PRISKA – “La sémantique des rêves”
Di Andrea Pintelli
La Dark
Companion Records, molto più di un’etichetta discografica, fucina di
talenti e occhio attento e spietato delle Musiche tutte, pubblica un nuovo
disco di una nuova artista che non può lasciare indifferenti: “La sémantique des rêves”, di Priska. E, ancora una volta, fa centro. Già,
perché basta un primo ascolto per rendersi conto di quale grazia, di quanta
poesia, di come si pone Priska nei confronti della propria arte, per poterla
definire, fin da subito, come un potente raggio di Sole in un panorama musicale
desolato.
Lei vive
nella Carnia, Friuli- Venezia Giulia, pur essendo di origine francese, ma viene
da un’altra parte. Sia chiaro, ci troviamo al cospetto di una persona con una
sensibilità e una purezza al di sopra della media, siccome traspare dai brani
che andremo ad analizzare un’innata e diamantina luce che avvolge senza bisogno
di abbagliare. Nulla di forzato, quindi, ma una naturalezza e un’intensità che stupiscono.
Max
Marchini, deus ex machina della Dark Companion, la
racconta così:
“La
prima volta che mi sono imbattuto in Priska è stato attraverso un pacchettino
arrivato in redazione a Rockerilla contenente un CD, il suo primo, e un
inusuale foglietto scritto a mano tramite il quale la giovane friulana si
presentava, con una grafia e una lingua schiette, ruvide e vagamente desuete,
come il presentare un CD in quel modo. Una ragazza francese, trapiantata nelle
Alpi Carniche, dal carattere schivo se non selvatico, capace di una grazia quasi
sovraumana, rapace nelle intuizioni, brusca nei modi, talmente avvolta da una
poetica chiusa in un guscio magico, da esserne totalmente inconsapevole. Quella
purezza di intenti, quel talento melodico, quella forza espressiva rendono
Priska una figura singolare non solo nel panorama musicale italiano, ma in
generale, in questo mondo distratto e quantomai ingiusto. La sua voce di ambra
e velluto, sono certo, saprà rapire e rendere prigioniero il vostro cuore così
come successe a me e a tutti i tanti musicisti, da Paul Roland ad Annie
Barbazza, poeti e artisti ai quali ho sottoposto l’ascolto dell’ammaliante
Priska, tesoro gelosamente custodito per pochi intenditori. Questa antologia,
con un inedito di Peter Sinfield, cantata in diverse lingue, rimasterizzata
allo stato dell’arte dal talento di Alberto Callegari degli studi Elfo, spero
possa aprire alle collaborazioni che Dark Companion si aspetta dalla mia sfuggente
amica Priska.”
Cantautrice
e musicista, Priska ammalia fin dal primo brano “Echi”, dove la
sua voce profonda, dolce e sicura, si mischia al suono del mare e alla soave
chitarra. Malinconia al servizio della delicatezza.
“Santamarea”,
dai vaghi rimandi pastorali, avanza distensiva e quieta, con la voce doppiata a
sottolineare i passaggi più rilevanti.
“ChèreMademoiselle”, giocosa e armonica, presenta per prima la lingua
francese, ed è subito un viaggio d’oltralpe, ma la pacata tastiera ne amplifica
il senso. Gioiellino.
Si
prosegue con “C’est mon rêve”, fine canzone che va ascoltata in
non-religioso silenzio. La qui morbida voce di Priska è come se ci stia
baciando.
“Indifeso”
ha i suoi punti di forza nel testo che può rappresentare una fase della vita di
molti di noi e nel controcanto che è uno strumento accessorio alla sempre
tranquilla tastiera.
“Sans amour”, altra gemma di leggerezza, regala uno straniante mondo, ben
supportato da un sognante violino.
“Le nuovel an” appare più orientata verso il Pop, credo abbia le
potenzialità per essere un ottimo singolo. La qualità è pari agli altri pezzi,
ma qui è rimarcata la dote d’internazionalità che è parte del suo bagaglio
culturale.
“L’embrasse”,
torna alla poesia più pura, dove pianoforte e voce si fondono per un risultato
che è un granello d’oro.
“Jesus mari”, molto “francese” nella sua struttura armonica, è un sogno
musicato. Quanta delicatezza, quanto sentimento…
“Sisifo”
è rappresentativa di quanti colori abbia la voce, quindi l’anima, di Priska:
chiaroscuri che vengono tinti da infiniti pastelli. Tutto da scoprire.
“Ila dit”, una complessa filastrocca che si rivela a poco a poco, sempre
con insito acume. Non è solo l’arpa a completarne il quadro, c’è soprattutto la
visione musicale di Priska.
“Domenica”
racconta il suo giorno festivo, con schiettezza, coi fiati che ne esaltano il
messaggio. Un invito ad essere raggiunti.
“Thelema”, altra storia, qui cantata in francese, che affascina e strega allo stesso tempo. La sua voce è talmente articolata che regala meraviglie assortite.
“Veleno”
ha un giro chitarristico di sicura presa, ma la magia di Priska è anche che in
tre minuti fa capire più aspetti di un pensiero che altri dovrebbero descrivere
con un libro intero. La sua voce ha anche un che di sensuale, e non mi sbilancio,
tant’è riscontrabile da chiunque.
“La Chouette”, animale che io amo, piace leggerla come l’amore per la
natura che la nostra dimostra. Lei deriva da essa, in maniera diretta e netta.
Compagnia d’ogni dove.
“Lydian Theme for Piano”: solo il pianoforte per un goccio di romanticismo.
“If you’re right” chiude l’album con leggiadria e pura bellezza.
Un regalo
a chi la Musica la vive, la respira, la considera vitale per la propria
esistenza.
Avete
presente il significato contrario di banalità? Esso è Priska.
Un disco
da avere, abbracciare, accarezzare, perchè questa opera può dare tantissimo.
Attendiamo con garbo il proseguo di questa splendida artista.
Tracklist
Echi
Santamarea
Chère
mademoiselle
C’est
mon rêve
Indifeso
Sans amour
Le nouvel an
L’embrasse
Jesus
mari
Sisifo
Il
a dit
Domenica
Thelema
Veleno
La
Chouette
Lydian
Theme for Piano
If you’re right
INFO
produced by Max Marchini
Etichetta: Unifaun Productions Ephemerals
Formato:
CD, Compilation, Limited Edition, Stereo
Uscita:
Aug 13, 2021
Nessun commento:
Posta un commento