Alfredo Marasti – “Ultimo
D’Annunzio”
(La Stanza Nascosta
Records, 2022)
In tutt’altra direzione rispetto al girone infernale dei tormentoni tardo-primaverili si muove Alfredo Marasti, che in coraggiosa controtendenza sforna un concept album, Ultimo D’Annunzio- con tanto di videoclip ad alto tasso allegorico, ben tre, e supporto fisico tradizionale (corredato da ricco libretto) - ambizioso negli obbiettivi e felicissimo nella riuscita.
Ultimo D’Annunzio non è solo un
geniale compendio di estetica ed etica dannunziana, ma anche una lettura
del passato, con incursioni taglienti in un presente difficile e - come tutte
le opere d’arte - una prefigurazione.
Si ascolti con
attenzione, su tutte, Notturno, nel cui testo Marasti propone agganci
stranianti con la “profezia” pasoliniana («vedo
anche se non ho le prove») e con certi personaggi dall'anima duplice, divisa tra
bene e male, che popolano l'universo lynchiano («Fuoco
cammina con me»).
“È tornato il Novecento e vi ha spazzati via”: è questa la finale sentenza del disco, dal sapore quasi apocalittico.
Nel mezzo il racconto in musica, volutamente complesso e per frammenti, dell’amante delle belle donne, delle arti e del pericolo mortale, dell'assoluto e del superficiale, di vita letteraria e di vita carnale (da Sala del Mappamondo), filtrato spesso dagli occhi delle donne che lo hanno a lungo amato, tollerato, difeso.
Da Luisa Baccara a Eleonora Duse, passando per la dispensatrice di orgasmi eccellenti (la definizione è di D’Annunzio): quella Amelie Mazoyer (rinominata Aélis dal poeta e interpretata, nel brano, dalle voci recitanti di Sara Bertolucci e Federica Guerra) che “governa” con fredda autorevolezza La Stanza della Leda, altra piccola perla dell’album.
Nove brani per nove
stanze, nove spaccati di vita dannunziana (con l’eccezione della grande
“intrusa”, Il Dono), tra poesia, guerra, eros e allucinazioni, a
cavallo tra afflato teatrale e tensione cinematografica,
filologia e intemperanza creativa.
Un disco che conferma il genio di Marasti, intellettuale fiammeggiante capace di salti e sintesi fulminanti, inscritte in un quadro sonoro visionario.
Brani (cliccare sul titolo per ascoltare)
1 Al visitatore 2:43
2 La Stanza della Musica 3:29
3 Fiume! 5:15
4 La Stanza della Leda 3:21
5 Il Dono 4:31
6 Sala del Mappamondo 4:44
7 Da dietro il Velo 3:08
8 Sala delle Reliquie 4:21
9 Notturno 5:42
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