Libro: Acts of Sabotage
Autore: Nico Parente
Anno: 2016
Casa editrice: Crac
Edizioni
Commento di Fabio Rossi
“Casco nero in testa, pelle nera su di te. Moto che
corre lontano, sulla strada della follia…”
(liriche dal brano Rumore nel Vento)
Uno dei più
gravi errori commessi da molti metallari italiani, me compreso purtroppo, è
stato quello di essere attratti eccessivamente dalle produzioni estere non prestando
la giusta attenzione ai dischi di casa nostra. Ogniqualvolta veniva recensito
un album “tricolore”, si tendeva a snobbarlo perché non c’era fiducia sulle
potenzialità del movimento e qualcuno arrivava addirittura a sostenere che non
valeva la pena perdere tempo con le band dello Stivale.
Quale errore madornale!
Quanta superficialità! Dobbiamo chiedere scusa a tutte quelle formazioni che, a
fronte di un’ottima qualità delle composizioni, non si sono affermate come
avrebbero meritato anche a causa dell’indifferenza degli appassionati. Certo, è
innegabile che una maggior coesione tra i gruppi avrebbe giovato alla causa, ma
avendo vissuto in prima persona il periodo d’oro (gli anni Ottanta) sono
fermamente convinto che si poteva e si doveva fare di più considerato l’indubbio
valore di taluni LP.
Con il tempo
mi sono ravveduto e devo fare i complimenti alla Crac Edizioni per aver
pubblicato libri dedicati a combo quali Strana Officina, Skanners, Vanadium e
altri ancora, consentendo, specie ai neofiti, di approfondire la tematica.
Tra questi
saggi merita particolare considerazione Acts of
Sabotage – La biografia ufficiale, scritta da Nico Parente, esperto di musica (militò per circa cinque anni nei
Clinicamente Morti) e di critica cinematografica (è il responsabile della casa
editrice Shatter che vanta pubblicazioni di tutto rispetto afferenti in
particolare il mondo dell’horror).
Il suo libro è
un autentico atto d’amore verso una delle più valenti band italiane: i
fiorentini Sabotage, pionieri della New Wave Of Italian Heavy Metal
(sigh, per alcuni di noi esistevano solo Iron Maiden, Saxon e compagnia bella,
che imbecilli!).
I Sabotage
hanno sfornato nella loro tribolata carriera album di eccellente qualità, come “Behind
The Lines” (1986), “Hoka Hey” (1989) e “Rumore Nel Vento” (cantato in italiano,
un demo del 1984 ripubblicato fortunatamente nel 2008); perle che vanno
riscoperte e che non hanno nulla da invidiare a tanti blasonati dischi
anglosassoni.
Il punto di
forza dei Sabotage è stato quello di aver avuto nelle file due cantanti di
spessore e differenti nello stile: Giancarlo Fontani e soprattutto Adolfo "Morby" Morviducci.
Un centinaio
di pagine in tutto che volano via in un attimo, raccontando con straripante
passione le vicende di questo gruppo tuttora in attività.
Degne di
menzione le interviste ai vari musicisti, che con le loro parole ci raccontano
il fascino di quegli anni irripetibili in cui essere metallari non era una moda
ma uno stile di vita.
Grazie a
scrittori come Nico la memoria di quei tempi indimenticabili rimane viva,
riverberando fulgida in un’epoca in cui l’arte della musica è in endemica crisi
creativa.
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ASCOLTO DELL'ALBUM "RUMORE NEL VENTO", DEI SABOTAGE
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