Hello,
il 28 novembre 1974, riporta all'ultima
apparizione in concerto, con pubblico pagante, di John Lennon.
La causa fu una
scommessa persa con Elton John, leggete l'interessante articolo a seguire
catturato in rete.
…di tutto un Pop
Wazza
28 NOVEMBRE 1974: ULTIMA APPARIZIONE
LIVE DI JOHN LENNON AL MADISON SQUARE GARDEN DI NEW YORK.
Chi lo avrebbe mai
pensato che una scommessa persa con Elton John sarebbe stato il pretesto che avrebbe
determinato l’ultima
apparizione di John
Lennon su di un palco dinanzi ad un pubblico pagante?
I primi mesi del 1974,
come del resto gli ultimi del 1973, continuano ad essere vissuti da parte di
John Lennon nello sbando più totale: lontano da Yoko Ono, impegnato
sentimentalmente con la segretaria e collaboratrice May Pang, John continua a
trascorrere il suo tempo ubriacandosi
nel caos più totale con i compagni di avventura Ringo Starr, Harry
Nilsson e Kehit Moon, in quello che lo stesso John defìnì “The Lost Weekend”. L’apice del delirio più assurdo fu raggiunto nella notte del
12 marzo 1974, quando John e Harry Nilsson furono cacciati dal Trobadour Club
di Los Angeles per aver interrotto, ubriachi, l’esibizione dei Smothers Brothers .
Non soddisfatto dell’esito delle session di registrazione
che avrebbero dato origine all’album “Rock ‘ n’ Roll” (con la famosa fuga con i nastri
registrati da parte del produttore Phil Spector) John si impegna a produrre il
decimo album dell’amico Nelsson, “Pussy Cat”. Le session di registrazione di
questo album passarono alla storia poiché, per la prima ed ultima volta dallo scioglimento dei
Beatles, in ben due occasioni (il 28 ed il 31 marzo 1974) ci fu il
ricongiungimento fra John Lennon e Paul McCartney che furono coinvolti un due
storiche jam session, per nulla interessanti dal punto di vista musicale, ma
che sanciranno il riavvicinamento tra Paul e John dopo i dissidi che seguirono
lo scioglimento dei Beatles. Così come per le session di “Rock ‘n’ Roll” anche le session di “Pussy Cat” sono caratterizzate dal caos più totale, tanto che per portare a
termine il progetto John deve abbandonare Los Angeles e tornare a New York. Lo
spostamento di residenza determina anche il ritorno all’ordine nella vita di John : una volta
terminata la produzione dell’album di Harry Nelsson, a giugno, Lennon si dedica alla
realizzazione di un suo nuovo album, il primo ad essere concepito in assenza di
Yoko Ono, a partire dal 1968.
La lavorazione al
disco parte con un impegno ed una serietà sicuramente maggiori rispetto a
quanto fatto registrare nei mesi precedenti. Per una decina di giorni, nel mese
di luglio, John si dedica ad un lavoro di pre-produzione negli studi di
registrazione dove prova e riprova a suonare, per prendere maggiore confidenza
con le canzoni che andranno a costituire il nuovo album. Le registrazioni vere
e proprie si svolgeranno nel successivo mese di luglio negli studi Record Plant
East con i seguenti musicisti: Klaus Voorman al basso, Jim Keltner alla
batteria, Jesse Ed Davis alla chitarra, Arthur Jenkins alle percussioni, Ken
Ascher al clarinetto, Nick Hopkins, Bobby Keys al sassofono ed Eddie Mottau
alla chitarra acustica. Partecipò alla registrazione di “Whatever Gets You Throu The Night”, suonando il pianoforte ed ai cori, l’amico Elton John. Durante le sedute
di registrazione i due amici scherzando fecero una scommessa: se “Whatever Gets You Throu The Night” fosse arrivata in vetta alla classifica di vendita
dei 45 giri, allora John l’avrebbe dovuta eseguire dal vivo assieme ad Elton John. John
accettò di buon gusto
la scommessa, pensando che mai e poi mai quel brano avrebbe potuto conquistare
il numero uno delle classifiche di vendita dei 45 di Billboard. Invece contro
le più rosee aspettative il disco”Whatever Gets You Throu
The Night/Beef Jerky” (Apple Records, uscito in U.S.A.
il 23 settembre 1974 su Apple 1874 ed in Inghilterra il 4 ottobre 1974 su Apple
R5998) arrivò a conquistare la vetta delle classifiche di vendita dei singoli
in U.S.A., per cui il 28 novembre 1974, per mantenere fede alla promessa fatta,
un John Lennon nervosissimo salì sul palco assieme alla band di Elton John per
quella che sarebbe stata la sua ultima apparizione dal vivo.
Nel pomeriggio dello
stesso giorno, prima del concerto, i musicisti avevano provato il set con una
versione molto rauca e tagliente di “I Saw Her Standing
There” che fu
registrata su nastro. Nello spettacolo serale John eseguì tre canzoni con la
Band di Elton John. Iniziò con la sua hit del momento “Whatever Gets You Throu The Night” a cui fece subito seguito il più recente successo di Elton John che
altro non era che “Lucy In The Sky Whit
Diamonds” scritta a suo
tempo da Lennon per l’abum “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” dei Beatles e che Elton John aveva inciso nel 1974 su
45 giri con “One Day At A Time” (sempre di Lennon) come lato B. La
breve apparizione di Lennon sul palco del Madison Square Garden si concluse con
la canzone “I Saw Her Standing There”, che John presentò in modo curioso: “Voglio ringraziare Elton e i ragazzi per questa serata. Abbiamo provato a
pensare ad un numero col quale finire e andarcene, e abbiamo pensato di fare un
numero di un mio vecchio fidanzato chiamato Paul. Questa è una canzone che non
ho mai cantato, è un vecchio numero dei Beatles e lo conosciamo appena”. Il pubblico impazzì letteralmente. John per tutta la
durata della sua breve comparsa masticò gomma americana, cercando di apparire
calmo e distaccato. In mezzo al pubblico vi era anche Yoko Ono che potè
osservare e constatare la solitudine del suo uomo. Nel backstage dello Show i
due s’incontrarono
e, se dobbiamo credere alle loro interviste del 1980 (poco prima della morte di
John) gettarono il seme della loro riconciliazione.
CURIOSITA’
John era veramente
convinto che “Whatever Gets You Throu The Night” non avrebbe mai ottenuto tale
successo, e questo viene anche confermato
dallo stesso John in una intervista del 1980: “E’ stato il mio primo numero uno in U.S.A. .”Imagine” non era diventata
numero 1 (in U.S.A. n° 3 della Billboard Hot 100 chart
nell’ottobre del 1971; n° 6 in Inghilterra nell’ottobre 1975), “Istant karma!” nemmeno (in U.S.A. n ° 3 della
Billboard Hot 100 chart nel febbraio del 1970; in Inghilterra n° 5 della U.K.
Singles Chart), tutti dischi che reputo migliori di “Whatever Gets You Throu
The Night”.”;
Di fatto “Whatever Gets You Throu The Night” costituisce l’unico brano di John Lennon a raggiungere la vetta
delle classifiche americane di vendita dei 45 giri da quando i Beatles si
sciolsero nell’aprile del
1970;
Paradossalmente John
fu, in ordine cronologico di tempo, l’ultimo dei quattro ex Beatles a raggiungere la vetta
delle classifiche di vendita in U.S.A.. Infatti in precedenza l’avevano già raggiunta George Harrison con “My Sweet Lord”(pubblicata in U.S.A. il 23 novembre 1970 con “Isn’t It A Pitty” come lato B) e con “Give Me Love (Give Me Peace on Earth)” (pubblicata in U.S.A. su singolo
il 7 maggio 1973 con “Miss O’Dell” come lato B),
Paul McCartney con “My Love”(pubblicata in U.S.A. come singolo il
9 aprile 1973 con “The Mess (Live at The Hague)” come lato B) e
con “Band On The Run” (pubblicata in U.S.A. come singolo l’8 aprile 1974 con “Nineteen Hundred And Eighty-Five” come lato B) e
Ringo Starr, addirittura con due diverse canzoni: “Photograph” (composta con Harrison e pubblicata come singolo in U.S.A il 24
settembre 1973 con “Down And Out” come lato B) e con “You’ re Sixteen” (composta dagli Sherman Brothers e
pubblicata il 3 dicembre 1973 con “A Devil Woman” come lato B);
Il brano non era
assolutamente la prima scelta di Lennon per essere il singolo di lancio dell’album “Walls And Bridges”. Fu scelto infatti
dal Vice Presidente della Capitol Records
Al Coury, che aveva recentemente collaborato con Paul McCartney.
La fonte di
ispirazione per la composizione di questo brano fu uno show televisivo che
stava guardando in una tarda notte. May Pang , ex segretaria ed amante di John,
dichiarò a Radio Times nel dicembre del 2005: “A John piaceva fare zapping di notte, e prendeva nota di qualsiasi cosa
curiosa che ascoltasse in televisione. Una notte stava guardando in TV il
celebre pastore evangelista di colore Reverendo Ike, che stava dicendo: “Lasciate che ve lo dica
ragazzi, non ha alcuna importanza, Lui vi prenderà comunque durante la
notte!”. John si innamorò al primo ascolto di questa frase e se la annotò sul suo taccuino che
teneva a portata di mano vicino al letto. Questa fu la genesi di “Whatever Gets You Throu
The Night”.
In precedenza all’incisione di “Whatever Gets You Throu The Night” Elton John e John Lennon avevano già collaborato alla registrazione di
altro materiale. Sempre nel 1974 Elton John incise “Lucy In The Sky Whit Diamond” (composta da Lennon nel 1967) in cui John compare
alla chitarra ed ai cori, sotto lo pseudonimo di Dr. Winston O’Boogie. Questa versione raggiunse il
primo posto nella classifica americana di Billbord Hot 100 per due settimane ed
il decimo in quella inglese. La canzone fu pubblicata su singolo con lato B “One Day at a Time” che è un altro
brano di Lennon (facente parte dell’album “Mind Games”): anche in questo brano John suona
la chitarra.
Salendo sul palco del
Madison Square Garden annunciato da Elton John la sera del 28 novembre 1974,
prima di eseguire la canzone “Whatever Gets You Throu The Night” John lennon prova l’accordatura ed i volumi della sua
chitarra accennando il riff di “I Feel Fine” successo dei Beatles del 1964 da lui composto.
Le tre canzoni incise
in questo storico evento furono pubblicate in Inghilterra su DJM DJS 10965
senza seguire l’ordine esatto di esecuzione durante
il concerto. Sul disco infatti l’ordine delle tre tracce era il seguente: “I Saw Her Standing There”, “Whatever Gets You Throu The Night” e “Lucy In The Sky Whit Diamonds.
Paradossalmente l’ultima canzone interpretata dal vivo
da John Lennon, “I Saw Her Standing Ther”, fu la prima canzone del Lato A del
Long Playing di esordio dei Beatles “Please Please Me” pubblicato in Inghilterra nel 1963.
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