Durante la settima “Rassegna d’Autore e d’Amore” di Bordighera, evento realizzato grazie all’associazione culturale musicale “Aspettando Godot” del visionario - artisticamente e organizzativamente parlando - nonché portatore sano di utopie Pino Calautti, abbiamo avuto la sorte di incontrare e conversare con Vittorio Nocenzi del Banco del Mutuo Soccorso, headliner della prima serata.
La cordialità è padrona in casa Banco, anche grazie a Lorella
Brambilla, che proprio il 5 agosto ha festeggiato i suoi 40 anni come road manager
dell’ensemble laziale, offrendo una deliziosa torta e del buon Valdobbiane poco
dopo il soundcheck.
Commozione per lei allorquando è stata chiamata sul palco a
sorpresa durante il live, ecco la foto dell’abbraccio con Vittorio Nocenzi…
Il concerto è stato fantasmagorico, tutti in grande spolvero,
poco più di 90 minuti ove viene suonato l’intero primo disco, tracce darwiniane,
una transiberiana e una finale Moby Dick davvero deliziosa, a detta di
molti la miglior versione live mai realizzata, e poi il bis - richiamato dal
numeroso pubblico (sold out) - ha visto dopo un lungo preambolo strumentale di
gran classe, una commovente “Non mi rompete” che ha dimostrato come
l’ensemble sia totalmente affiatato attorno al carisma indiscusso di Vittorio
Nocenzi.
A seguire, dopo una erudita trattazione su Genova di Vittorio
Nocenzi, il brano Passaggio/Metamorfosi tratto da “Banco del Mutuo
Soccorso”, il disco “salvadanaio” che quest’anno, esattamente il 3 maggio, ha
compiuto 50 anni.
Ed ora proiettiamoci sul nuovo disco del Banco che uscirà il
23 settembre dal titolo “Orlando: le forme dell’amore”, un concept album
doppio di 80 minuti con l’Ariosto ancora protagonista dopo mezzo secolo
dall’Astolfo alle prese con il suo ippogrifo de “Il volo”.
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