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domenica 3 maggio 2020

Banco del Mutuo Soccorso: usciva il 3 maggio 1972 l'album omonimo

«Esprime la nostra urgenza espressiva, sino ad allora compressa per mancanza di occasioni. In volo è il manifesto concettuale della nostra ricerca artistica, sia per i testi che per la musica. C’è dentro la melodia, l’Hammond C3, l’utilizzo di un italiano più arcaico, dissonante con lo slang quotidiano, per creare un corto circuito con il linguaggio musicale del momento. RIP è la nostra immagine antimilitarista. Il giardino del mago è la suite che avevo dentro per esprimere pienamente il gruppo: preferisco ascoltarla che spiegarla».
(Vittorio Nocenzi)


Come diceva giustamente la pubblicità del 3 maggio 1972 "Le parole non bastano, bisogna ascoltarlo....”.

Questo era lo slogan per l'uscita del primo album del Banco del Mutuo Soccorso, il famoso "Salvadanaio", capolavoro del prog rock mondiale

Wazza     

Agli inizi del 1972 la band pubblica per la Ricordi il primo disco, omonimo, "Banco del Mutuo Soccorso", destinato a diventare una pietra miliare nella nascente scena italiana del rock. L'album contiene brani di grande impatto e notevole lirismo dove i testi di Francesco Di Giacomo si sposano alla perfezione con le composizioni di Vittorio Nocenzi.

In particolare "R.I.P. (Requisecant In Pace)", "Il Giardino del Mago" e "Metamorfosi" sono brani di struggente bellezza che rimarranno impressi nella mente degli appassionati per la loro grande poesia, per la loro alternanza di umori, di sfumature, di momenti di pieno strumentale a cui fanno seguito frasi appena sussurrate.


È un'opera prima incredibilmente matura, che la dice lunga su quello che sarà il percorso artistico futuro della formazione. Di grande impatto è anche l'artwork, con una copertina a forma di salvadanaio, ed una fessura (quella utilizzata per introdurre il denaro) da cui può essere estratta una striscia di cartoncino su cui sono stampate le foto dei componenti del gruppo. Una vera rarità per i collezionisti.



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