Il 27 agosto 1979 la
cronaca musicale italiana si "tinge di giallo": Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi vengono sequestrari da un gruppo armato,
nel loro podere in Sardegna.
Fabrizio De Andrè, a fine anni 70, è considerato uno dei più
importanti cantautori e le sue canzoni, prima riservate ad un numero ristretto
di ammiratori, diventano di "dominio pubblico", anche grazie al
fortunato tour insieme alla P.F.M. Questa improvvisa celebrità, più la voglia
di abbandonare la vita di città, gli fanno prendere la decisione di trasferirsi
con la sua compagna Dori Ghezzi in Sardegna, nelle vicinaze di Tempio Pausania,
precisamente nella tenuta dell'Agnata, dove acquista un'azienda agricola che lo
impegnerà nell'allevamento a tempo pieno.
Lo scopo dei rapinatori e quello di chiedere un riscatto,
vista anche la popolarità del "rapito". La prigionia durerà 4 mesi, e
sarà molto dura; verrano tenuti all'aria aperta, e di notte incatenati agli alberi,
e come riparo un telo di plastica!
De Andrè verrà rilasciato il 22 dicembre, dopo che il padre
paga un riscatto di 550 milioni, e 24 ore dopo il rilascio di Dori Ghezzi.
Questa drammatica esperienza segnerà per sempre la vita dei
due, e due anni dopo, nel 1981, sarà materia di una canzone, "Hotel Supramonte", scritta con
Massimo Bubola, che descrive i disagi e le paure di quelle notti.
Per non
dimenticare...
WK
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