21 Maggio
2016
" Mi
sono guardato piangere in uno specchio di neve
mi sono
visto che ridevo
mi sono
visto di spalle che partivo
ti saluto
dai paesi di domani..."
( Fabrizio
de Andrè - Anime salve)
Ci sarai sempre… Buon
viaggio Capitano
WK
Il ricordo di Eugenio Finardi.
Francesco era una
persona speciale a cui tutti volevano bene. Ed è quello a cui devo la mia libertà da Finardi. Potrà sembrare strano, ma questo mio nuovo
disco è il primo di inediti in italiano da
16 anni. Sedici anni in cui ho spaziato dal blues al rock alla musica classica
contemporanea. Ma tutto è iniziato con un progetto di fado portoghese, nato
proprio da un incontro a Recanati con Francesco Di Giacomo. Mi incrociò e mi
disse: ”Aho, a Euge, c’hai vojia de canta er fado? (ridiamo...)”
Sì, andò proprio così.
Lui era in tournée con Marco Poeta, un chitarrista recanatese appassionato di
fado e di chitarra portoghese, e Francesco, coinvolgendomi in questo progetto,
mi ha donato la libertà, mi ha fatto capire che potevo fare altro al di là di
Finardi. Perché alla fine essere cantautori è una privilegiata condanna a
cantare sempre quelle 20-30 canzoni, se ce l'hai. Un grande privilegio, come
dicevo, ma per qualcuno che è anche musicista diventa a un certo punto una
gabbia dorata.
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