
cambia registro, perché Cathedral on fire (4.25), pur mantenendo una
base classicheggiante, vira su sponde chiaramente più pop.
Il terzo brano, Tra il
letto e l’orologio (6.29), è cantato in italiano e vede alla voce
principale il cantautore napoletano Zorama (al secolo Mariano Rongo Zora,
classe 1973). È una canzone che parla dell’incalzare del tempo nella nostra
vita.
Il pezzo successivo, probabilmente, è stato realizzato prima della pandemia perché vede alla voce Nicoletta Rosellini e al basso Alessandro Jacobi. Si tratta di Strange signal (4.09), in cui ancora una volta prevale la componente pop con un bel ritornello che entra in testa e non ti lascia più.
Anche la successiva Tulpa’s
dream, (6.16) è più pop che prog, con un’ottima prova vocale di Claudia
Liucci.
Veniamo ora a quello che
secondo il mio parere è il brano più convincente dell’intero lavoro, cioè La
maschera (4.57). Siamo di fronte ad un pezzo, ancora una volta cantato in
italiano, dove la musica dei WCP incontra un testo poetico ed immaginifico,
dove un burattinaio racconta ai suoi pupazzi la storia del suo amore perduto.
Ancora dolcezza a piene mani
in Connect with me (5.21).
L’album termina con un pezzo
interamente strumentale dal titolo Romantic Ending Scene (6.14) dove il
pianoforte di Paolo Pagnani intesse le trame di un racconto musicale che farà
felici gli amanti del prog (in particolare chi apprezza lo stile di Tony Banks).
Il mio giudizio complessivo
su “Close your eyes and see your ghosts”
è decisamente positivo. Si tratta di un lavoro molto originale e poetico, prodotto
da ottimi musicisti che ci hanno regalato brani che ci fanno sognare e pensare.
Certo, qualche limite legato all’autoproduzione si sente, ma è secondario
rispetto al valore complessivo dell’opera. Ricordo che questo lavoro è
disponibile, per ora, solo in formato digitale sulla piattaforma Bandcamp ma,
molto probabilmente verrà presto stampato in vinile.
Credits
Tracklist:
1 Shadows
2 Cathedral on fire
3 Tra il letto e l’orologio
4 Strange Signal
5 Tulpa’s Dream
6 La Maschera
7 Connect with me
8 Romantic Ending Scene
La band:
Paolo Pagnani : Pianoforte
Claudia Liucci : Voice
Alfonso Mocerino: Drums
Raffaele Sorrentino: Violoncello
Guests:
Roberto Giangrande: Basso (tutti i
brani esclusa traccia 4)
Nicoletta Rosellini: Voce (traccia 4)
Zorama: Voce (traccia 3)
Alessandro Jacobi: Basso (traccia 4)
Circle Coir:
Marisa Portolano, Claudia Liucci, Eric Mormile, Angelo Florio, Paolo Rescigno.
Musica e testi di Paolo Pagnani eccetto “Strange Signal” (P. Pagnani, N.Rosellini) e “Tulpa’s Dream (P.Pagnani, A.Pacella).
Registrazione, mixaggio e mastering:
Studio 52 (Napoli)
Ingegnere del suono: Paolo Rescigno
Foto copertina: Paolo Liggeri
Grafica: Studio 52
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